Guida delle scuole cristiane

Indice

I gruppi di apprendimento

Articolo 1 - I gruppi in generale

Sezione 1 - Al riguardo di tutti i gruppi di apprendimento

77 Nelle scuole cristiane vi saranno nove gruppi di apprendimento, ( secondo che gli alunni leggano ):

1 Il cartellone dell'alfabeto

2 Il cartellone delle sillabe

3 Il Sillabario

4 Il primo libro

5 Il secondo libro, sul quale inizieranno a leggere quelli che sanno già compitare perfettamente

6 Il terzo libro, che serve ad apprendere la lettura con le pause

7 Il Salterio

8 La Civiltà

9 I manoscritti.

78 Tutti gli alunni di questi gruppi, eccetto quelli che leggono solo i cartelloni, saranno divisi in tre livelli: il primo, quello dei principianti, il secondo, quello degli intermedi, il terzo, quello dei provetti nell'apprendimento e che sanno tutto di quel livello di lettura.

79 I primi sono chiamati principianti non perché iniziano la lettura in quel tale gruppo, infatti molti potrebbero restarvi a lungo, ma piuttosto perché non sono ancora sufficientemente sicuri per essere inseriti in quello successivo.

80 Il livello dei principianti in ciascun gruppo di lettura è costituito da coloro che fanno ancora molti errori nel leggere; il livello degli intermedi da quelli che fanno pochi errori, cioè uno o due errori o poco più ogni volta che leggono.

Il livello dei provetti di ciascun gruppo sarà formato da quelli che leggono bene e ordinariamente non fanno alcuno sbaglio.

81 Per la lettura della Civiltà vi saranno solo due livelli.

Il primo formato da coloro che fanno sbagli quando leggono, il secondo da coloro che non ne fanno.

82 Ciascun gruppo occuperà un proprio spazio nella classe, in modo che gli alunni di ognuno di essi non siano mescolati e confusi con quelli di un altro dello stesso livello, come ad esempio i principianti con gli intermedi.

Ciascun gruppo quindi deve essere subito identificabile dal posto che occupa nella classe.

83 Tutti gli alunni dei tre livelli di ogni gruppo leggeranno insieme, senza alcuna distinzione o differenza, seguendo l'indicazione del maestro.

84 In questa Guida per le scuole non possiamo fissare l'orario della lettura per i diversi gruppi, perché esso è condizionato dal numero degli alunni che ne fanno parte.

Sarà quindi il direttore o l'ispettore che dovranno fissarlo per ciascun gruppo e per ciascun livello.

85 Tutti gli alunni del medesimo gruppo avranno lo stesso libro e seguiranno lo stesso programma.

Si comincerà a far leggere sempre gli alunni che stanno più indietro, iniziando dalle prime nozioni per passare poi a quelle più complesse.

86 Nell'ultima classe, tuttavia, qualora di pomeriggio vi fossero alunni non impegnati nello scrivere, si faranno leggere per primi coloro che debbono scrivere; gli altri leggeranno dopo, anche nell'orario della scrittura, fino alle ore tre e mezzo.

Sezione 2 - Il maestro e gli alunni durante le lezioni

87 Il maestro dovrà stare sempre seduto o in piedi davanti alla cattedra durante tutte le lezioni, sia quelle che si svolgono sui cartelloni sia quelle sui libri e sui manoscritti.

88 Abbandonerà il proprio posto solo per urgente necessità, che farà capitare molto raramente, se ha un po' di avvertenza. ( RC 9,4 )

89 Manterrà un atteggiamento molto controllato e dignitoso e non si lascerà andare a comportamenti puerili o volgari, come sarebbe ridere o fare cose che possano eccitare al riso gli alunni. ( RC 9,9 )

90 La serietà che si esige dal maestro non consiste in un aspetto esteriore cupo o infastidito e nell'uso di parole dure, ma nell'avere una grande padronanza di sé nelle azioni e nelle parole.

