Summa Teologica - III

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Articolo 7 - Se la stella apparsa ai Magi fosse una stella del cielo

In Matth., c. 2

Pare che la stella apparsa ai Magi fosse una stella del cielo.

Infatti:

1. S. Agostino [ Serm. supp. 122 ] ha scritto: « Mentre Dio succhia dal seno e sopporta di essere avvolto in poveri panni, improvvisamente una nuova stella rifulge nel cielo ».

Quindi fu una stella del cielo quella che apparve ai Magi.

2. Dice ancora S. Agostino [ Serm. 201,1 ]: « Gli angeli indicano Cristo ai Pastori, la stella ai Magi.

Agli uni e agli altri parla la lingua del cielo, poiché aveva cessato di parlare la lingua dei profeti ».

Ma gli angeli apparsi ai Pastori erano dei veri angeli del cielo.

Quindi anche la stella apparsa ai Magi era una vera stella del cielo.

3. Le stelle che non sono in cielo, ma nell'aria, vengono dette comete; le quali però non appaiono per la nascita dei re, ma sono piuttosto dei presagi della loro morte.

Ora, la stella in questione indicava la nascita di un Re; poiché i Magi dissero [ Mt 2,2 ]: « Dov'è il Re dei giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella ».

Pare dunque che fosse una stella del cielo.

In contrario:

Scrive S. Agostino [ Contra Faustum 2,5 ]: « Non era una di quelle stelle che dall'inizio della creazione seguono il loro corso secondo la legge del Creatore, ma col nuovo parto della Vergine apparve un nuovo astro ».

Dimostrazione:

Che quella stella, come dice il Crisostomo [ In Mt hom. 6 ], non fosse un astro del firmamento, è chiaro per diversi motivi.

Primo, perché nessun'altra stella segue la stessa direzione.

Questa infatti andava da settentrione a mezzogiorno: poiché questa è la posizione della Giudea nei confronti della Persia, da dove provenivano i Magi.

Secondo, ciò è evidente dal tempo dell'apparizione.

Poiché non appariva soltanto di notte, ma anche in pieno giorno.

Il che non succede alle stelle, e neppure alla luna.

Terzo, perché a momenti appariva, e a momenti spariva.

Quando infatti i Magi entrarono a Gerusalemme la stella sparì; e riapparve quando essi si allontanarono da Erode.

Quarto, perché non aveva un movimento continuo, ma si muoveva quando i Magi dovevano camminare: proprio come la colonna di nube nel deserto [ Es 40,34 s; Dt 1,33 ].

Quinto, perché indicò il parto della Vergine non stando in alto, ma scendendo in basso.

Infatti nel Vangelo [ Mt 2,9 ] si legge che « la stella vista da essi in oriente li precedeva, finché, giunta sul luogo dove era il fanciullo, si fermò ».

Dal che risulta che le parole dei Magi: « Abbiamo visto la sua stella in oriente » non vanno intese nel senso che dall'oriente avessero visto la stella che si trovava in Giudea, ma che la videro in oriente, ed essa li accompagnò fino in Giudea ( benché ciò sia messo in dubbio da qualcuno ).

- Del resto non avrebbe potuto indicare bene la casa, se non fosse stata vicina alla terra.

E come dice lo stesso autore, questo comportamento non pare quello proprio di una stella, ma « di un potere razionale ».

Per cui « pare che questa stella sia stata una forza invisibile apparsa sotto forma di stella ».

Per questo alcuni affermano che lo Spirito Santo, come nel battesimo del Signore scese sotto forma di colomba [ Mt 3,16 ], così apparve ai Magi sotto le apparenze di una stella.

- Altri invece sostengono che l'angelo apparso ai Pastori in forma umana [ Lc 2,9 ] sia apparso ai Magi sotto forma di stella.

- È più probabile tuttavia che si trattasse di una stella creata allora, non in cielo, ma nell'aria vicina alla terra, la quale si muoveva secondo il volere di Dio.

Per cui S. Leone Papa [ Serm. 31,1 ] così si esprime: « In una regione dell'oriente apparve a tre Magi una stella dallo splendore nuovo, più luminosa e più bella di tutte le altre, che attraeva a sé lo sguardo e l'animo di chi la guardava, affinché si comprendesse subito che questo fenomeno insolito non mancava di significato ».

Analisi delle obiezioni:

1. Talvolta nella Sacra Scrittura l'aria è chiamata cielo, come nell'espressione: « Gli uccelli del cielo e i pesci del mare » [ Sal 8,9 ].

2. Gli angeli del cielo scendono tra noi per il loro ufficio, essendo « incaricati di un ministero » [ Eb 1,14 ].

Le stelle del cielo invece non mutano il loro corso.

Quindi il paragone non regge.

3. Come la stella non seguì il moto delle altre stelle, così non seguì neppure quello delle comete, le quali né appaiono di giorno, né mutano il loro corso usuale.

- Tuttavia non era escluso il significato ordinario delle comete.

Infatti, come si legge in Daniele [ Dn 2,44 ], il regno celeste di Cristo « stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre ».

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