Meditazioni per il tempo del ritiro

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MR 195

Terza meditazione

Chi educa i giovani coopera con Gesù Cristo alla salvezza delle anime

1 Il Signore Gesù è morto per tutti gli uomini, eppure il frutto della sua morte non è efficace per tutti perché non tutti lo mettono a profitto.

Per renderlo tale occorre l'adesione della nostra volontà perché, anche se la morte di Gesù Cristo è più che sufficiente a cancellare i peccati di tutti gli uomini e a dare a Dio piena soddisfazione ( difatti Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo ) ( 2 Cor 5,18 ), tuttavia le grazie che egli ha meritato riusciranno a salvarci solo se vi aderiamo con la nostra volontà.

Tocca quindi a noi completare e consumare l'opera della nostra redenzione.

San Paolo, parlando di sé, lo dichiara con molta chiarezza: completo quello che manca ai patimenti di Cristo ( Col 1,24 ).

Vi manca forse qualcosa?

Nulla, senza dubbio, da parte di Gesù; ma da parte del santo Apostolo, come di tutti gli altri uomini, manca l'accettazione della sua volontà, l'unione delle proprie sofferenze a quelle di Gesù Cristo, come membra che soffrono in lui e per lui.

Voi avete anche l'obbligo di aiutare i vostri discepoli a salvarsi: impegnateli dunque a unire le loro azioni a quelle di Nostro Signore, in modo che essi, santificati dai suoi meriti e dalla sua unzione, riescano a piacere a Dio ed essere, al tempo stesso, strumenti efficaci della loro salvezza.

Questo dovete insegnare loro, se volete davvero aiutarli a trarre profitto dalla morte di Gesù Cristo nostro Signore e a rendere efficaci il frutto e i meriti.

2 Siete gli ambasciatori e i ministri di Gesù Cristo mentre attendete al vostro impiego; comportatevi, dunque, come suoi rappresentanti.

Gesù vuole che i vostri discepoli vi considerino come lui stesso e che accolgano i vostri insegnamenti come se fosse lui a darli ( 2 Cor 5,20 ).

È ovvio che voi per primi dovete essere convinti che Cristo - verità parla per bocca vostra e che è in nome suo che li istruite, perché è proprio lui che vi ha dato autorità su di loro.

Sono essi, infatti, la lettera che vi ha dettato e che ogni giorno scrivete nei loro cuori, non con l'inchiostro ma con lo spirito di Dio vivente ( 2 Cor 3,3 ) che opera in voi e per voi, con la virtù di Cristo che vi aiuta a trionfare degli ostacoli che si oppongono alla salvezza dei ragazzi illuminandoli nella persona di Gesù Cristo ( 2 Cor 4,6 ) e aiutandoli a evitare tutto ciò che può fargli dispiacere.

Per compiere con esattezza questo dovere e con la perfezione che Dio richiede da voi, offritevi spesso allo Spirito di Nostro Signore per agire solo quando vi sentite mossi da lui, escludendo completamente il vostro spirito.

Se farete così, questo Santo Spirito si diffonderà sui vostri alunni che acquisteranno, nella sua pienezza, lo spirito del cristianesimo.

3  le cure che mettete nell'educazione dei ragazzi sarebbero inutili se Gesù Cristo non desse loro virtù, forza ed efficacia, condizioni necessarie per renderle utili.

Dice nostro Signore: Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane attaccato al ceppo, così anche voi se non rimanete in me …

In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli  ( Gv 15,4.8 ).

Le parole che Gesù disse agli Apostoli le dice anche a voi, perché vuole farvi sapere che il frutto che ricavate nell'impiego che svolgete a beneficio di quelli che vi sono affidati sarà vero e efficacie solo se Gesù lo benedirà e voi resterete uniti a lui, come avviene al tralcio della vite che porterà frutto solo se resterà unito al ceppo da cui trae linfa e vigore che renderanno gustosi i suoi frutti ( Gv 15,4.8 )

Con queste similitudini Gesù vuol farvi capire che quanto più la vostra azione educatrice a favore dei vostri discepoli sarà vivificata da lui e attingerà da lui la virtù, tanto più produrrà frutti copiosi.

Chiedetegli insistentemente che le istruzioni che date loro siano animate dal suo Spirito, che attingano da lui ogni forza.

E allora, visto che è lui che illumina ogni uomo ( Gv 1,9 ), che viene nel mondo, sia anche lui a illuminare l'intelletto dei vostri alunni e a portarli ad amare e a praticare il bene che insegnerete loro.

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