91 Il maestro starà attento a non familiarizzare con gli alunni, a non parlare loro con troppa confidenza, né permetterà che essi gli rivolgano la parola con poco rispetto. ( RC 7,13 )

92 Per compiere bene il proprio dovere il maestro deve abituarsi a badare contemporaneamente a queste tre cose:

a) vigilare su tutti gli alunni per impegnarli a fare il proprio dovere e mantenerli in ordine ed in silenzio;

b) durante la lettura avere sempre tra le mani il libro usato in quel momento e seguire attentamente colui che legge;

c) fare molta attenzione a colui che legge e a come legge, per richiamarlo quando sbaglia.

93 Durante la lettura gli alunni debbono stare sempre seduti, anche quelli che leggono i cartelloni, tenere il busto diritto e i piedi ben poggiati a terra.

Quelli che leggono sui cartelloni debbono tenere le braccia conserte, mentre coloro che leggono sul libro, dovranno tenerlo con tutte e due le mani, non sulle ginocchia né sul banco, mentre il volto sarà rivolto in avanti dalla parte del maestro.

94 Il maestro farà attenzione a che gli alunni non girino troppo la testa per parlare con i compagni o si voltino a destra o a sinistra.

Quando un alunno legge, gli altri lo seguiranno sul libro che debbono tenere sempre tra le mani.

95 Il maestro farà molta attenzione a che tutti ripetano sottovoce quello che il lettore legge ad alta voce e di tanto in tanto farà leggere ad un altro qualche parola, all'improvviso, in modo da rendersi conto se segue effettivamente.

Qualora sorprendesse qualcuno disattento, gli imporrà una penitenza o un castigo.

Se poi ne trovasse alcuni ripetutamente distratti e che non seguono, li farà leggere per ultimi e più volte, poco per volta, in modo che anche gli altri abbiano il tempo di leggere.

96 Gli alunni di un medesimo gruppo rimarranno a capo scoperto dall'inizio della lettura e si copriranno solo dopo aver letto.

97 Se il maestro li farà leggere più volte, si scopriranno il capo la seconda, la terza ed ogni altra volta che cominciano a leggere, coprendosi dopo ogni lettura.

Sezione 3 - L'avanzamento di gruppo

98 I maestri non sposteranno di loro iniziativa gli alunni da un gruppo ad un altro e nemmeno da un livello ad un altro, ma presenteranno al direttore o all'ispettore l'elenco di coloro che essi ritengono in grado di andare avanti.

99 Eviteranno attentamente di presentare all'ispettore alunni non perfettamente all'altezza; gli stessi alunni rimarrebbero facilmente scoraggiati qualora fossero giudicati positivamente dal maestro e non fossero promossi dall'ispettore.

100 Per evitare questi sbagli di valutazione sulle capacità degli alunni, al termine di ogni mese, nel giorno indicategli dal direttore o dall'ispettore, il maestro farà un esame agli alunni di tutti i gruppi e di tutti i livelli in predicato di essere promossi alla fine di quel mese.

101 Al termine dell'esame i maestri segneranno sul loro registro, con un forellino accanto al nome, coloro che ritengono non pronti a questi passaggi.

Se hanno dei dubbi sulle capacità di qualcuno o non sembra loro sufficientemente preparato per il gruppo o il livello successivo, lo segnaleranno all'ispettore, affinché possa lui fame un esame più accurato.

Successivamente, in comunità, durante il tempo della scrittura, nel giorno indicato dal direttore, faranno la lista degli alunni inidonei ad avanzare di gruppo o di livello.

102 I maestri si accorderanno con l'ispettore su quelli che potrebbero essere promossi, ma che non è il caso di promuovere subito, perché è opportuno lasciarne qualcuno in ciascun gruppo e in ciascun livello che sappia leggere bene, per guidare gli altri ed esser loro da modello nella pronunzia, nella chiara dizione delle lettere, delle sillabe, delle parole o nell'osservanza esatta delle pause.

