Summa Teologica - I-II

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Articolo 2 - Se la legge umana abbia il compito di reprimere tutti i vizi

Supra, q. 91, a. 4; q. 93, a. 3, ad 3; infra, a. 3, ad 1; q. 98, a. 1; II-II, q. 69, a. 2, ad 1; q. 77, a. 1, ad 1; q. 78, a. 1, ad 3; De Malo, q. 13, a. 4, ad 6; Quodl., 2, q. 5, a. 2, ad 1, 2; In Iob, c. 11, lect. 1; In Psalm. 18

Pare che la legge umana abbia il compito di reprimere tutti i vizi.

Infatti:

1. S. Isidoro [ Etym. 5,20 ] insegna che « le leggi sono fatte per reprimere l'audacia col loro timore ».

Ma la repressione non sarebbe sufficiente se la legge non colpisse tutto il male.

Perciò la legge umana deve reprimere ogni male.

2. Il legislatore tende a rendere virtuosi i cittadini.

Ma uno non può essere virtuoso se non si tiene lontano da tutti i vizi.

Quindi la legge umana ha il compito di reprimere tutti i vizi.

3. La legge umana deriva dalla legge naturale, come si è visto [ q. 95, a. 2 ].

Ma tutti i vizi sono in contrasto con la legge naturale.

Quindi la legge deve reprimere tutti i vizi.

In contrario:

S. Agostino [ De lib. arb. 1,5.11 ] ha scritto: « Mi sembra che la legge emanata per governare il popolo permetta a buon diritto queste cose, che la divina provvidenza penserà a punire ».

Ma la divina provvidenza non punisce se non i vizi.

Quindi la legge fa bene a permettere dei vizi, senza reprimerli.

Dimostrazione:

La legge, come si è visto [ q. 90, aa. 1,2 ], è stabilita come regola o misura degli atti umani.

Ma la misura deve essere omogenea con quanto ne è misurato, come dice Aristotele [ Met. 10,1 ]: infatti cose diverse hanno misure diverse.

Quindi le leggi devono essere imposte agli uomini secondo la loro condizione: poiché, secondo S. Isidoro [ Etym. 2,10; 5,21 ], la legge dev'essere « possibile, sia secondo la natura, sia secondo le consuetudini del paese ».

Ora, la capacità di agire deriva dall'abito o dalla disposizione interiore: poiché la stessa cosa non è ugualmente possibile all'uomo virtuoso e a chi è privo di virtù; come non è ugualmente possibile al bambino e all'uomo maturo.

E per questo motivo non si fissa una medesima legge per i bambini e per gli adulti: infatti ai bambini si permettono delle cose che sono punite o riprovate dalla legge negli adulti.

E allo stesso modo si devono permettere agli uomini imperfetti nella virtù molte cose che sarebbero intollerabili negli uomini virtuosi.

Ora, la legge umana viene data per la moltitudine, di cui la maggior parte è formata di uomini non perfetti nella virtù.

Quindi non sono proibiti da questa legge tutti i vizi da cui i virtuosi si astengono, ma soltanto quelli più gravi, dai quali è possibile ritrarre la moltitudine; e specialmente quelli dannosi per gli altri, senza la cui proibizione l'umana società non può sussistere, quali l'omicidio, il furto e simili.

Analisi delle obiezioni:

1. L'audacia si presenta come un'aggressione.

Perciò si riferisce specialmente a quei peccati in cui si fa ingiuria al prossimo: e questi sono puniti dalla legge umana, come si è notato [ nel corpo ].

2. La legge umana intende portare gli uomini alla virtù, però non di colpo, ma gradatamente.

Quindi non impone subito a una massa di persone imperfette cose riservate a persone già virtuose, come l'astensione da ogni male.

Altrimenti questa gente imperfetta, nell'incapacità di sopportare una legge simile, cadrebbe in mali peggiori: si legge infatti nei Proverbi [ Pr 30,33 ]: « Chi preme troppo il naso ne fa uscire il sangue »; e nel Vangelo [ Mt 9,17 ] si legge che se « il vino nuovo », cioè i precetti della vita perfetta, « viene messo in otri vecchi », ossia in uomini imperfetti, « gli otri si rompono e il vino si versa »: cioè i precetti vengono disprezzati e gli uomini di conseguenza cadono in mali peggiori.

3. La legge naturale è una partecipazione in noi della legge eterna; invece la legge umana non raggiunge la perfezione della legge eterna.

Infatti S. Agostino [ De lib. arb. 1,5.11 ] afferma: « La legge emanata per governare gli stati concede e lascia impunite molte cose che saranno colpite dalla divina provvidenza.

Ma per il fatto che è incapace di fare tutto non può essere rimproverata per ciò che fa ».

Perciò la legge umana non può proibire tutto ciò che proibisce la legge naturale.

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