Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 112

Annunciazione della Beata Vergine Maria
25 marzo

1 È in questo giorno che la ss.ma Vergine fu scelta per diventare la Madre di Dio, onore che è senz'altro il più grande che una creatura abbia mai ricevuto.

Uniamoci dunque alla Chiesa per riconoscerle oggi questo grande onore.

Secondo la testimonianza di sant'Ambrogio furono la grandezza e l'eccellenza della sua fede che procurarono alla Vergine questo privilegio.

e come tale, ella fu rispettata persino dagli Angeli i quali, pur essendo per loro natura a lei superiori, le sono tuttavia inferiori proprio per il dono ricevuto in questo giorno.

Maria però non si insuperbì per questo privilegio, anzi si umiliò maggiormente; difatti quando l'Angelo le dichiarò di essere stata scelta come Madre di Dio, e come tale l'onorò, questa Vergine ammirabile replicò: non la Madre, ma la serva del Signore ( Lc 1,38 ).

Continua sant'Ambrogio su questo argomento: non c'è da meravigliarsi di questa risposta sulle labbra della Vergine Santa, proprio nel momento in cui è scelta per essere la Madre di Dio.

Approfittiamo oggi di un così grande esempio e prendiamo anche noi la decisione di mettere a frutto le grazie che Dio ci fa perché, per quanto insigni esse siano, ci portino sempre più ad umiliarci al cospetto degli altri.

2 Oltre all'umiltà della Vergine ss.ma, un'altra virtù brilla eminente in questo mistero: la divina bontà.

Leggiamo in san Paolo: il Figlio di Dio pur possedendo la natura divina, non rapì nulla a Dio, considerandosi uguale a lui; oggi tuttavia ha voluto annientarsi assumendo la condizione di schiavo e divenendo quasi un peccatore come noi ( Fil 2,6-7 ); con lo scopo - come precisò l'angelo a Maria - di liberare il suo popolo dai suoi peccati ( Mt 1,21 ).

Questo era l'impegno che Gesù aveva preso rivestendosi della natura umana.

Vedendo che gli olocausti, pur essendo i sacrifici più eccellenti dell'antica legge, non erano più graditi a Dio e non bastavano a cancellare i peccati degli uomini, si offrì in sacrificio, dicendo al suo Eterno Padre: Ecco, vengo oggi nel mondo a fare la tua volontà ( Eb 10,8-9; Sal 40,9 ), e ad adempiere ogni giustizia ( Mt 3,15 ).

È proprio per questo motivo - spiega il profeta Isaia - che egli si è caricato dei nostri peccati e si è addossato le nostre infermità ( Is 53,4 ).

Facciamo in modo che, in considerazione del nostro comportamento irreprensibile, il Figlio di Dio conceda ad ognuno di noi ciò che, in virtù di questo mistero, ha deciso di concedere a tutta l'umanità: il completo annientamento del peccato ( Rm 6,6 ).

3 Dio, in questo santo giorno, ci dà tante testimonianze della sua bontà, ma ci dà anche la possibilità di ricevere molte grazie.

È Gesù stesso che afferma nel Vangelo: che era venuto in questo mondo per dare la vita, anzi per darcela in abbondanza ( Gv 10,10 ).

È per lui e in lui, aggiunge s. Paolo, che volle una riconciliazione generale di tutte le cose con Dio; così per il sangue che Gesù ha sparso sulla croce, è stata concessa la pace a chi è in cielo e a chi è in terra ( Col 1,20 ).

È sempre Lui - aggiunge lo stesso apostolo - che ci ha riammessi alla sua grazia per farci diventare santi, senza macchia e irreprensibili al suo cospetto, anche se siamo stati noi a dichiararci suoi nemici, e ad allontanarci da lui ( Col 1,21-22 ).

E continua: È lui che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei Santi ( Col 1,12 ).

Questo è dunque per noi un giorno di gioia e di benedizione, perché fu in questo giorno che Dio, ricco di misericordia, per l'infinito amore con il quale ci ha amati, ha inviato suo Figlio proprio mentre eravamo morti per i nostri peccati e i nostri delitti e ci ha fatto rivivere con Gesù Cristo, per mostrare nei secoli futuri la magnificenza delle ricchezze della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù ( Ef 2,4-7 ).

Se dunque abbiamo ricevuto abbondanti grazie per salvarci e divenire santi perfetti ( Ef 1,4 ), come dice s. Paolo, lo dobbiamo a ciò che Gesù ha fatto in questo giorno, incarnandosi per amor nostro ( Gal 4,4 ).

Manifestiamogli la nostra riconoscenza con il santo uso che ne faremo.

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