Chi o che cosa parla?

Proverbi 8,3-36

In questo brano, la saggezza ( identifica in Pr 8,1 ) parla delle sue qualità.

A questo livello, la descrizione della saggezza non è difficile da capire.

Però, come è spesso vero anche dei brani profetici nell'Antico Testamento, dobbiamo tenere in considerazione che questo brano può avere un secondo riferimento, cioè un adempimento in Gesù che porta a compimento tutto l'Antico Testamento ( Mt 5,17 ).

E questo riferimento a Gesù è probabile, perché Gesù è chiamato saggezza ( 1 Cor 1,30 ) e in lui sono nascosti tutti i tesori della saggezza ( Col 2,3 ).

Quindi Gesù è la perfezione della saggezza descritta in Proverbi, e molte delle caratteristiche descritte in questo brano esistono anche in Gesù, spesso in forma perfezionata.

Per esempio, c'è un certo tipo di beatitudine e vita per chi segue la saggezza dei Proverbi ( Pr 8,34-35 ), ma c'è una beatitudine migliore e una vita abbondante per chi segue Gesù, che ha manifestato una saggezza basata non solo sull'osservazione del mondo ( come i Proverbi ) ma sulla rivelazione finale di Dio in Gesù.

Questo non è per dire che ogni descrizione della saggezza in Proverbi va interpretata in modo letterale come descrizione di Gesù.

Invece dobbiamo passare la descrizione attraverso la rivelazione posteriore per capire come viene portata a compimento.

In modo particolare, questo brano è spesso usato per dimostrare che Gesù non è Dio, in quanto creato da Dio ( per esempio Pr 8,24 ).

Prima di tutto, il verbo usato in quel versetto può voler dire non solo "creato" ma anche "generato" ( per esempio Sal 29,9; Is 51,2 ), che non contraddice la divinità di Gesù.

Infatti, è come il rapporto è descritto a volte nel Nuovo Testamento ( At 13,33; Eb 1,5; Eb 5,5, citando Sal 2,7 ), anche se non dobbiamo pensare alla generazione come una nascita umana che produce una nuova persona, ma all'essere l'impronta dell'essenza ( Eb 1,5 ).

Ma quello che è più importante è che non dobbiamo interpretare questo brano come una descrizione letterale di Gesù, per i motivi spiegati nel paragrafo precedente.

Non crediamo neanche che Gesù sta con l'accorgimento ( Pr 8,12 ) né che grida per le vie ( Pr 1,20 ).