103 Alla vigilia del giorno dell'avanzamento di gruppo, i maestri avranno cura di avvisare quelli che il direttore o l'ispettore, d'accordo con loro, ha deciso di bloccare, sia per il loro bene personale a causa dell'età, sia per il bene dell'intero gruppo perché debbono servire come sostegno e stimolo agli altri.

Faranno, però, in modo che essi accettino di buon grado di restare nel medesimo gruppo o livello dove sono.

104 I maestri cercheranno di invogliarli con qualche premio, sia affidando loro qualche incarico, per esempio quello di primo del banco, sia facendo loro comprendere che vai meglio essere il primo o uno dei primi in un gruppo più basso che ultimo in uno superiore.

105 Il mattino precedente, se il cambio di gruppo sarà fatto di pomeriggio, o il pomeriggio precedente, se il cambio sarà fatto di mattina, il maestro darà a ciascuno dei promossi e ai più bravi di ciascun gruppo, una lettura da studiare per ripeterla come se effettivamente fossero già nel gruppo al quale dovranno appartenere.

Articolo 2 - I cartelloni

Sezione 1 - Contenuto e posizione degli alunni che leggono i cartelloni

106 Nella fase iniziale gli alunni non si serviranno di libri per apprendere a leggere fino a quando non sapranno compitare bene le sillabe di due e tre lettere.

107 A questo scopo nella prima classe saranno appesi alla parete due grandi cartelloni, all'altezza di 6 o 7 piedi ( = m. 1,80 o m. 2,10; 1 piede = cm 30 circa ) da terra.

L'uno conterrà le lettere dell'alfabeto, minuscole e maiuscole e i dittonghi, l'altro le sillabe di due e tre lettere.

108 I banchi di coloro che leggono sui cartelloni non saranno collocati troppo vicini né troppo lontani dal muro, ma in modo da permettere agli alunni di vederli bene e così leggere facilmente lettere e sillabe.

Perciò il primo banco sarà collocato ad almeno quattro piedi ( = m 1,20 ) di distanza dal muro.

109 Per lo stesso motivo gli scolari che leggono sui cartelloni avranno posto di fronte a quello sul quale debbono leggere, di modo che se, per esempio, vi sono 24 alunni impegnati nell'apprendimento dell'alfabeto e 12 nella lettura delle sillabe e se ciascun banco ha 12 posti, essi saranno sistemati in tre file successive, con 8 alunni che leggono il cartellone dell'alfabeto di fronte ad esso e 4 che leggono quello delle sillabe di fronte al loro.

110 Ci si regolerà in proporzione, allo stesso modo, qualora i banchi possano contenere più o meno alunni o che vi siano più o meno alunni che debbono leggere l'uno o l'altro dei due cartelloni.

Sezione 2 - La lettura del primo cartellone

111 Tutti gli alunni che leggono sul cartellone dell'alfabeto dovranno leggere una riga di lettere minuscole e maiuscole a lezione e non andranno avanti prima di averla appresa perfettamente.

112 Per evitare il rischio di dimenticare le righe precedentemente apprese, essi seguiranno e ripeteranno sottovoce, guardandole attentamente, le lettere che il lettore pronuncia a voce alta.

113 Ogni alunno di questo primo gruppo leggerà da solo almeno tre volte tutte le lettere della riga che sta imparando, la prima volta tutte di seguito e le altre due volte in ordine sparso, in modo da non riconoscerle solo a memoria.

114 Qualora un alunno non sappia leggere una lettera minuscola, il maestro gli indicherà la medesima lettera, ma maiuscola.

Se non riconoscesse né l'una, né l'altra, la farà pronunciare da uno che la sappia bene, anche se non fa parte di quel gruppo.

Non tollererà però che un alunno sbagli più di due volte la lettura di una lettera, scambiandola con altre, pronunziando b, q, p, per esempio, invece di d, ecc.

115 Quando un alunno avesse difficoltà a memorizzare una lettera, bisognerà fargliela ripetere più volte di seguito e non gli si cambierà riga sino a quando non avrà imparato perfettamente a leggerla come le altre.

