Summa Teologica - III

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Articolo 5 - Se sia esatto considerare effetti del battesimo certi atti di virtù quali l'incorporazione a Cristo, l'illuminazione e la fecondità

In 4 Sent., d. 3, q. 1, a. 1, sol. 4, ad 3; a. 3, sol. 1; d. 4, q. 2, a. 2, sol. 3 sqq.; d. 5, q. 2, a. 1, sol. 2; d. 8, q. 1, a. 1, sol. 1, ad 1

Pare che non sia esatto considerare effetti del battesimo certi atti di virtù quali l'incorporazione a Cristo, l'illuminazione e la fecondità.

Infatti:

1. Il battesimo non viene dato a un adulto se non ha fede, secondo le parole evangeliche [ Mc 16,16 ]: « Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo ».

Ma con la fede si è incorporati a Cristo, il quale secondo S. Paolo [ Ef 3,17 ] « mediante la fede abita nei nostri cuori ».

Nessuno quindi viene battezzato se non è già incorporato a Cristo.

Quindi l'incorporazione a Cristo non è un effetto del battesimo.

2. L'illuminazione avviene con l'insegnamento, come si rileva da quelle parole di S. Paolo [ Ef 3,8s ]: « A me, che sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: di illuminare tutti », ecc.

Ma nella catechesi l'insegnamento precede il battesimo.

Non è quindi un suo effetto.

3. La fecondità viene attribuita a chi genera attivamente.

Ma nel battesimo la rigenerazione spirituale viene ricevuta passivamente.

Quindi la fecondità non è un effetto del battesimo.

In contrario:

S. Agostino [ De bapt. parv. 1,26 ] afferma che il battesimo « vale a incorporare i battezzati a Cristo ».

Dionigi [ De eccl. hier. 2, tit. ] inoltre attribuisce al battesimo « l'illuminazione ».

E spiegando le parole del Salmo [ Sal 23,2 ]: « Ad acque tranquille mi conduce », la Glossa [ interlin. ] afferma che « l'anima dei peccatori, isterilita dall'aridità, viene resa feconda dal battesimo ».

Dimostrazione:

Nel battesimo l'uomo viene rigenerato alla vita spirituale, che è propria dei credenti in Cristo, come indicano le parole dell'Apostolo [ Gal 2,20 ]: « Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio ».

Ma la vita non appartiene che alle membra unite al capo, da cui esse ricevono la sensibilità e il movimento.

Quindi è necessario che con il battesimo l'uomo venga incorporato a Cristo quale suo membro.

- Ora, come dal capo naturale derivano alle membra la sensibilità e il movimento, così dal capo spirituale che è Cristo derivano alle sue membra il senso spirituale, che consiste nella conoscenza della verità, e il movimento spirituale, prodotto dall'impulso della grazia.

Da cui le parole di S. Giovanni [ Gv 1,14.16 ]: « Lo abbiamo visto pieno di grazia e di verità, e dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto ».

Ne segue quindi che i battezzati vengono illuminati da Cristo con la conoscenza della verità, e fecondati da lui con la fecondità delle buone opere mediante l'infusione della grazia.

Analisi delle obiezioni:

1. Gli adulti che già prima del battesimo credono in Cristo sono incorporati a lui spiritualmente, ma quando poi vengono battezzati vengono incorporati a lui quasi corporalmente, ossia per mezzo del sacramento visibile: senza il cui desiderio non si sarebbero potuti incorporare nemmeno spiritualmente.

2. L'insegnante illumina esteriormente compiendo l'ufficio del catechista, ma Dio illumina interiormente i battezzati disponendo i loro cuori all'accoglimento della dottrina della verità, come dice S. Giovanni [ Gv 6,45 ]: « È scritto nei profeti: Tutti saranno ammaestrati da Dio ».

3. È effetto del battesimo la fecondità per cui uno produce opere buone, non già la fecondità per cui uno genera altri in Cristo, nel senso cioè inteso dall'Apostolo quando dice [ 1 Cor 4,15 ]: « Io vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Vangelo ».

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