Perdizione

Condanna

È il mancato raggiungimento della beatitudine eterna che consiste nella piena comunione con Dio, e la pena conseguente a questo stato di lontananza.

La vita dell'uomo è minacciata dalla possibilità reale di un fallimento eterno, giacché l'uomo è in grado di disporre di sé e quindi anche di rifiutarsi, liberamente, a Dio.

Cristo ci invita a vegliare assiduamente, affinché, terminato il corso della vita terrena ( Eb 9,27 ), meritiamo di entrare con lui al banchetto nuziale e di essere annoverati fra i beati ( Mt 25,31-46 ), evitando il rischio della perdizione eterna ( Mt 25,41 ).

Tutti infatti compariremo davanti a lui alla fine del mondo e verremo destinati "quanti fecero il bene per una risurrezione di vita, quanti fecero il male per una risurrezione di condanna"( Gv 5,29; Mt 25,46 ).

La possibilità della perdizione è un serio appello a riflettere e a convertirsi, riconoscendo l'universale volontà salvifica di Dio, ma nello stesso tempo prendendo consapevolezza che la salvezza da lui donata esige la libera adesione personale per diventare operante.

v. Inferno

  Gb 26,6