116 Quando un alunno avrà imparato tutte le lettere dell'alfabeto, prima di passarlo al secondo cartellone, per qualche giorno avrà come compito l'intero alfabeto, del quale gli si faranno leggere le lettere senza ordine, per controllare se le conosce tutte in modo perfetto.

117 Bisogna mettere in evidenza che è importantissimo che un alunno non smetta di imparare l'alfabeto fino a quando non lo sappia perfettamente, perché questa è condizione indispensabile per saper leggere bene e senza la quale i maestri che subentreranno in seguito, troverebbero non poche difficoltà.

118 Tutti gli alunni che leggono il secondo cartellone dovranno guardare questo e seguire insieme a coloro che hanno questo cartellone come lettura per tutto il tempo; costoro però guarderanno anche il primo cartellone e ne seguiranno tutte le letture.

119 Per la lettura del primo cartellone, sarà sempre il maestro ad indicare con la bacchetta le lettere che vorrà far leggere.

120 Farà attenzione a che gli alunni quando leggono, pronunzino bene tutte le lettere, soprattutto quelle che presentano delle difficoltà, come b, e, d, f, g, h, m, n, o, p, t, x, z.

Si preoccuperà anche di far perdere la pronuncia dialettale del paese di origine, come sarebbe, per esempio, bay e al posto di bé, caye al posto di cé, daye al posto di de, ecc.

Così m, n, devono essere pronunciate emme, enne e non ame, ane; x va pronunciata ics e non isque, y si pronunzia i e non come una y greca; z va pronunciato zeta e non zedra, ecc…, E come e ( il latino et ), inoltre ae, oe vanno pronunciate come una sola e, senza staccare le vocali in a-e, o-e.

121 Le lettere i e u possono essere consonanti oppure vocali.

Quando sono davanti a una o a due vocali sono consonanti.

Quando sono consonanti, si scrivono in modo diverso da quando sono vocali.

La i consonante si allunga in basso, così, j; la u consonante si scrive appuntita alla base, così, v.

La i consonante si pronuncia gi e la u consonante ve, dovendole distinguere sia nella pronunzia che nella scrittura.

122 Tutte le lettere dell'alfabeto debbono essere pronunciate distintamente e separatamente l'una dall'altra, facendo una pausa dopo ognuna.

123 Il maestro avrà cura che l'alunno, nel pronunciare le lettere, apra bene la bocca, non le faccia scivolare tra i denti, commettendo così un grave errore, oppure precipiti o le legga troppo lentamente, o con tono innaturale.

Baderà anche che nessuno alzi troppo la voce; basta che sentano tutti quelli che sono dello stesso gruppo.

124 Farà anche pronunziare le lettere legate in modo distinto, come se fossero effettivamente separate l'una dall'altra.

Per pronunciare, per esempio et bisogna dire prima la e e poi, dopo una piccola pausa, la t; e così di seguito.

Sezione 3 - La lettura del secondo cartellone

125 Il secondo cartellone si farà leggere tutto di seguito come i libri.

126 Gli alunni che sono ancora al primo cartellone, seguiranno con lo sguardo mentre gli altri leggeranno.

127 Gli alunni che leggono questo cartellone leggeranno di seguito almeno tre righe.

128 Quanto detto al riguardo della pronunzia distinta di tutte le lettere dell'alfabeto, si dovrà osservare anche per le sillabe.

129 Il maestro farà attenzione che gli alunni non pronunzino le sillabe troppo di fretta, ma che facciano una piccola pausa tra due sillabe; non ne faccia pronunziare molte troppo velocemente di seguito.

130 Vi sono tre lettere che presentano qualche difficoltà nella pronuncia e sono la e, la g, e la t.

Quando la e si trova dinanzi alla a, alla o e alla u, si pronuncia come una q.

Se però ha una piccola virgola in basso, così e, si pronuncia s, come quando si trova davanti alla i e alla e.

