| 5. Conclusione del dialogo | 
| Lamenti e apologia di Giobbe: A. I giorni passati | 
    | 1 Giobbe continuò a pronunziare le sue sentenze e disse: | 
    
      | 2 Oh, potessi tornare com'ero ai mesi di un tempo, ai giorni in cui Dio mi proteggeva, | 
    
      | 3 quando brillava la sua lucerna sopra il mio capo e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre; | 
    
      | 4 com'ero ai giorni del mio autunno, quando Dio proteggeva la mia tenda, |  | 
    
      | 5 quando l'Onnipotente era ancora con me e i miei giovani mi stavano attorno; |  | 
    
      | 6 quando mi lavavo i piedi nel latte e la roccia mi versava ruscelli d'olio! |  | 
    
      | 7 Quando uscivo verso la porta della città e sulla piazza ponevo il mio seggio: |  | 
    
      | 8 vedendomi, i giovani si ritiravano e i vecchi si alzavano in piedi; |  | 
    
      | 9 i notabili sospendevano i discorsi e si mettevano la mano sulla bocca; |  | 
    
      | 10 la voce dei capi si smorzava e la loro lingua restava fissa al palato; | 
    
      | 11 con gli orecchi ascoltavano e mi dicevano felice, con gli occhi vedevano e mi rendevano testimonianza, |  | 
    
      | 12 perché soccorrevo il povero che chiedeva aiuto, l'orfano che ne era privo. |  | 
    
      | 13 La benedizione del morente scendeva su di me e al cuore della vedova infondevo la gioia. | 
    
      | 14 Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento; come mantello e turbante era la mia equità. |  | 
    
      | 15 Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo. | 
    
      | 16 Padre io ero per i poveri ed esaminavo la causa dello sconosciuto; |  | 
    
      | 17 rompevo la mascella al perverso e dai suoi denti strappavo la preda. |  | 
    
      | 18 Pensavo: « Spirerò nel mio nido e moltiplicherò come sabbia i miei giorni ». | 
    
      | 19 La mia radice avrà adito alle acque e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo. |  | 
    
      | 20 La mia gloria sarà sempre nuova e il mio arco si rinforzerà nella mia mano. | 
    
      | 21 Mi ascoltavano in attesa fiduciosa e tacevano per udire il mio consiglio. | 
    
      | 22 Dopo le mie parole non replicavano e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti. | 
    
      | 23 Mi attendevano come si attende la pioggia e aprivano la bocca come ad acqua primaverile. |  | 
    
      | 24 Se a loro sorridevo, non osavano crederlo, né turbavano la serenità del mio volto. |  | 
    
      | 25 Indicavo loro la via da seguire e sedevo come capo, e vi rimanevo come un re fra i soldati o come un consolatore d'afflitti. |