Spiegazione del metodo di orazione

Gli ultimi tre atti della seconda parte

Su una massima

318 Gli ultimi tre atti della seconda parte sono:

- un atto di unione a Nostro Signore,

- un atto di domanda,

- un atto di invocazione dei Santi.

Atto di unione a Nostro Signore

319 Si fa un atto di unione a Nostro Signore, unendoci al suo Spirito e alle disposizioni ulteriori con le quali ha insegnato questa massima, chiedendogli di metterci a parte di questo spirito e di queste disposizioni e pregandolo insistentemente di farci penetrare nello spirito e nella pratica di questa massima.

320 Si può fare in questo modo:

a. Mio divino Maestro, accordami, te ne prego, la grazia di unirmi al tuo spirito e alle intime disposizioni ulteriori, con le quali hai insegnato questa grande verità: non serve nulla conquistare tutto il mondo se poi si perde l'anima.

b. Quale avversione il tuo Santo Spirito aveva per le vanità del mondo e per i piaceri di questa miserabile vita!

Quale disprezzo hai dimostrato per le grandezze fugaci! ( Lc 6,24-26 )

Ne hai dato una bella prova quando, pur potendo godere di queste cose, come: disporre e possedere regni e imperi e tutto ciò che l'universo contiene - poiché tu sei davvero il Signore e il sovrano padrone di ogni cosa - sei fuggito da loro e ti sei nascosto quando il popolo voleva nominarti re. ( Gv 6,15 )

L'hai fatto perché volevi insegnarci, sia con l'esempio che con la parola, a disprezzare ciò che è transeunte e a interessarci solo di ciò che può contribuire alla salvezza delle nostre anime.

c. Mi unisco a te e ai tuoi sentimenti, o amabile Salvatore.

Chiedo che il tuo spirito e il tuo cuore divino insegnino al mio spirito e al mio cuore il disprezzo di tutto ciò che il mondo cieco stima e cerca con tanta bramosia.

d. Dì alla mia anima con voce interiore, forte e efficace: che giova all'uomo conquistare, ecc… ( Mt 16,26 ) e con il profeta Samuele: parla, Signore, il tuo servo ti ascolta, ( 1 Sam 3,10 )

Atto di domanda

321 L'atto di domanda, si fa pregando con grande umiltà Dio Padre perché ci faccia la grazia di penetrare nello spirito e nella pratica di questa massima, e di concedercelo in unione a Nostro Signore.

322 Si può fare in questo modo:

a. Padre celeste ed eterno, che, in considerazione del tuo dilettissimo Figlio, ( Mt 3,17 ) mi permetti di chiamarti Padre; mosso dalla fiducia e in nome del tuo caro Figlio, ( Gal 4,5-6; Gv 15,16 ) ti chiedo - in tutta umiltà - lo spirito della massima che questo divino Maestro si è compiaciuto di insegnarci.

Quand'egli si trasfigurò sul Tabor, tu dicesti che era il tuo Figlio diletto e che in lui solo mettevi la tua compiacenza, ( Mt 17,5 ) comandandoci di ascoltarlo come il maestro che ci insegna la verità e il sentiero che conduce alla vera vita. ( Gv 14,6 )

b. Ti prego, o mio Dio, in nome della bontà che hai avuto accondiscendendo ad essere mio Padre, di concedermi lo spirito di intelligenza e la docilità del cuore ( Sap 9,1-11 ) per accogliere la tua santa dottrina fin nel profondo della mia anima.

c. Incidi, ti prego col dito tuo divino ( Lc 11,20 ) ( che è poi lo Spirito Santo ), nel più segreto del mio cuore, la massima divina: Che giova all'uomo conquistare tutto il mondo, se poi perde la sua anima? ( Mt 16,26 ) in modo che io non cerchi e non desideri null'altro al di fuori del regno di Dio e della sua giustizia, ( Mt 6,33 ) attraverso la pratica della virtù.

Concedimi questa grazia, in unione a Nostro Signore e per mezzo di Nostro Signore, perché è in lui solo e nel suo spirito che oso chiedertelo, sperando di ottenerlo dalla tua bontà. ( Ef 3,12; Lc 11,13 )

Atto di invocazione dei Santi

323 Si fa un atto di invocazione pregando quei Santi per i quali abbiamo una devozione speciale, - soprattutto quelli che hanno praticato questa massima alla perfezione - di interessarsi presso Dio, e di chiedergliene per noi lo spirito e la pratica.

324 a. Vergine SS.ma e degna Madre di Dio, che hai ogni potere sul tuo Figlio diletto: ottienimi, te ne supplico, dalla sua misericordia, la grazia di disprezzare tutto ciò che può nuocere alla salvezza dell'anima mia, e di anteporre la mia salvezza a qualsiasi bene della terra.

b. Gran san Giuseppe, Angelo mio Custode, Santi miei Patroni N. N. Santi Apostoli che avete abbandonato tutto per seguire il vostro Signore, ( Mt 19,27 ) e specialmente tu s. Matteo e tu s. Barnaba; ( Lc 5,28; At 4,36-37 ) e voi gloriosi martiri che avete preferito morire tra i più grandi tormenti, anziché esporvi a perdere l'anima; e voi santi anacoreti e religiosi che, per amore di Dio, e per mettere al sicuro la vostra salvezza, avete disprezzato il mondo, i suoi beni e le sue speranze;

c. vi prego di ottenermi dal Signore gli stessi sentimenti che, per la sua grazia, riempivano il vostro cuore.

d. Ho grande fiducia nella vostra intercessione.

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