Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se dal battesimo siano conferite all'uomo la grazia e le virtù

In 4 Sent., d. 3, a. 1, sol. 3; d. 4, q. 3, a. 1, sol. 2, ad 2; d. 9, a. 1, sol. 2; d. 18, q. 1, a. 3, sol. 1

Pare che dal battesimo non siano conferite all'uomo la grazia e le virtù.

Infatti:

1. I sacramenti della nuova legge, come si è detto sopra [ a. 2, ob. 2; q. 62, a. 1, ad 1 ], « producono ciò che significano ».

Ma l'abluzione del battesimo indica la purificazione dell'anima dalla colpa, e non l'infusione nell'anima della grazia e delle virtù.

Quindi dal battesimo non vengono conferite all'uomo la grazia e le virtù.

2. Ciò che uno possiede già, non ha bisogno di riceverlo.

Ma alcuni si accostano al battesimo già in possesso della grazia e delle virtù, come si legge negli Atti [ At 10,1s ]: « Vi era in Cesarea un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica, uomo pio e timorato di Dio »; il quale tuttavia venne poi battezzato da S. Pietro [ At 10,48 ].

Nel battesimo quindi non vengono conferite la grazia e le virtù.

3. La virtù è un abito, che per sua natura è una qualità difficilmente amovibile grazie alla quale uno agisce con facilità e con diletto.

Ma dopo il battesimo rimane negli uomini l'inclinazione al male, il che toglie la virtù e fa sentire all'uomo la obiezioni di compiere il bene, che è l'atto della virtù.

Con il battesimo dunque l'uomo non consegue la grazia e le virtù.

In contrario:

L'Apostolo [ Tt 3,5s ] dice che Dio « ci ha salvati mediante un lavacro di rigenerazione », cioè mediante il battesimo, « e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso su di noi abbondantemente », cioè per la remissione dei peccati e l'abbondanza delle virtù, come spiega la Glossa [ interlin. ].

Nel battesimo quindi viene donata la grazia dello Spirito Santo e l'abbondanza delle virtù.

Dimostrazione:

« Il battesimo », come dice S. Agostino [ De bapt. parv. 1,26 ], « ha il compito di incorporare i battezzati a Cristo come sue membra ».

Ma da Cristo in qualità di capo scende in tutte le membra la pienezza della grazia e delle virtù, secondo l'espressione di S. Giovanni [ Gv 1,16 ]: « Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto ».

È quindi evidente che con il battesimo si ottengono la grazia e le virtù.

Analisi delle obiezioni:

1. Come l'acqua del battesimo con la sua abluzione significa la purificazione dalla colpa e con il suo refrigerio la liberazione dalla pena, così con la sua naturale chiarezza significa lo splendore della grazia e delle virtù.

2. Come si è detto sopra [ a. 1, ad 2; q. 68, a. 2 ], prima del battesimo si può conseguire la remissione dei peccati in quanto si ha il desiderio esplicito o implicito di esso; e tuttavia quando si riceve di fatto il battesimo si ha una remissione più completa, con il condono di tutta la pena.

E così anche prima del battesimo Cornelio e altri in simili condizioni conseguono la grazia e le virtù per mezzo della fede cristiana e del desiderio implicito o esplicito del battesimo; nel battesimo però ottengono una quantità maggiore di grazia e di virtù.

Per questo commentando le parole del Salmo [ Sal 23,2 ]: « Ad acque tranquille mi conduce », la Glossa [ P. Lomb ] spiega: « Mi condusse nel battesimo con l'aumento della virtù e delle buone opere ».

3. La obiezioni del bene e l'inclinazione al male si trovano nei battezzati non per l'assenza dell'abito delle virtù, ma per la concupiscenza che non viene eliminata nel battesimo.

Tuttavia, come la concupiscenza viene smorzata dal battesimo in modo che non domini, così anche la obiezioni nel bene e l'inclinazione al male vengono attenuate in modo che l'uomo non ne sia vinto.

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