Meditazioni per il tempo del ritiro

Indice

MR 203

Undicesima meditazione

I Fratelli delle Scuole Cristiane hanno l'obbligo di riprendere e di correggere le colpe che commettono i loro alunni.

1 Segno ed effetto dello zelo per il bene e la salvezza delle anime è l'obbligo che avete di rimproverare e di correggere coloro di cui siete guida, quando commettono qualche sbaglio.

Anche il Signore si è mostrato zelante in questo senso, nei confronti degli Ebrei, soprattutto quando, entrato nel tempio di Gerusalemme, fece uscire quelli che vendevano e acquistavano ( Lc 19,45-46 ) le cose di cui avevano bisogno per i sacrifici: fece allora una sferza di cordicelle e se ne servì per cacciarli … ( Gv 2,15 ).

Si comportava allo stesso modo con i farisei, dei quali non poteva sopportare l'ipocrisia e la falsa pietà ( Mt 6,2-5 ), come anche l'orgoglio che li portava a stimare e lodare solo le proprie azioni ( Lc 18,9-14 ) e a criticare e a biasimare quelle degli altri ( Mt 9,11; Mt 12,2 ); condannava infine tutto il loro comportamento perché essi si accontentavano di farla da maestri agli altri e non si preoccupavano di praticare ciò che insegnavano agli altri ( Mt 23,3 ).

Ogni volta che li incontrava, li riprendeva pubblicamente e li rimproverava.

Gesù si comportò così non solo con i farisei, ma anche con altri e in molte altre occasioni.

Anche san Paolo rimprovera con libertà i Corinzi perché tolleravano un incestuoso nella loro comunità, affermando che avrebbero dovuto darlo in balia del demonio per essere tormentato nel suo corpo, affinché la sua anima potesse essere salvata ( 1 Cor 5,5 ).

Fate così anche voi: rimproverate e correggete i vostri discepoli quando commettono qualche colpa, tanto più che i ragazzi sono soliti cadere in errore perché agiscono senza riflettere.

Invece le riprensioni e le correzioni li obbligano a riflettere su ciò che debbono fare e così staranno più attenti e non ricadere nelle stesse colpe.

Siate esatti a non tollerare in essi alcuna mancanza di una certa importanza senza portarvi subito rimedio.

2 L'uomo è naturalmente incline al peccato e sembra che non possa divertirsi se non ne commette qualcuno.

Questo si verifica in modo particolare nei ragazzi che, non avendo lo spirito completamente formato, non sono capaci di grandi e serie riflessioni e sembra che non pensino ad altro che ad accontentare le loro passioni e i loro sensi e a soddisfare la natura.

Perciò lo Spirito santo afferma che la follia è come legata al collo del fanciullo; è solo per mezzo della correzione che potrà essere guarito ( Pr 22,15 ).

Se vogliamo liberare dall'inferno le anime dei nostri ragazzi dobbiamo adoperare questo rimedio che li farà diventare saggi; se invece li si abbandona a loro stessi, correranno il rischio di rovinarsi e procureranno molti dispiaceri ai loro genitori.

Il motivo è chiaro: gli sbagli che commettono, diventeranno abitudine e sarà molto difficile che riescano a correggersene; difatti le buone e le cattive abitudini contratte durante l'infanzia e mantenute a lungo, diventano una seconda natura.

È perciò necessario che chi è alla guida dei ragazzi li riprenda - dice san Paolo - adoperando tutti i mezzi che l'autorità gli mette a disposizione per farli recedere dalle loro sregolatezze, strappandoli dai lacci del demonio che li teneva aggiogati alla sua volontà ( 2 Tm 2,25-26 ).

Si può affermare, e a ragione, che un ragazzo che si abitua a vivere nel peccato, ha perduto in un certo senso la libertà e si è reso schiavo e infelice, secondo quanto dichiara Gesù: chi commette il peccato è schiavo del peccato ( Gv 8,34 ).

Voi siete i maestri dei ragazzi a voi affidati e dovete prendervi ogni cura di essi per immetterli nella libertà dei figli di Dio che il Signore stesso ci ha riconquistato ( Gal 4,31 ) morendo per noi.

Per arrivare a questo, avete bisogno di prendere due mezzi: il primo è la dolcezza unita alla pazienza; il secondo è la prudenza da usare quando dovete correggerli e punirli.

3 Il motivo che deve maggiormente farvi decidere a rimproverare e a correggere le mancanze dei vostri alunni è che se non lo fate, Dio vi rimprovererà e vi punirà per la vostra viltà e negligenza nei loro riguardi, perché voi sostituite i genitori e i pastori e siete quindi obbligati a vegliare su di loro, perché dovrete rendere conto delle loro anime ( Eb 13,17 ).

Se non li sorvegliate nel loro modo di agire, vi persuaderete ben presto che questi ragazzi non sono in grado di guidarsi da soli.

Renderete conto a Dio, al loro posto, delle colpe che commettono, come se li aveste commesse voi ( 1 Sam 3,13-14 ).

Il gran sacerdote Eli è un esempio evidente e terribile di questa verità, perché tollerò la cattiva condotta dei suoi figli.

Dio gli fece predire da Samuele che avrebbe fatto vendetta della sua casa per l''eternità a causa del suo peccato perché, pur sapendo che i suoi figli si comportavano in modo indegno, non li aveva corretti.

Dio giurò che questa colpa non poteva essere espiata con vittime e doni offerti al Signore, tanto la giudicava enorme dinanzi ai suoi occhi.

Voi sostituite i genitori e i pastori di anime, state attenti dunque, perché Dio potrebbe trattarvi allo stesso modo, se trascurate di riprendere e di correggere, quando è necessario, i vostri discepoli, perché avrete abusato dell'incarico di cui Dio vi ha onorato, quando vi ha scelto come guida di quei ragazzi e particolarmente delle loro anime, cioè quanto Dio aveva più a cuore quando vi ha eletto guide e custodi di essi.

Dovete temere che, come avvenne al sommo sacerdote Eli, la vostra negligenza non otterrà il perdono, se non sarete fedeli a Dio nell'espletamento della vostra missione che è soprattutto quella di conservare la grazia di Dio nelle anime affidate alle vostre cure.

Indice