Spiegazione del metodo di orazione

Gli ultimi tre atti della seconda parte

Su una virtù

283 Dopo i tre atri che si riferiscono a noi, ci applicheremo agli altri tre che sono:

- un atto di unione a Nostro Signore,

- un atto di domanda,

- e un atto di invocazione.

L'atto di unione a Nostro Signore

284 Si fa un atto di unione allo spirito di Nostro Signore e alle disposizioni con le quali ha praticato e insegnato questa virtù, chiedendogli di farci partecipare a questo Spirito e a queste disposizioni e pregandolo insistentemente di farci la grazia di entrare nella pratica di questa virtù, non solo esteriormente come fanno i filosofi e la gente di mondo, mossi da motivi puramente umani, ma con intenti di fede, in unione allo spirito e alle disposizioni di Nostro Signore e animati dalla grazia.

285 Potremo fare così:

a. Mi unisco a te, divin Salvatore, e alle disposizioni interiori con le quali hai praticato la santa virtù dell'umiltà.

Il tuo spirito e il tuo cuore erano davvero annientati dinanzi alla maestà di tuo Padre, quando ti inginocchiasti ai piedi dei tuoi Apostoli?

Immenso era il desiderio ardente di riparare, con questa prodigiosa umiliazione, l'onore di Dio tuo Padre, oltraggiato dall'orgoglio del progenitore, - dei suoi discendenti e soprattutto del mio.

La tua riparazione era degna della divina maestà, capace di calmare la sua collera e di darle soddisfazione del mio orgoglio.

b. Ti prego insistentemente, Signore, di farmi partecipe dei sentimenti che provavi allora.

Fammi avere, amabile Salvatore, gli stessi pensieri e gli stessi affetti che avevi tu.

Unisci ai tuoi, ti prego, la mia mente e il mio cuore.

Fa che l'unzione della tua santa grazia mi insegni ad essere umile di cuore e a praticare l'umiltà, ( Mt 11,29 ) non solo all'esterno come - per politica - fa la gente di mondo, ma con mire di fede, in unione al tuo spirito e in conformità alle tue disposizioni e a tua imitazione.

c. Inclina e disponi il mio cuore all'amore e alla pratica delle umiliazioni e delle abiezioni: ad amare, cioè, di essere sconosciuto, disprezzato e annichilito, per essere conforme alle tue umiliazioni perché lo possa essere nella tua gloria.

Atto di domanda

286 L'atto di domanda segue immediatamente il precedente.

Con esso preghiamo umilmente Dio Padre perché ci conceda la grazia di entrare nella pratica di questa virtù, in unione a Nostro Signore, perché solo lui e il suo spirito ci danno fiducia di domandarlo e ci fanno sperare di ottenerlo. ( Ef 3,12 )

287 Possiamo fare m questo modo:

a. Umilissimamente ti prego o Signore, di concedermi la tua grazia, per avanzare sulla via dell'umiltà, seguendo l'esempio di tuo figlio, Nostro Signore.

Ho un desiderio vivissimo e un ardore immenso di acquistare questa virtù, per esserti gradito e per attirare su di me il tuo Santo Spirito che trova riposo e soddisfazione solo negli umili, ( Is 11,2 ) come affermi tu stesso per bocca del profeta Isaia.

b. Aiutami, o Dio, che conosci la mia debolezza e la mia incapacità a fare il bene; convincimi, con la tua grazia, ad amare e a desiderare l'umiliazione e il disprezzo, a fare buon uso delle occasioni che, con il tuo permesso, mi capitano, perché sono mezzi necessari per divenire umile.

Fa' che, imitando il tuo diletto Figlio, mi abbassi davanti a tutti, e al di sotto di tutti, e che ritenga un piacere servire gli altri, che considero come miei padroni. ( Gv 13,12-15 )

c. Padre del cielo, fammi questa grazia, te ne prego, per intercessione di Nostro Signore e in unione a lui, perché è solo in lui e nel suo Spirito che ho fiducia di chiedertelo, e la speranza di ottenerlo dalla tua infinita bontà. ( Ef 3,12; Lc 11,3 )

Atto di invocazione dei Santi

288 L'ultimo atto di questa seconda parte è rivolto ai Santi per i quali abbiamo una speciale devozione.

Lo facciamo, pregandoli insistentemente ( soprattutto quelli che si sono distinti nella pratica della virtù sulla quale stiamo facendo orazione ), di interessarsi presso Dio e di chiedergli, a nostro favore, la grazia di praticarla, dando loro testimonianza della nostra grande fiducia nella loro intercessione.

289 Ecco come si può fare:

Invocazione alla SS.ma Vergine

a. Vergine santissima e Madre di Dio, tu sei la più nobile, la più santa, la più perfetta e la più eccellente delle Creature, eppure sei stata la più umile di tutte, essendoti abbassata, per umiltà, al di sotto di ogni cosa; ( Lc 1,46-55 ) ma Dio, per ricompensarti, ti ha innalzata alla dignità di Madre sua.

Ti supplico, in nome della tua umiltà e dell'amore che le porti, di avere la bontà di chiedere, per me, al tuo adorabile figlio; l'amore e la pratica di questa virtù, che hai prediletto e che hai fatto assurgere ai più alti fastigi della gloria.

b. Sono convinto che quanto chiederai per me, mi sarà infallibilmente accordato, perché immenso è il potere che hai su tuo figlio.

290 Invocazione a San Giuseppe

a. Grande San Giuseppe che, pur discendendo dalla famiglia reale di David, ( Lc 1,27 ) hai voluto esercitare una professione povera, abietta e faticosa, ( Mt 13,55 ) per amore di Dio e per essere nascosto e sconosciuto al mondo; e che, invece, per la tua grande umiltà, hai meritato di essere innalzato al grande onore di sposo della Madre di Dio ( Lc 1,27 ) e considerato come il Padre del Figlio di Dio fatto uomo; ( Lc 3,23 )

b. ti supplico, in nome dell'onore di Dio, di volere, assieme alla tua santissima Sposa, pregare Dio, ( Lc 1,27 ) perché mi conceda la grazia di acquistare questa virtù, praticandola con grande fedeltà.

Invocazione di S. Michele, dell'angelo custode e dei santi del paradiso

291 a. È per la tua profonda umiltà, grande san Michele, che hai meritato di diventare il principe dei Cori Angelici, e di essere innalzato al godimento di una grandissima gloria.

b. Ti prego di aiutarmi, intercedendo per me, a ottenere da Dio l'acquisto di questa virtù.

c. Caritatevolissimo Angelo Custode e voi tutti spiriti beati, che, con la vostra umiltà, avete meritato di essere confermati nella grazia e nella gloria.

d. Santi N. N. miei gloriosi Patroni, san Giovanni Battista, san Pietro, san Paolo, ( santi di cui siamo devoti, ecc… ) che piaceste molto a Dio e avete conquistato i suoi favori e la gloria del regno celeste, praticando tutte le virtù e soprattutto l'umiltà: ho grande fiducia nella vostra intercessione.

e. Accordatemela, ve ne supplico, in modo che, con il vostro aiuto, riesca a diventare umile, per la gloria di Dio e per la mia salvezza.

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