Summa Teologica - III

Indice

Articolo 2 - Se Cristo abbia desunto il corpo dal seme di Davide

In Hebr., c. 7, lect. 3

Pare che Cristo non abbia desunto il corpo dal seme di Davide.

Infatti:

1. S. Matteo [ Mt 1 ], tessendo la genealogia di Cristo, la fa arrivare fino a Giuseppe.

Ma Giuseppe non fu padre di Cristo, come si è visto sopra [ q. 28, a. 1, ad 1,2 ].

Quindi Cristo non discese da Davide.

2. Aronne era della tribù di Levi, come risulta dall'Esodo [ Es 6,16ss ].

Ora Maria, madre di Cristo, viene detta « parente » di Elisabetta, che era « figlia di Aronne » [ Lc 1,5.36 ].

Poiché dunque Davide era della tribù di Giuda, Cristo non discendeva dalla sua stirpe.

3. Di Ieconia si legge [ Ger 22,30 ]: « Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe siederà sul trono di Davide ».

Di Cristo invece sta scritto [ Is 9,7 ]: « Siederà sul trono di Davide ».

Quindi Cristo non era della stirpe di Ieconia.

Conseguentemente neppure della stirpe di Davide, poiché S. Matteo [ Mt 1,6ss ] fa derivare la genealogia di Cristo da Davide attraverso Ieconia.

In contrario:

S. Paolo [ Rm 1,3 ] afferma: « [ Cristo ] è nato dalla stirpe di Davide secondo la carne ».

Dimostrazione:

Come risulta dal Vangelo [ Mt 1,1 ], Cristo viene chiamato a titolo speciale figlio di due antichi Padri, cioè di Abramo e di Davide.

E le ragioni sono molteplici.

La prima è che a loro in modo speciale fu promesso il Messia.

Infatti ad Abramo fu detto [ Gen 22,18 ]: « Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra »; e l'Apostolo riferisce a Cristo tale profezia scrivendo [ Gal 3,16 ]: « È appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furono fatte le promesse.

Non dice la Scrittura "e ai tuoi discendenti", come se si trattasse di molti, ma dice "e alla tua discendenza", come a uno solo, cioè a Cristo ».

A Davide poi fu detto [ Sal 132,11 ]: « Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono ».

Per cui le folle dei Giudei, tributando a Cristo onori regali, lo acclamarono con le parole: « Osanna al Figlio di Davide » [ Mt 21,9 ].

La seconda ragione è che Cristo sarebbe stato re, profeta e sacerdote.

Ora, Abramo fu sacerdote, come risulta dall'ordine che Dio gli diede [ Gen 15,9 ]: « Prendimi una giovenca di tre anni », ecc.

Fu inoltre profeta, secondo quelle parole [ Gen 20,7 ]: « Egli è un profeta: preghi egli per te ».

Davide poi fu re e profeta.

La terza ragione è che in Abramo ebbe inizio per la prima volta la circoncisione [ Gen 20,7ss ], mentre in Davide si manifestò con la massima evidenza la scelta di Dio, secondo quelle parole [ 1 Sam 13,14 ]: « Il Signore si è già scelto un uomo secondo il suo cuore ».

Perciò Cristo viene chiamato in modo specialissimo figlio dell'uno e dell'altro per far capire che egli è la salvezza tanto dei Circoncisi quanto degli eletti fra i Gentili.

Analisi delle obiezioni:

1. Era questa l'obiezione del manicheo Fausto, il quale voleva provare che Cristo non sarebbe stato figlio di Davide, poiché non fu concepito per opera di Giuseppe, col quale si chiude la genealogia di Matteo.

Ma contro questo argomento S. Agostino [ Contra Faustum cc. 8,9 ] risponde: « Siccome per il medesimo Evangelista Giuseppe era lo sposo di Maria, la madre di Cristo era vergine e Cristo discendeva dalla stirpe di Davide, che cosa rimane da pensare se non che Maria apparteneva alla stirpe di Davide, che essa con ragione viene chiamata sposa di Giuseppe per l'unione degli animi e non per l'unione carnale, e che la genealogia venne protratta fino a Giuseppe soprattutto per la superiore dignità maschile?

Così dunque noi crediamo che anche Maria era della famiglia di Davide, poiché crediamo alle Scritture che attestano ambedue le cose: che cioè Cristo era della stirpe di Davide secondo la carne e che Maria fu sua madre non per l'unione carnale con lo sposo, ma rimanendo vergine ».

Come infatti scrive S. Girolamo [ In Mt 1, su 1,18 ], « Giuseppe era della medesima tribù di Maria, per cui la legge lo obbligava a prenderla in moglie come parente.

Ed è per questo che essi vengono anche censiti insieme a Betlemme, in quanto appartenenti a un'unica stirpe ».

2. A questa obiezioni S. Gregorio Nazianzeno [ Beda, In Lc 1, su 1,36 ] risponde che per volontà divina furono unite insieme una famiglia regale e una famiglia sacerdotale, affinché Cristo, che è re e sacerdote, nascesse secondo la carne dall'una e dall'altra.

Per cui anche Aronne, che fu il primo sacerdote della legge, prese in moglie dalla tribù di Giuda Elisabetta, figlia di Aminadab [ Es 6,23 ].

Può darsi dunque che il padre di Elisabetta avesse avuto per moglie una della stirpe di Davide, per cui la Beata Vergine Maria, che era della famiglia di Davide, risultava parente di Elisabetta.

Oppure, al contrario, il padre della Beata Maria, che era della stirpe di Davide, potrebbe avere sposato una della stirpe di Aronne.

Oppure, come pensa S. Agostino [ Contra Faustum 23,9 ], se Gioacchino, padre di Maria, era della stirpe di Aronne ( come l'eretico Fausto asserisce, basandosi sugli apocrifi ), c'è da ritenere che la madre o la moglie di Gioacchino fosse della stirpe di Davide, per cui possiamo dire in qualche modo che Maria discendeva da Davide.

3. Come osserva S. Ambrogio [ In Lc 3, su 3,28 ], la profezia citata « non dice che dalla stirpe di Ieconia non sarebbero nati dei discendenti.

Cristo perciò è della sua stirpe.

Né contraddice la profezia il fatto che Cristo sia re, poiché non lo è alla maniera terrena, avendo egli detto: "Il mio regno non è di questo mondo" ».

Indice