Così avviene per la g quando è davanti alla a, alla o, alla u, che si pronunzia dura, come se avesse una u subito dopo, cioè come si pronunzierebbe se fosse gua, guo, gue.

Quando la g invece si trova davanti alla e o alla i, si pronuncia come una j consonante, per esempio ge = je, gi =ji.

Quando la t si trova davanti ad una i seguita da vocale, si pronuncia come se fosse e; per esempio la parola prononciation si pronunzia come se fosse scritta prononciacion, e così altre.

Articolo 3 - Il Sillabario

131 Il primo libro su cui gli alunni delle Scuole cristiane inizieranno a leggere sarà il Sillabario, che conterrà ogni tipo di sillabe francesi composte da 2, 3, 4, 5, 6 e 7 lettere ed alcune parole per facilitare la pronuncia delle sillabe.

132 Il Sillabario sarà formato di quest'unico contenuto, e si assegneranno sempre due pagine alla volta.

I principianti non leggeranno meno di due righe, gli altri almeno tre, secondo il numero degli alunni ed il tempo di cui disporrà il maestro.

133 Per poter seguire più facilmente e non correre il rischio di perdere il segno, i principianti indicheranno le sillabe che leggono con un bastoncino di legno o di ferro.

Questi indicatori rimarranno sempre a scuola.

134 Quando un alunno inizia questa lettura, perché si abitui a seguire sul suo libro mentre gli altri leggono, il maestro avrà cura di mettergli a fianco per alcuni giorni un compagno affinché lo guidi nell'apprendere il modo di seguire, fino a quando giudica che ne avrà bisogno; il Sillabario sarà tenuto da tutti e due, uno da un lato e uno dall'altro.

135 Nella lettura del Sillabario gli alunni si limiteranno a compitare le sillabe senza fare una lettura corrente.

Sarà necessario inizialmente far loro ben conoscere le non piccole difficoltà che si incontrano nella pronuncia delle sillabe francesi.

Per questo motivo il maestro deve conoscere perfettamente il piccolo trattato sulla pronuncia francese.

136 Per giungere a ben compitare, bisogna far pronunciare ogni lettera con uno stesso tono forte e distinto, in modo da sentirle risuonare completamente separate l'una dall'altra.

Lo stesso avverrà per le sillabe, in modo che l'alunno che le compita faccia sentire per intero e distintamente una sillaba prima di iniziare a compitare la seguente, facendo una pausa, come se ci fosse un'altra sillaba tra loro.

Per esempio per compitare bene la sillaba quo, bisogna che l'alunno distingua e separi bene ciascuna lettera q, u, o, e non velocemente e di seguito come se fosse qo, quo, e così via.

Questo metodo è fondamentale; c'è ben più da temere e ci sono molti più inconvenienti nel compitare e leggere velocemente di quanti ve ne siano se si procede con lentezza.

Articolo 4 - Il primo libro

137 Il primo libro che si userà nelle Scuole cristiane ( sarà di frasi a senso compiuto ).

138 Gli alunni compiteranno almeno tre righe ciascuno, secondo il loro numero e il tempo di cui disporrà il maestro.

139 Il maestro farà attenzione che tutti quelli di questo gruppo distinguano e separino bene le sillabe le une dalle altre, che non inseriscano nella prima sillaba una lettera che appartiene alla seconda, o viceversa.

Per esempio nella parola déclare, che non dicano décla-re invece di dé-cla-re, ecc.

140 Il maestro si preoccuperà anche che pronunzino tutte le sillabe di una stessa parola come debbono essere pronunziate in quella determinata parola e non come si pronunzierebbero se fossero distaccate l'una dall'altra o appartenessero a parole diverse.

Per esempio la sillaba son nella parola personne deve pronunziarsi facendo suonare la n come d'ordinario.

Nella parola son invece, quando il suo significato è bruit, si da alla n un suono più debole non appoggiandovi la voce.

