La Chiesa

C 29

Eresia

Rif.

Non occorre dire che la definizione di eresia data dal catechismo non si adatta all'A. T. che non comportava né Chiesa, né magistero.
C'era tuttavia un dogma: quello dell'unità di Dio.
Chiunque parlava nel nome di dèi stranieri, o nel nome di Jahvè senza aver ricevuto da lui una missione, era un eresiarca nel senso largo della parola.
Tali erano i falsi profeti.
Nel N. T. fin dalla prima generazione cristiana, una vera eresia, la gnosi, fece la sua apparizione.
Questo termine, nell'epoca ellenistica, significava conoscenza.
Esisteva ad Alessandria, dal I secolo a. C., un movimento pagano, che si può designare col nome di gnosi, inteso non come una conoscenza intellettuale, ma come un vero contatto dell'anima con la divinità.
Partiti e sette uscite dal cristianesimo subirono l'influenza di una gnosi incompatibile col cristianesimo.
Con l'aiuto di qualche passo di Gv. si possono ricostruire i tratti di questa eresia gnosticizzante.

Testi

Rilievi

Rif.

1 Re 18,19-40
Ger 23,13
Una prima categoria di falsi profeti è quella degli dèi falsi, in particolare di Baal.
Elia e Geremia li provocano e li smascherano.

1 Re 22,1-12
Ci sono pure dei falsi profeti in Israele.
Può darsi che tra loro se ne trovino di sinceri, che si illudono.

1 Re 22,14-28
Ger 28,1-17
I veri profeti li disingannano e li smascherano.

1 Re 22,19-23
Scena drammatica con la personificazione dello spirito di menzogna, senza distinzione tra il volere formale di Dio e la sua volontà permissiva.

Is 28,14-22
1 Sam 7,1-6
Ger 14,13-16
I falsi profeti si riconoscono da questo, che raccomandano mezzi umani ( esercito, alleanze militari, ecc. ) invece dei mezzi di grazia.

Ger 23,9-40
Mi 3,5.11
Sof 3,4
Is 28,7-13
Is 56,10
Vizi dei falsi profeti: menzogna, venalità, violazione della Legge, ubriachezza.
Sono cani muti.

Dt 18,22
Dt 13,2-6
Ger 28,9
Due criteri coi quali si riconoscono i veri profeti: compimento della loro parola, fedeltà alla dottrina di Jahvè.

Zc 13,2-6
Prevede la scomparsa della profezia, compromessa dai falsi profeti.

Gv 10,15
Gv 14,7
Gv 17,3
Os 2,22
Os 6,6
Is 11,2
Is 58,2
La conoscenza ( gnosi ), di cui si tratta in questi testi di Gv. non è puramente intellettuale come nell'eresia.
Si tratta di una conoscenza piena di amore, esperienza di una presenza divina.
E 40

1 Gv 2,19
2 Gv 10
Predicatori ambulanti, usciti dalla comunità cristiana.

1 Gv 4,2-3
1 Gv 5,6
2 Gv 7
Allusioni al docetismo, che negava la realtà della carne umana in Gesù Cristo.

1 Gv 1,6.10
1 Gv 2,4.9
Questo errore si riallaccia a una corrente della gnosi.
Quelli che la professano sono degli orgogliosi che pretendono di superare l'insegnamento apostolico.

Ap 2,2-6.14-16
Nm 31,16
Nm 25,1-3
2 Re 9,22
Questi dati, sparsi nelle lettere alle sette Chiese, permettono di ricostruire gli errori di una setta d'Asia.
Questa avrebbe avuto come fondatore un tale chiamato Nicola.
L'allusione a Balaam si spiega col fatto che, secondo una tradizione giudaica, Balaam ha suggerito di attirare gli Israeliti alla idolatria con l'aiuto delle figlie di Moab.

Ap 2,20-23
Una profetessa, alla quale Gv. dà il nome aborrito di Iezebel, incitava alla idolatria.  

1 Gv 2,18-22
2 Cor 11,1-15
Il legame tra gli eretici e l'Anticristo,
B 50
o la menzogna,
E 59
strumenti attuali di opposizione al Regno.
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