La Chiesa

C 63

Tempo d'esilio

Rif.

Nel contesto sociale ed economico dell'Oriente antico, la condizione di straniero in un paese sconosciuto era sovente drammatica.
F 41
Questa situazione poco invidiabile fu quella di Israele in esilio e l'occasione per lui di una riscoperta della patria.
Una mistica dell'esilio prese allora forma per dire tutta la nostalgia della patria e l'insoddisfazione delle condizioni che il mondo di quaggiù offre al fedele di Dio.
C 65
Anche i primi cristiani - è questo l'oggetto della scheda - ripresero volentieri il tema dell'esilio per significare la loro condizione nella vita attuale, tutta tesa verso la patria celeste.

Testi

Rilievi

Rif.

2 Re 24,10-25,21
Dn
I principali racconti dell'esilio babilonese.

Sal 39,13
Sal 119,19
Il tema dell'esilio, nell'A. T., un tema catalizzatore dell'attesa della Parola.

1 Pt 1,1.17
La « diaspora » diventa la situazione del cristiano fino al giorno in cui si farà la riunione.
Nell'attesa, lo stile di vita dell'esiliato caratterizza una morale che non si lega al mondo e lo giudica con relativismo.
Si noti la citazione di Sal 38,13

Eb 11,13-16
L'autore di Eb. vede i patriarchi nella stessa prospettiva di Sal 39,13; caratterizza l'atteggiamento dei patriarchi-stranieri come atteggiamento di fede: aspirazione a una patria migliore che permetta di lasciare la patria terrena.

Eb 13,13-14
A immagine di Cristo morto « fuori dell'accampamento », il cristiano non ha una città permanente.

Fil 3,20
2 Cor 5,6ss
Ef 2,19
Durante la sua permanenza nella città terrena, il cristiano ha anche un'altra cittadinanza: quella celeste, alla quale partecipa con i santi.

1 Pt 2,11-20
Il tema dell'esilio è spinto alle applicazioni morali: poco importa la persecuzione,
C 28
poiché i poteri civili non sono definitivi; poco importano le torture, perché i nostri guardiani non sono quelli della nostra patria.
Indice