Così nella parola louppe, la prima sillaba si pronunzia con un tono diverso dalla parola loup, quando si intende l'animale; nel primo caso bisogna pronunciare la p nella prima sillaba, mentre nel secondo caso la p è muta, come se fosse lou.

141 Il maestro si preoccuperà che gli alunni di questa classe pronunzino le parole come se fossero ognuna a sé, senza preoccuparsi di quelle che precedono né di quelle che seguono.

Per esempio, nella frase Ne pensez point a ce que vous aurez a dire, gli alunni compiteranno la parola point come se la t si trovasse da sola, senza essere seguita dalla vocale ed allora non pronunzieranno la t, come se fosse scritto poin, nominando però la t e tutte le altre lettere p, o, i, n, t, point.

142 Così pure nella parola vous compiteranno tutte le lettere v, o, u, s, ma pronunzieranno la parola come se non ci fosse la s, e diranno v, o, u, s, vou.

Così procederanno anche per quest'altra parola aurez, dove non pronunzieranno la z e, dopo aver compitato tutte le lettere dell'ultima sillaba r, e, z, si regoleranno nella pronuncia come se non ci fosse la z e diranno ré con l'accento acuto sulla e, senza preoccuparsi nei due casi delle vocali che seguono.

Articolo 5 - Il secondo libro

143 Il secondo libro in uso nelle Scuole cristiane ( è il libro delle Istruzioni cristiane ).

Gli alunni lo useranno solo dopo avere appreso a compitare con sicurezza.

144 Questo libro è riservato a due tipi di alunni, cioè a coloro che compitano e leggono per sillabe, e a coloro che non compitano, ma leggono solo per sillabe.

145 Tutti seguiranno la stessa lettura: mentre uno compita o legge, gli altri, sia coloro che compitano e leggono, sia coloro che leggono soltanto, dovranno seguire.

146 Tutti coloro che compitano e leggono, nella mattinata compiteranno soltanto; nel pomeriggio compiteranno e leggeranno: in un primo momento compiteranno, e poi, quando tutti avranno compitato, leggeranno, insieme a coloro che leggono soltanto.

147 Se nella medesima classe si trovano coloro che leggono e coloro che compitano e leggono, mentre questi compitano, gli altri seguiranno.

148 Per assicurarsi che tutti seguano, il maestro cercherà di sorprendere di tanto in tanto i distratti, facendo compitare loro qualche parola.

149 Coloro che si trovano in questa classe leggeranno solo sillabando, facendo cioè una pausa uguale dopo ogni sillaba, senza preoccuparsi delle parole in cui sono inserite.

Per esempio: Es / ti / en / ne plein de fot et du St. Es / prit, fai / sait de grands prodiges.

150 Se le due categorie dei lettori si trovano in gruppi diversi, coloro che leggono soltanto ogni pomeriggio, prima di cominciare a leggere, compiteranno ognuno una riga o un po' più.

Coloro che compitano, eseguiranno questo esercizio per tre righe circa; dopo leggeranno quanto hanno compitato.

Coloro che leggono soltanto, leggeranno 5 o 6 righe, a seconda del numero degli alunni e del tempo di cui può disporre il maestro.

Articolo 6 - Il terzo e il quarto libro

151 Il terzo libro di cui ci si servirà per insegnare a leggere nelle scuole cristiane …

152 Coloro che leggeranno in questo libro lo faranno, periodo per periodo, di seguito, fermandosi solo alla punteggiatura.

Saranno quindi ammessi a questa classe solo coloro che sanno leggere perfettamente per sillabe.

153 Ogni volta si assegneranno due o tre pagine, da una frase ad un'altra a senso compiuto.

154 Gli alunni principianti leggeranno otto righe circa, quelli più provetti da dodici a quindici, a seconda del tempo di cui dispone il maestro e del numero degli alunni.

155 A coloro che leggono il terzo libro si insegneranno tutte le regole della pronuncia francese, il modo di pronunziare bene le sillabe e le parole e le consonanti in fine parola quando la seguente comincia per vocale.

