Esdra

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Capitolo 9

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

La rottura dei matrimoni con gli stranieri

1 Terminate queste cose, sono venuti a trovarmi i capi per dirmi: « Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i leviti non si sono separati dalle popolazioni locali, nonostante i loro abomini, cioè dai Cananei, Hittiti, Perizziti, Gebusei, Ammoniti, Moabiti, Egiziani, Amorrei,
Ml 2,10-12
Dt 7,1+
2 ma hanno preso in moglie le loro figlie per sé e per i loro figli: così hanno profanato la stirpe santa con le popolazioni locali; anzi i capi e i magistrati sono stati i primi a darsi a questa infedeltà ».
Ne 9,2
3 Udito ciò, ho lacerato il mio vestito e il mio mantello, mi sono strappato i capelli e i peli della barba e mi sono seduto costernato.
4 Quanti tremavano per i giudizi del Dio d'Israele su questa infedeltà dei rimpatriati, si radunarono presso di me.
Ma io restai seduto costernato, fino all'offerta della sera.
Is 66,2.5
5 All'offerta della sera mi sono alzato dal mio stato di prostrazione e con il vestito e il mantello laceri sono caduto in ginocchio e ha steso le mani al mio Signore,
6 e ho detto: « Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare, Dio mio, la faccia verso di te, poiché le nostre colpe si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpevolezza è aumentata fino al cielo.
7 Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli e per le nostre colpe, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti siamo stati dati nelle mani dei re stranieri; siamo stati consegnati alla spada, alla prigionia, alla rapina, all'insulto fino ad oggi.
8 Ora, da poco, il nostro Dio ci ha fatto una grazia: ha liberato un resto di noi, dandoci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po' di sollievo nella nostra schiavitù.
Is 4,3+
9 Perché noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia; ci ha fatti vivere, perché rialzassimo la casa del nostro Dio e restaurassimo le sue rovine e ci ha concesso di avere un riparo in Giuda e in Gerusalemme.
10 Ma ora, che dire, Dio nostro, dopo questo? Poiché abbiamo abbandonato i tuoi comandi
11 che tu avevi dato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: Il paese di cui voi andate a prendere il possesso è un paese immondo, per l'immondezza dei popoli indigeni, per le nefandezze di cui l'hanno colmato da un capo all'altro con le loro impurità.
Lv 18,24s
Ez 36,17
12 Per questo non dovete dare le vostre figlie ai loro figli, né prendere le loro figlie per i vostri figli; non dovrete mai contribuire alla loro prosperità e al loro benessere, così diventerete forti voi e potrete mangiare i beni del paese e lasciare un'eredità ai vostri figli per sempre.
Dt 7,3
13 Dopo ciò che è venuto su di noi a causa delle nostre cattive azioni e per la nostra grande colpevolezza, benché tu, Dio nostro, ci abbia punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci abbia concesso di formare questo gruppo di superstiti,
14 potremmo forse noi tornare a violare i tuoi comandi e a imparentarci con questi popoli abominevoli?
Non ti adireresti contro di noi fino a sterminarci, senza lasciare resto né superstite?
15 Signore, Dio di Israele, per la tua bontà è rimasto di noi oggi un gruppo di superstiti: eccoci davanti a te con la nostra colpevolezza.
Ma a causa di essa non possiamo resistere alla tua presenza! ».
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Abbreviazioni
9,1-15 Matrimoni con straniere
c 9 I matrimoni con donne straniere non erano proibiti nell'antico Israele
( Gen 41,45; Gen 48,5s; Nm 12,1; Rt 1,4; 2 Sam 3,3 ).
Furono proibiti dal Dt, per combattere l'idolatria che le donne pagane rischiavano di introdurre nei loro focolari ( Dt 7,1-4, cf. Dt 23,4s ).
Dopo l'esilio il pericolo si aggravò, forse perché i reduci erano nella maggior parte uomini.
Il motivo della rottura con i popoli vicini è ancora religioso ( Esd 9,1.11 ), ma ne va sorgendo un altro: la preoccupazione della purezza del sangue ( Esd 9,2 ).
9,1 nonostante i loro abomini: con i LXX; il TM ha: « in ciò che concerne ».
9,2 hanno mescolato la stirpe santa: alcune leggi proibivano i matrimoni misti
( Dt 7,1-4 ), ma nonostante ciò essi erano una pratica diffusa ( vedi Ne 10,31;
Ne 13,23-31 ).
Il concetto di stirpe santa richiede una stretta endogamia.
9,4 La comunità giudaica nel suo insieme è chiamata la golah ( gli esiliati ),
dal nome della sua parte scelta ( Esd 4,1; Esd 6,16; Esd 10,6.8.16 ).
Essa si identifica con un « resto » ( cf. Is 4,3+ ).
9,5 La preghiera di Esdra, che è anche predicazione, si ispira al Dt e ai profeti ( vv 11s ).
9,11 Immondezza, nefandezze, impurità caratterizzano l'idolatria.
9,15 La giustizia di Dio viene temperata dalla misericordia, altrimenti non sarebbe sopravvissuto nessuno.
È la giustizia salvifica ( cf. Is 56,1; Rm 1,17 ).