Summa Teologica - III

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Articolo 1 - Se Cristo sia stato santificato nel primo istante del suo concepimento

In 3 Sent., d. 3, q. 5, a. 3

Pare che Cristo non sia stato santificato nel primo istante del suo concepimento.

Infatti:

1. S. Paolo [ 1 Cor 15,46 ] dice: « Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale ».

Ora, la santificazione della grazia appartiene allo spirituale.

Quindi Cristo non ricevette la grazia della santificazione al principio del suo concepimento, ma dopo un certo tempo.

2. La santificazione suppone un peccato precedente, secondo l'affermazione di S. Paolo [ 1 Cor 6,11 ]: « E un tempo anche voi eravate tali », cioè peccatori, « ma siete stati lavati, siete stati santificati ».

In Cristo però non ci fu mai il peccato.

Quindi egli non aveva bisogno di essere santificato dalla grazia.

3. Come « tutte le cose sono state fatte » per mezzo del Verbo di Dio [ Gv 1,3 ], così per mezzo del Verbo incarnato tutti gli uomini vengono santificati, secondo le parole di S. Paolo [ Eb 2,11 ]: « Colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine ».

Ma « il Verbo di Dio, per mezzo del quale furono create tutte le cose, non è stato fatto », come dice S. Agostino [ De Trin. 1,6.9; 4,1 ].

Quindi Cristo, per mezzo del quale tutti vengono santificati, non è stato santificato.

In contrario:

Si legge in S. Luca [ Lc 1,35 ]: « Il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio ».

E in S. Giovanni [ Gv 10,36 ]: « Colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo ».

Dimostrazione:

L'abbondanza della grazia che santifica l'anima di Cristo deriva, come si è detto [ q. 7, aa. 9,10,12 ], dalla sua unione con il Verbo, secondo le parole di S. Giovanni [ Gv 1,14 ]: « Noi abbiamo visto la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità ».

Ora, abbiamo dimostrato sopra [ q. 33, aa. 2,3 ] che il corpo di Cristo ricevette l'infusione dell'anima e fu assunto dal Verbo di Dio nel primo istante del suo concepimento.

Ne segue quindi che da quel primo istante Cristo ebbe la pienezza della grazia che ne santifica l'anima e il corpo.

Analisi delle obiezioni:

1. L'ordine indicato dall'Apostolo riguarda coloro che allo stato spirituale arrivano progressivamente.

Nel mistero dell'incarnazione invece va considerata la discesa della pienezza divina nella natura umana piuttosto che il progresso della natura umana, quasi che fosse preesistente, verso Dio.

Quindi fin dal principio nell'uomo Cristo vi fu lo stato spirituale perfetto.

2. Venire santificato significa diventare santo.

Ora, una cosa può realizzarsi non soltanto a partire dal suo contrario, ma anche a partire dalla sua negazione o privazione: come il bianco può venire dal nero, ma anche dal non bianco.

Noi però diveniamo santi dopo essere stati prima peccatori, per cui la nostra santificazione ha come punto di partenza il peccato.

Cristo invece, come uomo, diventò santo perché non ebbe sempre questa grazia della santità, ma non divenne santo da peccatore, non avendo mai peccato.

E come uomo divenne santo da non santo non in maniera privativa, quasi che in un determinato momento sia stato uomo e non santo, ma in maniera negativa, nel senso cioè che quando ancora non era uomo non aveva la santità umana.

E così divenne insieme uomo e uomo santo.

Per questo l'Angelo disse [ Lc 1,35 ]: « Il santo che nascerà da te ».

E S. Gregorio [ Mor. 18,52 ] spiega: « È detto che Gesù nascerà santo per distinguere la sua santità dalla nostra.

Noi infatti possiamo diventare santi, ma non nasciamo santi: poiché siamo vincolati dalla condizione stessa della nostra natura corruttibile.

Invece nacque veramente santo solo colui che non fu concepito mediante l'unione carnale ».

3. Il Padre non opera per mezzo del Figlio nella creazione delle cose allo stesso modo in cui tutta la Trinità opera la santificazione degli uomini per mezzo di Cristo uomo.

Infatti il Verbo di Dio ha lo stesso potere e lo stesso operare di Dio Padre: per cui il Padre non si serve del Figlio come di uno strumento, il quale muove perché è mosso.

L'umanità di Cristo invece, come si è già notato [ q. 2, a. 6, ob. 4; q. 7, a. 1, ad 3; q. 8, a. 1, ad 1; q. 18, a. 1, ad 2 ], è come « uno strumento della divinità ».

Perciò l'umanità di Cristo santifica ed è santificata.

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