Summa Teologica - III

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Articolo 6 - Se l'agnello pasquale fosse la figura principale di questo sacramento

Supra, q. 61, a. 3, ad 3; infra, q. 80, a. 10, ad 2; In 4 Sent., d. 8, q. 1, a. 2

Pare che l'agnello pasquale non fosse la figura principale di questo sacramento.

Infatti:

1. Cristo viene detto « sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec » [ Sal 110,4 ], e ciò perché Melchisedec rappresentò il sacrificio di Cristo « offrendo pane e vino » [ Gen 14,18 ].

Ora, è l'evidenza della somiglianza che fa denominare una cosa da un'altra.

Quindi il sacrificio di Melchisedec fu la figura principale di questo sacramento.

2. Il passaggio del Mar Rosso fu una prefigurazione del battesimo, secondo S. Paolo [ 1 Cor 10,2 ]: « Tutti furono battezzati nella nube e nel mare ».

Ma l'immolazione dell'agnello pasquale precedette il passaggio del Mar Rosso, che la manna invece seguì, come l'Eucaristia segue il battesimo.

Perciò la manna raffigura questo sacramento meglio dell'agnello pasquale.

3. L'effetto più grande di questo sacramento è di introdurci nel regno dei cieli, come un certo viatico.

Ora, ciò era simboleggiato specialmente dal rito dell'espiazione, quando « il sommo sacerdote entrava una volta all'anno col sangue nel santo dei santi », come argomenta l'Apostolo [ Eb 9,7 ].

Quel sacrificio fu dunque una figura di questo sacramento più esplicita dell'agnello pasquale.

In contrario:

L'Apostolo [ 1 Cor 5,7s ] scrive: « Cristo nostra Pasqua è stato immolato.

Celebriamo dunque la festa con azzimi di sincerità e di verità ».

Dimostrazione:

In questo sacramento possiamo considerare tre elementi: il sacramentum tantum, cioè il pane e il vino, la res et sacramentum, cioè il corpo vero di Cristo, la res tantum, cioè l'effetto di questo sacramento.

Ora, per quanto riguarda il sacramentum tantum, la figura principale dell'Eucaristia fu l'oblazione di Melchisedec, il quale « offrì pane e vino ».

- Per quanto invece riguarda il Cristo stesso immolato, che è contenuto in questo sacramento, la figura principale va riscontrata in tutti i sacrifici dell'antico Testamento, e specialmente nel sacrificio dell'espiazione, che era il più solenne.

- Per quanto riguarda infine l'effetto [ dell'Eucaristia ] la figura principale fu la manna, che « era capace di procurare ogni delizia », come dice la Sapienza [ Sap 16,20 ], allo stesso modo in cui anche la grazia di questo sacramento ristora l'anima sotto ogni aspetto.

Ma l'agnello pasquale prefigurava questo sacramento sotto tutti e tre questi aspetti.

Quanto al primo poiché veniva mangiato con i pani azzimi, secondo il precetto dell'Esodo [ Es 12,8 ]: « Mangeranno le carni e i pani azzimi ».

Quanto al secondo poiché veniva immolato da tutti i figli d'Israele nella quattordicesima luna [ Es 12,6 ], il che prefigurava la passione di Cristo, che per l'innocenza viene denominato agnello.

Quanto all'effetto infine poiché il sangue dell'agnello pasquale protesse i figli di Israele dall'angelo devastatore e li liberò dalla schiavitù d'Egitto.

Quindi l'agnello pasquale va considerato come la figura principale dell'Eucaristia, dato che la prefigurava sotto tutti gli aspetti.

Sono così risolte anche le obiezioni.

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