156 Il maestro insegnerà tutte queste cose agli alunni durante la loro lettura, sottolineando gli errori di pronuncia e richiamandoli ogni volta, senza lasciar passare alcun errore.

Per far questo dovrà conoscere perfettamente il trattato sulla pronunzia.

Articolo 7 - I cartelloni delle vocali e delle consonanti. La punteggiatura e gli accenti. Il cartellone dei numeri

157 Agli alunni che fanno uso del terzo libro si insegnerà a riconoscere le vocali e le consonanti e a distinguere le une dalle altre.

Si insegnerà anche perché le une si chiamano vocali e le altre consonanti.

Si insegneranno loro le pause da fare dopo il punto fermo, i due punti, il punto e virgola o la semplice virgola, della differenza e la ragione ( di questa punteggiatura ).

158 Si insegnerà inoltre cos'è il punto interrogativo ( ? ), quello esclamativo ( ! ), le parentesi ( ), la lineetta (-), la dieresi collocata sulla ë, sulla ï, sulla ü, e perché si collocano tutti questi segni, le differenze ed il significato delle abbreviazioni, i tre tipi di accenti, perché si adoperano e cosa significano é, à, ô.

159 Inoltre si insegnerà anche a saper leggere le cifre sia francesi che romane ed in tutte le differenti combinazioni, fino a centomila.

160 Per questo motivo ogni classe deve essere fornita di due cartelloni.

161 Sul primo saranno riportate separatamente le vocali e le consonanti; sopra ad ogni consonante la vocale che si pronuncia per nominare quella consonante.

Su questo cartellone vi saranno anche tutti i segni di punteggiatura, parole e frasi in cui si trovino l'apostrofo, le parentesi, le legature, la dieresi su una e, una i ed una u, i tre diversi accenti, le abbreviazioni in tutti i modi nelle quali vengono usate.

162 Sull'altro cartellone vi sono le cifre francesi e romane, separate l'una dall'altra e in colonna, fino al numero centomila.

163 Per insegnare tutto questo si utilizzerà un quarto d'ora, due volte la settimana, all'inizio del periodo pomeridiano.

164 Nel primo giorno di scuola della settimana, durante questo quarto d'ora, si insegnerà quanto si trova nel primo cartellone, col metodo seguente:

Il maestro farà ripetere a parecchi alunni, l'uno dopo l'altro, indicandole sul cartellone, le combinazioni più difficili e spiegherà quanto vi è contenuto.

165 Durante la spiegazione, i compagni guarderanno attentamente il cartellone per capire bene ed assimilare quanto viene esposto.

166 Di quando in quando il maestro interrogherà anche altri su questo argomento, per rendersi conto se seguono e capiscono quanto dice il loro compagno.

167 Per quanto riguarda l'insegnamento dei numeri, lo farà col medesimo metodo l'indomani del giorno di vacanza, oppure il terzo giorno di scuola, quando non vi è alcuna vacanza nella settimana.

Articolo 8 - Il latino

168 Gli alunni apprenderanno a leggere il latino dal Salterio.

Saranno ammessi a questa classe solo coloro che sanno leggere bene il francese.

169 Vi saranno due livelli di lettori del latino, i principianti che leggeranno sillabando e i provetti che leggeranno con le pause.

Solamente coloro che leggono bene sillabando, potranno leggere con le pause.

Sia coloro che leggono sillabando che quelli che leggono con le pause saranno nello stesso gruppo; leggeranno, però, separatamente, e gli uni seguiranno la lettura degli altri.

170 Coloro che imparano a leggere il latino prima di imparare a scrivere, leggeranno in latino sia al mattino che al pomeriggio, eccettuati i giorni riservati ad imparare le vocali e le cifre, nei quali non leggeranno in latino nel pomeriggio.

171 Il mattino leggeranno prima nel terzo libro e poi in latino, il pomeriggio inizieranno a leggere direttamente in latino.

