Isaia

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Capitolo 65

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Il giudizio futuro

1 Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: « Eccomi, eccomi » a gente che non invocava il mio nome.
Rm 10,20
2 Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro capricci,
Rm 10,21
3 un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni,
Dt 32,21
4 abitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti.
5 Essi dicono: « Sta' lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro ».
Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno.
6 Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato
7 le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io calcolerò la loro paga e la riverserò nel loro grembo.
8 Dice il Signore: « Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: Non distruggetelo, perché c'è qui una benedizione, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa.
Is 4,3+
9 Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno.
Is 57,13
10 Saròn diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acòr un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà.
11 Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino,
12 io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto; ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che mi dispiace avete scelto ».
Is 50,2
Is 66,4
Ger 7,13
13 Pertanto, così dice il Signore Dio: « Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi;
Lc 6,20-26
14 ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per la tortura dello spirito.
15 Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: Così ti faccia morire il Signore Dio.
Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.
Is 1,26+
Is 56,5
Is 62,2
Ap 2,17
Ap 3,12+
16 Chi vorrà essere benedetto nel paese, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nel paese, giurerà per il Dio fedele; perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi.
17 Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente,
Is 51,6
Is 66,22
Ap 21,1
Is 43,18
18 poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, e farò di Gerusalemme una gioia, del suo popolo un gaudio.
Is 1,26+
Is 60,14+
19 Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia.
Is 62,5
Ap 21,4
20 Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto.
Zc 8,4
21 Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
Is 62,8
Dt 28,30-33
Ger 31,5
Am 9,14
22 Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché quali i giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani.
23 Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli.
24 Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati.
25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte ». Dice il Signore.
Is 11,7
Gen 3,14
Is 11,9
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Abbreviazioni
65,1-16 Castigo degli idolatri, salvezza dei servi del Signore
cc 65-66 I cc 65-66 formano una raccolta apocalittica che può datare,
nel suo insieme, dall'inizio dell'epoca postesilica.
Il ritmo è talvolta indeciso; anzi si ritiene che certi passi siano stati scritti in prosa.
65,1 mi feci trovare: nella lettera ai Romani,
Paolo vede qui un riferimento ai pagani ( Rm 10,20-21 ).
che non invocava il mio nome: con le versioni;
il TM legge: « che non era chiamata con il mio nome ».
65,3-4 sacrificavano nei giardini: pratiche idolatriche, proibite dalla legge.
65,4 cibi immondi: alla lettera: « briciole ( collettivo ) di cibi impuri »
o, leggendo con qerè e 1QIsa, « succo di cibi impuri ».
- Come in Is 66,17 e cf. Ez 8,7-13, si tratta di riti pagani che si praticarono in segreto a Gerusalemme durante l'esilio e che la comunità dovette combattere al suo ritorno.
Non sono ancora le religioni dei misteri dell'epoca ellenistica.
65,5 Sta' lontano: nel modo di vedere degli antichi, ogni contatto con la sfera divina rendeva "sacri".
La sacralità doveva rispettare regole ben precise, altrimenti poteva portare alla morte.
Parole messe sulle labbra degli iniziati, considerati apportatori di una « santità »
che rischierebbero di trasmettere con un semplice contatto.
65,6 non avrò ripagato: BJ aggiunge « e ripagato a piena misura »,
alla lettera « sul loro seno », che è considerato da alcuni come glossa.
Per il seno cf. Ger 32,18; Sal 79,12.
Le pieghe del mantello servivano da sacco per le provvigioni ( cf. 2 Re 4,39; Rt 3,15; Lc 6,38 ).
L'espressione è ripetuta alla fine del v 7.
65,10 Saron: pianura costiera tra Giaffa e il monte Carmelo.
La valle di Acor era nel deserto di Giuda.
65,11 Gad e Menì: dèi venerati da Aramei e Arabi.
Gad era la divinità della fortuna, Menì, probabilmente, quella del destino;
sembra che l'ebr. faccia un gioco di parole tra questo nome e la prima parola del v seguente, ma « io destino ».
65,15 ti faccia morire: sottinteso: « come i cattivi ».
65,17-25 Gioia e pace per Gerusalemme
65,17 creo nuovi cieli e nuova terra: espressioni simili vengono usate nella cosiddetta letteratura apocalittica ( ad es. 2 Pt 3,13; Ap 21 ).
Dai profeti più antichi, la felicità messianica annunziata per l'avvenire era descritta più o meno come un ritorno al paradiso ( cf. Is 11,6+ ).
Ma nelle opere apocalittiche, senza ripudiare interamente le antiche rappresentazioni ( cf. Is 65,25 che cita Is 11,7.9 ), il profeta intravede un rinnovamento totale.
È un mondo nuovo quello che viene annunziato e descritto attraverso tutta la letteratura apocalittica ( cf. Ap 21,1; 2 Pt 3,13).
65,20 Ci sarà la morte in paradiso?
65,25 Il lupo e l'agnello: si riprendono le immagini di Is 11,6-9