Quando fu l'ultima cena e quando fu crocifisso Gesù?

Giovanni 13,1

Nei Vangeli sinottici, è detto esplicitamente che l'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli fu la cena della Pasqua, dopo il tramonto di giovedì ( Mt 26,17-20; Mc 14,12-17; Lc 22,7.15 ).

I discepoli avevano preparato la cena durante la giornata di giovedì.

Questo era il giorno prima della Pasqua, perché per i Giudei i giorni iniziavano al tramonto.

Dopo la cena, fu arrestato più tardi quella sera, con i processi durante la notte, e crocifisso il giorno di venerdì.

Però, a molti sembra che il Vangelo secondo Giovanni dica che la morte di Gesù era di giovedì pomeriggio, allo stesso tempo del sacrificio degli agnelli pasquali in preparazione per la cena pasquale di quella sera, e in quel caso l'ultima cena di Gesù non poteva essere una cena pasquale ( Gv 13,1,29; Gv 18,28; Gv 19,14,31,36,42 ).

Diverse spiegazioni sono state proposte per questa differenza.

Alcuni ritengono che la cronologia di Giovanni sia giusta, e che Gesù, sapendo di non poter mangiare la cena pasquale perché sarebbe stato morto, anticipò la cena, mangiando la cena pasquale il giorno prima della Pasqua.

Un'altra proposta è che Gesù seguiva un calendario solare ( c'è un po' di evidenza, ma non molta, che questo calendario era utilizzato da alcuni nella Giudea ) in cui la Pasqua iniziava dopo il tramonto di martedì, mentre il calendario ufficiale era lunare e metteva la Pasqua dopo il tramonto di giovedì.

Queste proposte non sono senza difficoltà, soprattutto che in ogni caso gli agnelli erano preparati nel tempio giovedì pomeriggio, per cui era impossibile fare una cena pasquale come si doveva prima.

Un'altra spiegazione, che trovo più probabile, è che la cronologia dei sinottici è giusta, e che il Vangelo secondo Giovanni in realtà non dice che Gesù fu crocifisso il giovedì pomeriggio.

È necessario quindi spiegare i sette versetti in Giovanni che sembrano di dire che Gesù fosse crocifisso di giovedì.

(1) Gv 13,1 - Se questo versetto è un'introduzione a tutto il racconto della cena in Gv 13-17, la cena doveva essere prima della Pasqua, contrariamente ai sinottici.

Ma può anche essere letto come introduzione al lavaggio dei piedi, che prima di mangiare la cena pasquale Gesù amò i suoi discepoli lavando i loro piedi.

(2) Gv 13,29 - Sembra che ( secondo gli apostoli ) Giuda abbia dovuto comprare qualcosa per la festa ( futura ) della Pasqua.

Però non aveva senso mandare Giuda per quello scopo a quell'ora, sarebbe bastato comprare durante il giorno di giovedì.

Invece, pensavano probabilmente alla festa degli azzimi, che iniziavano il giorno dopo la Pasqua, ed era necessario comprare delle cose giovedì sera perché venerdì era festivo, e poi c'era il sabato.

(3) Gv 18,28 - La mattina della crocifissione, i capi dei Giudei non avevano ancora mangiato la Pasqua.

Anche qui è possibile interpretare "Pasqua" come la festa degli azzimi, perché a volte tutto il periodo ( la Pasqua e la settimana degli azzimi ) fu chiamato "Pasqua" ( vedi per esempio Lc 22,1 ).

(4) Gv 19,14 - Gesù era con Pilato durante la "preparazione della Pasqua".

Però, questa espressione non è mai usata per il giorno prima di Pasqua.

Il giorno della preparazione, nella letteratura ebraica di quel periodo, è sempre la preparazione per il sabato, cioè venerdì.

Quindi la "preparazione della Pasqua" è probabilmente il "venerdì della settimana della Pasqua".

(5) Gv 19,31 - Era la Preparazione nel senso del paragrafo precedente, cioè venerdì.

Se fosse il giorno in cui si preparava la cena Pasqua ( giovedì ), diventerebbe difficile spiegare perché il giorno seguente è chiamato in questo versetto il sabato, quando era venerdì ( purché festivo ).

(6) Gv 19,36 - Alcuni ritengono da questa citazione di un testo riguardo all'agnello pasquale ( Es 12,46 ) voglia dire che ( secondo Giovanni ) Gesù fu crocifisso quando gli agnelli furono sacrificati, cioè giovedì pomeriggio.

Ma il collegamento con gli agnelli non è temporale.

Il fatto che Gesù è il nostro agnello pasquale ( Gv 1,29.36 ) viene da quello che ha fatto per noi, che è uguale a quello che l'agnello faceva per gli Israeliti, non dal momento in cui furono uccisi.

(7) Gv 19,42 - Per la Preparazione, vedi i paragrafi su Gv 19,14.31 qui sopra.