172 Coloro che imparano a scrivere leggeranno in latino il mattino ed in francese il pomeriggio.

Si assegneranno loro da leggere solamente due pagine ogni volta; quelli che leggono sillabando, leggeranno circa sei righe e quelli che leggono con pause circa dieci righe.

173 Il maestro si preoccuperà di insegnare agli alunni che cominciano a leggere in latino la buona pronunzia latina, che differisce molto da quella francese.

Soprattutto faranno comprendere loro che in latino le lettere si pronunziano tutte, che tutte le sillabe che cominciano per g o per q si pronunziano diversamente dal francese, come è indicato dal trattato sulla pronunzia.

174 Il maestro insegnerà agli alunni le regole riguardanti la pronunzia latina mentre fanno la lettura, come si fa per il francese.

Articolo 9 - La Civiltà

175 Quando gli alunni sapranno leggere perfettamente, sia il francese che il latino, si insegnerà loro a scrivere, e dal momento in cui cominceranno a scrivere, si insegnerà loro a leggere il trattato della Civiltà.

176 Questo trattato contiene tutto quello che riguarda i doveri degli alunni verso Dio, verso i loro genitori e le norme di comportamento in una società civile e cristiana; è scritto con caratteri gotici, più difficili da leggere di quelli francesi.

177 Questo libro non si leggerà compitando ne sillabando, ma tutti coloro a cui verrà dato dovranno leggerlo sempre di seguito e con le dovute pause.

178 Soltanto durante la mattinata si farà uso del libro della Civiltà, assegnandone ogni volta un capitolo, un articolo o una sezione.

I principianti ne leggeranno una decina di righe mentre i provetti una quindicina.

Articolo 10 - I manoscritti

179 Quando gli alunni arrivano al quarto gruppo di scrittura rotonda oppure cominciano a scrivere nel terzo di scrittura corsiva, si insegnerà loro a leggere i documenti manoscritti e l'ispettore veglierà su ciò.

180 Per distribuire adeguatamente i fogli o le pergamene scritte a mano, che vengono chiamati registri, se ne debbono possedere in gran quantità in ciascuna scuola, di tipi diversi e distinti a seconda della facilità o della difficoltà che si può incontrare nel leggerli.

181 Dal momento che i manoscritti che presentano le stesse difficoltà sono stati scritti generalmente da una stessa persona ed hanno la stessa calligrafia, soprattutto se sono di un solo foglio o foglietto, come quelli che contengono le notifiche di citazioni, le quietanze, i contratti di lavoro, ecc., è molto utile far leggere agli alunni tutti di seguito i manoscritti di uno stesso autore perché essi, imprimendosi in mente la forma dei caratteri e delle abbreviazioni di un autore, in seguito non avranno più difficoltà a leggerli, ed anche i più difficili e complicati con questo sistema diverranno facili.

182 Gli alunni che leggono i documenti scritti a mano saranno divisi in sei gruppi, secondo il raggruppamento dei documenti, dai più facili ai più difficili.

Leggendo tutti questi documenti di seguito e nell'ordine di difficoltà, essi acquisteranno pian piano facilità nel leggere anche i più difficili.

Dovranno leggere di seguito e in ordine tutti i gruppi di documenti che sono in classe.

I manoscritti si leggeranno due volte alla settimana, all'inizio del periodo pomeridiano, il primo e quarto giorno, se non ci sono feste; se però c'è una festività infrasettimanale che non capita di martedì oppure ve ne sono due, la lettura si farà al primo e al terzo giorno di scuola.

183 Gli alunni leggeranno l'uno dopo l'altro, andando a turno dal maestro, due alla volta, secondo l'ordine del banco in cui si trovano e susseguendosi, banco dopo banco, in modo che vengano tutti di seguito quelli di un banco e dopo quelli del banco successivo.

184 I principianti leggeranno circa quaranta 24 parole; quelli dei gruppi successivi ne leggeranno una decina in più rispetto a quelli del precedente e così di seguito.

Ogni gruppo aumenterà la lettura di dieci parole.

Indice