Istituzione destinata alla formazione degli aspiranti al ministero ordinato ( diaconato, presbiterato ).

I giovani che intendono accedere al sacerdozio devono essere preparati a esso per un periodo di sei anni nel seminario maggiore in campi di formazione ( biennio filosofico e quadriennio teologico ), oppure, se a giudizio del vescovo diocesano le circostanze lo richiedono, per almeno quattro anni ( CIC can. 235, 1 ).

Fu il concilio di Trento a imporre l'obbligo dell'istituzione del seminario in tutte le diocesi per garantire un'adeguata formazione del clero.

Nell'organizzazione della vita dei seminari ebbe un grande influsso il regolamento voluto da s. Carlo Borromeo, che è rimasto sostanzialmente in vigore fino al concilio Vaticano II.

Si distinguono seminari minori, in cui si consegue la formazione umanistica, scientifica e religiosa richieste per passare al seminario maggiore e viene compiuto il discernimento vocazionale; e seminari maggiori, in cui viene data la formazione umana e spirituale, dottrinale e pastorale richiesta per accedere al sacerdozio.

Sul piano del riferimento territoriale i seminari si distinguono in diocesani, interdiocesani, regionali, nazionali, internazionali.

Il dicastero della Curia Romana che tratta dei seminari è la Congregazione dei Seminari e degli Istituti di Studi.

Magistero

Il sacerdozio, istituito da Gesù Cristo per la salvezza eterna delle anime, non è per fermo un mestiere od un uffizio umano qualsiasi, al quale ognun che lo voglia e per qualunque ragione abbia diritto di liberamente dedicarsi.

I seminari siano gelosamente mantenuti nello spirito proprio, e rimangano esclusivamente destinati a preparare i giovani, non a civili carriere, ma all'alta missione di ministri di Cristo.

Giovanni Paolo II - Esortazione Apostolica Pastores dabo vobis - 25-3-1992

S. Congr. Prepazione degli educatori nei seminari - 4-11-1993

Nota. Comm. Episc. CEI - Linee comuni per la vita dei nostri seminari - 25-4-1999

Concilio Ecumenico Vaticano II

Codice Diritto Canonico