|  | Lo Spirito Santo nella Morale |  | 
    
      | E 9 | Spirito e legge | Rif. | 
    
      | Al Sinai, il popolo di Dio salvato da Mosè si è definitivamente costituito attorno al dono della Legge, |  | 
    
      | tra i lampi e il vento della tempesta. |  | 
    
      | Gli Ebrei hanno celebrato nella loro festa di Pentecoste |  | 
    
      | questo dono della Legge. | 
    
      | Esso si è però rapidamente rivelato come troppo esteriore e senza forza sufficiente per costituire un vero popolo di Dio. | 
    
      | Così i profeti hanno annunciato un nuovo dono della Legge che sarà duplice: Legge esteriore anzitutto, ma nello stesso tempo dono di uno « spirito » interiore per obbedire a questa Legge. | 
    
      | Questo dono si è realizzato nella prima Pentecoste cristiana, dove la Legge della nuova Alleanza si è accresciuta del dono dello Spirito. |  | 
    
      | Da allora, la Legge sola è lettera morta; lo Spirito vivifica e perfeziona la teofania del Sinai. | 
    
      | Testi | Rilievi | Rif. | 
    
      |  | Primo « dono » della Legge tutta letterale: si realizza, secondo le fonti sacerdotali, nel 3° mese dopo Pasqua. | 
    
      | La tradizione ebraica susseguente dirà: 50 giorni dopo Pasqua. |  | 
    
      | Se lo spirito di Dio è già presente, lo è però in un modo tutto esteriore: nel vento che turbina attorno al Sinai. |  | 
    
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      |  | Primo dei grandi profeti dello Spirito, Ez. annuncia il dono di una nuova Legge dove, questa volta, lo Spirito sarà infuso in maniera tutta interiore ed efficace. | 
    
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      |  | Questi due testi sono da accostarsi. | 
    
      | Da una parte, la promulgazione della nuova Legge in un quadro che ricorda il Sinai e Mosè; |  | 
    
      | dall'altra, il dono dello Spirito che permette l'interiorizzazione della Legge e la descrizione della scena del Cenacolo, un giorno di Pentecoste che ricorda la teofania del Sinai ( lampi, ecc. ). | 
    
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      |  | Da allora, la Legge della nuova Alleanza è cosa ben diversa da un regolamento di polizia; essa è l'espressione stessa della vita divina in noi. | 
    
      | Si noti che Paolo parla dello Spirito là dove l'A. T. parlava del dito di Dio. |  | 
    
      | Stessa trasformazione in 
      Lc 11,20 e 
      Mt 12,28. | 
    
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      |  | Lo Spirito è talmente efficace nel compimento della Legge da confondersi con la nostra persona per compiere gli atti della salvezza. | 
    
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      |  | Principio così importante, che la Legge è lettera morta là dove lo Spirito non la porta a compimento. | 
    
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      |  | Là dove viene dato lo Spirito, la carne è morta e con essa le sue opere, per l'irradiazione dei frutti dello Spirito. |