Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 92

Riflettere sulle colpe commesse durante quest'anno verso voi stessi e verso la regolarità
31 dicembre

1 Si può mancare alla regolarità sia in casa che fuori e anche a scuola.

In casa si può mancare in tre modi.

Il primo riguarda la fedeltà e la puntualità agli esercizi.

Avete considerato questo punto come uno dei principali mezzi di salvezza, come lo è di fatto?

Questa fedeltà vi dà quasi la certezza di osservare esattamente i comandamenti di Dio: difatti chi è fedele nelle piccole cose, lo sarà anche nelle grandi ( Lc 16,10 ), dice Nostro Signore.

Durante quest'anno non vi siete dispensati con troppa facilità dalla santa Comunione, solo per disgusto?

Non avete trascurato l'orazione o l'avete fatta, ma in mezzo a tante distrazioni?

Considerate questi esercizi come quelli che attirano le grazie di Dio più di tutte le altre e chiedetevi se, proprio per questo motivo, li avete praticati con affetto.

Vi sono stati cari anche gli altri esercizi?

Li avete considerati come mezzi assolutamente necessari per giungere alla perfezione del vostro stato e assicurare così la vostra salvezza?

Avete lasciato ogni occupazione al primo tocco della campana, anche quando stavate parlando con persone che erano venute a farvi visita?

Così dovete fare sempre, senza mancarvi mai, perché quel tocco di campana è la volontà di Dio che si manifesta.

Avete sempre osservato con esattezza il silenzio?

È il primo mezzo per stabilire la regolarità in una casa, senza il quale è inutile cercare l'ordine in una comunità religiosa.

Dato per scontato che siete obbligati a contribuire al buon ordine nella vostra casa, siete fedeli a queste due cose, per mezzo delle quali esso potrà stabilirsi e mantenersi facilmente?

Le cose andranno ancora meglio se aggiungerete l'obbedienza, perché è essa che la distingue essenzialmente dalle case dei borghesi.

2 La regolarità fuori di casa non è meno importante, perché siamo obbligati a edificare il prossimo: questo spetta soprattutto ai religiosi.

La prima cosa a cui bisogna fare attenzione è una grande modestia: san Paolo la raccomanda sopra ogni altra cosa ai fedeli: che la vostra modestia - afferma - sia nota a tutti gli uomini ( Fil 4,5 ).

È come se dicesse: non basta essere modesti quando si è soli, com'è giusto che sia, perché il Signore è vicino; ma siatelo anche davanti agli altri.

E così, quando siete fuori di casa, comportatevi in modo tale che tutti conoscano la vostra modestia e ne rimangano edificati.

Questa edificazione è necessaria perché, lavorando alla salvezza degli altri, dovete cominciare con il dare loro il buon esempio, se volete guadagnarli a Dio.

Con uguale cura dovete osservare il silenzio per la strada e, come vi consiglia la Regola, recitare il rosario per non essere distratti dagli oggetti che si presentano ai vostri occhi, e compenetrarvi invece della presenza di Dio.

La pazienza e soprattutto il silenzio vi sono ugualmente necessari quando vi ingiuriano o vi mortificano, o vi fanno qualcosa che vi fa soffrire.

Siete stati fedeli a queste pratiche durante l'anno decorso?

Esse sono molto importanti, se non volete dare scandalo e non volete farvi vedere dissipati nelle strade.

La gente deve poter distinguere una persona consacrata a Dio da un borghese qualsiasi, e lo fa osservando il suo atteggiamento e il suo modo di comportarsi, perché il religioso è debitore dell'edificazione che deve dare non solo verso i sapienti - come dice san Paolo - ma anche verso quelli che non lo sono ( Rm 1,14 ), i quali spesso si scandalizzano di tutto, specialmente quando si tratta dei religiosi.

3 La scuola è il luogo dove i Fratelli trascorrono la maggior parte del giorno; gli esercizi che vi fanno sono quelli a cui sono più legati e in cui trovano anche maggiori occasioni per dissiparsi; debbono quindi vegliare molto su se stessi per non perdere il merito che debbono ricavare per la salvezza della loro anima e per non mancare a nessuno dei loro doveri.

Siete stati esatti, durante quest'anno, a rispettare l'orario delle lezioni, a usare sempre il segnale, a riprendere gli alunni ogni qualvolta commettevano qualche sbaglio?

Non potete dispensarvene senza mancare a uno dei vostri più importanti doveri.

Siete stati esatti a fare il catechismo tutti i giorni, per la durata stabilita dall'orario e nel modo che vi è stato prescritto?

Vi siete preoccupati che gli alunni siano bene istruiti nella loro religione?

È uno dei vostri più importanti doveri che non esclude gli altri, s'intende.

Non siete stati invece negligenti o svogliati nell'adempimento di questo dovere?

O non avete piuttosto perso tempo inutilmente, sollecitando i vostri alunni a darvi notizie e compiacendovi magari dei loro racconti?

Non avete letto altri libri, diversi da quelli usati dai ragazzi che avete obbligo di istruire?

In una parola, non avete perduto quel tempo che, nella nostra professione, non vi appartiene più, come non appartiene a un domestico che ha l'obbligo di usarlo al servizio del suo padrone, e che voi dovete dedicare all'utilità dei vostri alunni?

Avete ricevuto da loro qualche regalo?

Sapete che ciò non vi è permesso in nessun modo; infatti se cadeste in queste mancanze, la vostra scuola non sarebbe più gratuita, anche se riceveste da essi un po' di tabacco: la quale cosa non si deve né fare né tollerare, perché l'uso del tabacco non è permesso e inoltre le vostre scuole debbono essere gratuite; ciò è essenziale al vostro Istituto.

Esaminatevi se siete mai caduti durante l'anno decorso in colpe di questo genere, quante volte le avete commesse, e se ve ne siete regolarmente accusati in confessione.

Prendete risoluzioni giuste su tutti questi argomenti.

Spogliatevi infine oggi stesso dell'uomo vecchio e rivestitevi dell'uomo nuovo, come vi esorta san Paolo; e pregate Dio, come raccomanda l'apostolo, di rinnovare domani in voi lo spirito del vostro stato e della vostra professione ( Ef 4,22-24 )

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