Cristo

B 90

Passione ( B )

Rif.

Il racconto della passione va soggetto a cronologie diverse negli evangelisti.
Essi hanno tendenza a concentrare su alcune ore un processo che è durato probabilmente quattro giorni.
Ecco come lo si potrebbe concepire: processione dei rami
B 88
da situare a settembre.
Arresto e comparsa davanti ad Anna e Caifa: notte dal martedì al mercoledì.
Grande seduta del giudizio e oltraggi: giorno del mercoledì.
Verdetto ebraico e comparsa davanti a Pilato: giovedì mattina.
Seconda comparsa davanti a Pilato: venerdì mattina.
Crocifissione: venerdì sera.
B 93
La Cena si sarebbe dunque celebrata il martedì, in margine al calendario pasquale ufficiale.

Testi

Rilievi

Rif.

Mt 26,36-46
Sal 42
La preghiera del Getsemani.
Cristo si mette in preghiera prima di ogni passo importante.
B 17
Ma qui domina l'angoscia. (Sal.).
La coppa è il simbolo della volontà di Dio.
D 31
Debolezza della sua carne contro il suo spirito,
F 12
dalla quale ricava una lezione di vigilanza.

Lc 22,43
1 Re 19,1-8
Lc ricava da Elia
B 48
il tema dell'angelo che viene a confortare il Signore.
Tema del soccorso di Dio nello scoraggiamento dei suoi servi.

Gv 12,27-28
Gv. non parla di Getsemani, ma descrive una scena consimile alcuni giorni prima: stessi temi dell'angoscia, di invocazione al Padre, dell'obbedienza, soprattutto dell'angelo consolatore: stesso tema dell'ora.
F 9

Mt 26,47-56
Lc 22,47-53
Gv 18,2-11
L'arresto di Cristo,
in Mt. avviene proprio dopo il bacio.
Esso viene subìto da Cristo.
La tradizione ulteriore avrà tendenza a far vedere Cristo che « si consegna » spontaneamente.
Già Lc. mettendo l'arresto dopo l'episodio dell'orecchio mozzato, prova che egli avrebbe potuto difendersi.
Gv. va ancora più oltre facendo vedere la coorte misteriosamente folgorata.
Sempre fedele alla sua preoccupazione di misericordia, Lc. mette in rilievo la guarigione dell'orecchio.

Is 53,12
Si noti la preoccupazione di Mt. di far vedere che l'arresto attua quanto detto dalle Scritture: il Giusto messo sullo stesso piano degli scellerati, il Servo sofferente, ecc.

Gv 18,12-24
Is 45,18-19
Mt 26,57-68
Mt 27,1-2
Lc 22,66
Lc 23,1
Mc 14,53-64
Mc 15,1
Il processo ebraico.
Molto probabilmente deve aver avuto inizio da Anna: Gv. è l'unico a dare dettagli su quanto è avvenuto presso Anna.
Mt. e Mc. lasciano credere che la seduta del sinedrio si svolga nella notte.
È meglio situarla nel corso della giornata.
Lc. mette questa seduta del sinedrio nella mattinata, ma riunisce in una sola seduta il giudizio e il verdetto che Mt. e Mc. distribuiscono in due sedute.

Mt 26,61-64
Gv 2,19
Dn 7,13
Lc 22,67-70
Sal 110
Il motivo della condanna: Cristo si fa passare per il nuovo tempio di Dio e riferisce a sé la profezia di Dn.
Lc. lascia cadere il tema del tempio e di Dn. per prendere il salmo messianico.
Gv. non dà alcun dettaglio.

Mt 27,11-14
Is 53,7
Il processo romano.
Mt. sottolinea il silenzio di Cristo per avvicinarlo al Servo.
B 24

Lc 23,2-25
Lc. è l'unico a descrivere le due sedute successive.

Mt 27,24-25
Dt 21,6-9
Sal 73,13
Mt. è il solo a parlare della lavanda delle mani che i Giudei hanno dovuto interpretare come un gesto prescritto dalla loro Legge, il che spiegherebbe la loro risposta.

Gv 19,1-4
Mt 27,26
Mc 15,15
Lc 23,14-22
La flagellazione è per Gv. e Lc. una misura dilatoria; essa è già la preparazione della morte per Mt. e Mc.

Mt 27,35.39.41.43.46
La crocifissione.
Tema fondamentale: il Sal 22, salmo della povertà.

Lc 23,34
Si noti che Lc. sostituisce le parole di disperazione di questo Sal. con parole di perdono.
È secondo la sua linea di condotta.

Lc 23,39-43
È sempre la stessa preoccupazione di bontà che gli fa parlare del ladro buono.
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