Summa Teologica - III

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Articolo 7 - Se gli angeli possano amministrare i sacramenti

In 4 Sent., d. 5, q. 2, a. 3; C. G., IV, c. 74

Pare che gli angeli possano amministrare i sacramenti.

Infatti:

1. Ciò che può un ministro inferiore, lo può anche un ministro superiore, come tutto ciò che può il diacono lo può anche il sacerdote, ma non viceversa.

Ora gli angeli, in ordine gerarchico, sono ministri superiori a tutti gli uomini, come insegna Dionigi [ De cael. hier. 9,2 ].

Siccome dunque gli uomini possono amministrare i sacramenti, pare che a maggior ragione lo possano fare gli angeli.

2. I santi in cielo vengono equiparati agli angeli, come attesta il Vangelo [ Mt 22,30 ].

Ma alcuni santi del cielo possono amministrare i sacramenti, poiché il carattere sacramentale è indelebile, come si è detto [ q. 63, a. 5 ].

Quindi anche gli angeli possono amministrare i sacramenti.

3. Stando alle spiegazioni date [ q. 8, a. 7 ], il demonio è il capo dei peccatori, e questi formano le sue membra.

Ma i peccatori sono in grado di amministrare i sacramenti.

Quindi anche i demoni.

In contrario:

Sta scritto [ Eb 5,1 ]: « Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio ».

Ma gli angeli, buoni o cattivi, non sono presi tra gli uomini.

Quindi essi non vengono costituiti ministri nelle cose che riguardano Dio, cioè nei sacramenti.

Dimostrazione:

Come si è detto sopra [ a. 3; q. 62, a. 5 ], tutta la virtù dei sacramenti deriva dalla passione di Cristo, che gli appartiene in quanto uomo.

Ora, a Cristo come uomo sono conformi per natura gli uomini, non gli angeli.

Anzi, rispetto a questi Cristo viene presentato da S. Paolo [ Eb 2,9 ] come « un poco inferiore », a motivo della passione.

Quindi spetta agli uomini e non agli angeli dispensare i sacramenti ed esserne i ministri.

C'è però da osservare che come Dio non ha vincolato la sua virtù ai sacramenti in modo tale da non poterne produrre gli effetti anche senza di essi, così non ha nemmeno vincolato la sua potenza ai ministri della Chiesa in modo da non poterla concedere anche agli angeli.

E siccome gli angeli buoni sono a servizio della verità, se un ministero sacramentale venisse esercitato dagli angeli buoni lo dovremmo ritenere valido, poiché sarebbe evidente in ciò la volontà divina: si dice infatti che alcune chiese siano state consacrate attraverso un ministero angelico.

Se invece fossero i demoni, che sono spiriti di menzogna, a prestare qualche ministero sacramentale, non lo si dovrebbe ritenere valido.

Analisi delle obiezioni:

1. Ciò che fanno gli uomini in una forma inferiore, ossia con i sacramenti sensibili, proporzionati alla loro natura, lo fanno anche gli angeli come ministri superiori in una forma più alta, ossia « purificando, illuminando e perfezionando » invisibilmente [ Dionigi, De eccl. hier. 5,1.3 ].

2. I santi del cielo sono simili agli angeli nella partecipazione della gloria, ma non nella condizione della natura.

Perciò nemmeno in quanto riguarda l'amministrazione dei sacramenti.

3. I peccatori non derivano i loro poteri ministeriali sui sacramenti dal fatto di essere membra del diavolo col peccato.

Quindi non segue che il diavolo, che è il loro capo, abbia in ciò un potere più grande.

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