Catechismo della Chiesa Cattolica

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III. I Misteri della vita pubblica di Gesù

543 L'annunzio del Regno di Dio

Tutti gli uomini sono chiamati ad entrare nel Regno.

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Annunziato dapprima ai figli di Israele, ( Mt 10,5-7 ) questo Regno messianico è destinato ad accogliere gli uomini di tutte le nazioni. ( Mt 8,11; Mt 28,19 )

Per accedervi, è necessario accogliere la Parola di Gesù:

La Parola del Signore è paragonata appunto al seme che viene seminato in un campo: quelli che l'ascoltano con fede e appartengono al piccolo gregge di Cristo hanno accolto il Regno stesso di Dio; poi il seme per virtù propria germoglia e cresce fino al tempo del raccolto.256

544 Il Regno appartiene ai poveri e ai piccoli, cioè a coloro che l'hanno accolto con un cuore umile.

Gesù è mandato per « annunziare ai poveri un lieto messaggio » ( Lc 4,18; Lc 7,22 ).

Li proclama beati, perché « di essi è il Regno dei cieli » ( Mt 5,3 ); ai « piccoli » il

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Padre si è degnato di rivelare ciò che rimane nascosto ai sapienti e agli intelligenti. ( Mt 11,25 )

Gesù condivide la vita dei poveri, dalla mangiatoia alla croce; conosce la fame, ( Mc 2,23-26; Mt 21,18 )
la sete ( Gv 4,6-7; Gv 19,28 ) e l'indigenza. ( Lc 9,58 )

Anzi, arriva a identificarsi con ogni tipo di poveri e fa dell'amore operante verso di loro la condizione per entrare nel suo Regno. ( Mt 25,31-46 )

545 Gesù invita i peccatori alla mensa del Regno: « Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori » ( Mc 2,17; 1 Tm 1,15 ).

Li invita alla conversione, senza la quale non si può entrare nel Regno, ma nelle parole e nelle azioni mostra loro l'infinita misericordia del Padre suo per loro ( Lc 15,11-32 ) e l'immensa « gioia » che si fa « in cielo per un peccatore convertito » ( Lc 15,7 ).

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La prova suprema di tale amore sarà il sacrificio della propria vita « in remissione dei peccati » ( Mt 26,28 ).

546 Gesù chiama ad entrare nel Regno servendosi delle parabole, elemento tipico del suo insegnamento. ( Mc 4,33-34 )
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Con esse egli invita al banchetto del Regno, ( Mt 22,1-14 ) ma chiede anche una scelta radicale: per acquistare il Regno, è necessario « vendere » tutto; ( Mt 13,44-45 ) le parole non bastano, occorrono i fatti.
( Mt 21,28-32 )

Le parabole sono come specchi per l'uomo: accoglie la Parola come un terreno arido o come un terreno buono? ( Mt 13,3-9 )

Che uso fa dei talenti ricevuti? ( Mt 25,14-30 )

Al cuore delle parabole stanno velatamente Gesù e la presenza del Regno in questo mondo.

Occorre entrare nel Regno, cioè diventare discepoli di Cristo per « conoscere i Misteri del Regno dei cieli »
( Mt 13,11 ).

Per coloro che rimangono « fuori », ( Mc 4,11 ) tutto resta enigmatico. ( Mt 13,10-15 )

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256 Lumen gentium 5