Summa Teologica - III

Articolo 3 - Se il rito della circoncisione fosse conveniente

I-II, q. 102, a. 5, ad 1; In 4 Sent., d. 1, q. 2, a. 3; In Rom., c. 4, lect. 2

Pare che il rito della circoncisione non fosse conveniente.

Infatti:

1. La circoncisione, come si è detto [ aa. 1,2 ], è una certa professione di fede.

Ma la fede risiede nelle facoltà conoscitive, le cui operazioni si manifestano soprattutto nella testa.

Quindi il segno della circoncisione doveva essere fatto sulla testa piuttosto che sul membro della generazione.

2. Per i sacramenti usiamo le cose più comuni: come l'acqua per l'abluzione e il pane per la refezione.

Ma per tagliare usiamo più comunemente coltelli di ferro che coltelli di pietra.

La circoncisione quindi non doveva essere fatta con un coltello di pietra.

3. Come il battesimo, così anche la circoncisione fu istituita a rimedio del peccato originale, nota S. Beda [ Hom. 1,10 ].

Ma attualmente il battesimo non viene differito all'ottavo giorno, affinché i bambini non corrano il pericolo di dannarsi per il peccato originale, morendo non ancora battezzati.

A volte poi il battesimo viene dato anche dopo l'ottavo giorno.

Quindi neppure per la circoncisione si doveva fissare l'ottavo giorno, ma si doveva lasciare la facoltà di anticiparla e anche di ritardarla.

In contrario:

La Glossa [ ord. ], commentando le parole di S. Paolo [ Rm 4,11 ]: « Ricevette il segno della circoncisione », giustifica il rito suddetto.

Dimostrazione:

La circoncisione, come si è notato [ a. 2 ], è un segno della fede istituito da Dio, « la cui sapienza non ha confini » [ Sal 147,5 ].

Ora, è compito della sapienza determinare ciò che conviene.

Perciò si deve ammettere che il rito della circoncisione era conveniente.

Analisi delle obiezioni:

1. Era giusto che la circoncisione venisse fatta nel membro della generazione.

Primo, poiché era il segno della fede con cui Abramo credette che il Messia sarebbe nato dalla sua discendenza.

- Secondo, poiché era in rimedio del peccato originale, che si trasmette con l'atto della generazione.

- Terzo, poiché era diretta a frenare la concupiscenza carnale, che impera specialmente nelle membra suddette, per la violenza del piacere.

2. Il coltello di pietra non era indispensabile per la circoncisione.

Infatti non si riscontra che tale strumento sia stato determinato da un precetto divino, e nemmeno risulta che i Giudei si servissero comunemente di tale strumento per circoncidere, né se ne servono attualmente.

Si legge tuttavia di alcune famose circoncisioni che furono fatte con coltelli di pietra: come si legge nell'Esodo [ Es 4,25 ] che « Sefora prese una pietra affilata e circoncise il figlio », e a Giosué [ Gs 5,2 ] il Signore disse: « Fatti dei coltelli di selce e circoncidi di nuovo gli Israeliti ».

E ciò stava a significare che la circoncisione spirituale sarebbe stata compiuta da Cristo, di cui S. Paolo [ 1 Cor 10,4 ] dice: « La pietra era Cristo ».

3. Per la circoncisione fu determinato l'ottavo giorno sia per il mistero che indicava: poiché nell'ottava età, che sarà quella della risurrezione, come se fosse l'ottavo giorno, sarà portata a termine da Cristo la circoncisione spirituale, quando egli libererà gli eletti non solo dalla colpa, ma anche da ogni penalità.

- Sia anche per la fragilità dei bambini prima dell'ottavo giorno.

Infatti anche per gli altri animali il Levitico [ Lv 22,27 ] comanda: « Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto starà sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi sarà gradito come vittima per il Signore ».

L'ottavo giorno poi era di necessità di precetto, per cui non si poteva andare oltre senza peccato, anche se l'ottavo giorno cadeva di sabato, come ci attesta il Vangelo [ Gv 7,23 ]: « Si pratica la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la legge di Mosè ».

Ciò non era tuttavia necessario per la validità del sacramento, poiché se alcuni oltrepassavano l'ottavo giorno, potevano essere circoncisi dopo.

Alcuni dicono inoltre che per l'imminente pericolo di morte si poteva prevenire l'ottavo giorno.

- Ma ciò non può essere provato né con dei testi della Scrittura, né in base alla consuetudine dei Giudei.

Perciò è meglio dire con Ugo di S. Vittore [ De sacram. 1,12,2 ] che nessuna necessità permetteva di prevenire l'ottavo giorno.

Per questo, spiegando le parole dei Proverbi [ Pr 4,3 ]: « Ero un figlio unico sotto gli occhi di mia madre », la Glossa [ ord. ] afferma che non viene computato l'altro bambino di Bersabea perché, essendo morto prima dell'ottavo giorno, non ebbe un nome; e per conseguenza nemmeno fu circonciso [ cf. 2 Sam 12,18 ].

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