Le origini dell'Unione Catechisti e delle sue opere  

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( 13a pt; 12a pt; 11a pt; 10a pt: 9a pt; 8a pt; 7a pt; 6a pt; 5a pt; 4a pt; 3a pt; 2a pt; 1a pt )

Senza alcun tono trionfalìstìco, né tantomeno narcisistico, collocandosi al terzo livello in subordine, dopo il Crocifisso e Fra Leopoldo, con disarmante umiltà, fr. Teodoreto ci spiega come è stata fermentata per sette anni un'idea baluginatagli nel 1906, come ne ha ricevuto l'input per la sua realizzazione, fino a spiattellarci davanti la data dell'istituzione dell' opera: il 27 aprile 1913.

Fr. Leone, ( Op cit, p. 233 ), precisa: "Fr. Teodoreto non sapeva davvero fin dove sarebbe arrivato!

Pensava a un'opera di perseveranza per gli ex alunni della sua Santa Pelagia, e gli uscì di mano un Istituto Secolare ( anzi diede una spinta decisiva al riconoscimento canonico di questa nuova forma di vita religiosa nella Chiesa ): un Istituto di portata universale, anche se oggi è ancora il pusillus grex d'evangelica memoria"

Questo originale proposito di costituire "una formazione laica che portasse nel mondo il volto nuovo del lavoratore cristiano" ( D'Aurora Op cit. p. 50 ), che avesse come scopo "la santificazione nel mondo dei propri membri e l'apostolato catechistico e sociale, e promuovesse un nuovo genere di vita consacrata e di apostolato tra i laici" ( A. Rìccardi, Op cit. p. 61 ), collimava perfettamente con il marchio originario di "Istituto Secolare" istituito da S. Giovanni Battista de La Salle.

A sottolinearne l'affinità ci soccorre fr. Leone ( Op cit. pp. 209-210 ): "Fr. Teodoreto è il primo e finora unico Fratello che abbia tentato, riuscendovi, l'impresa di aver fondato una nuova famiglia religiosa, senza staccarsi menomamente dalla sua Congregazione.

È da dichiarare che si inserisce nello spirito del suo Istituto sino in fondo, facendo esprimere dal suo seno ciò che di più alto esso è chiamato a produrre.

Con quest'opera fr. Teodoreto ha saputo portare al suo fastigio l'opera dell'educazione cristiana a cui il santo Fondatore chiamò la Congregazione dei Fratelli, conducendo i meglio corrispondenti fra gli alunni fin sulle vette del Cristianesimo, rappresentate dai consigli evangelici; stabilendoli in quella pienezza di adesione cristiana che è la vita di consacrazione a Dio; trasferendo in essi l'ideale di santità da lui vissuto, lo spirito della sua famiglia religiosa e la sua stessa passione di educatore e di catechista.

Considerare l'opera di fr. Teodoreto - l'Unione nelle sue varie forme e gradi - come fosse ai margini appena dell'impresa lasalliana, è disconoscerla e sviarla.

Chi l'osservi intelligentemente deve invece convenire che ne sta al centro e se mai al vertice, a coronare la splendida piramide che, poggiando sul solido terreno di partenza dell'istruzione profana e di un'educazione civile e religiosa ordinaria, svetta poi nei liberi cieli della fede e dell'Amore e cioè della santità più autentica.

Non tutti, certo, salgono fin lassù, perché i mediocri hanno paura delle altezze: ma fr. Teodoreto ha preparato le possibili, se pur non facili, vie d'accesso.

E chi non vede quanto sia desiderabile che l'opera sua si allarghi ad ogni casa lasalliana, per raggiungere ovunque quei magnifici risultati?

So bene qual è la grande evidente difficoltà: è che per far da guida a questa ascesa non basta un religioso dalla virtù comune, ci vuole un santo.

Per questo riuscì fr. Teodoreto, vero pioniere a cui auguriamo sorgano molti imitatori … ".

C. Tessitore ( Op cit. ) così si esprime presentando l'Istituto Secolare concepito da fr. Teodoreto nel momento in cui "viveva nel pieno fervore di un giovane religioso che tendeva con tutta l'anima verso la conquista della perfezione spirituale": "Un'anima così generosa come la sua non poteva che restare sedotta dall'ideale più bello della sua vita: essa non sognava che fare in modo che la santità non fosse privilegio esclusivo dei conventi … ma che, al contrario, la pratica della virtù penetrasse ovunque, secondo gli insegnamenti del Divino Maestro, fecondando e rinnovando il mondo intero tramite questa irrigazione soprannaturale".

Esigente con se stesso, fedele alle esigenze espresse dal Crocifisso ( 1 ) lo fu anche con i giovani ( inizialmente erano 17 ) che aveva scelto: invece di esibizioni teatrali o musicali, scampagnate, meeting di società, sports, ginnastica, merendine, egli proponeva frequenti incontri, adunanze settimanali, ritiri periodici ( mensili e annuali ), visite a santuari, impegni, sì, spirituali, ma ìmprontati a sincera cordialità ed intensa spiritualità.

"Si continuarono - prosegue la scarna cronaca di fr. Teodoreto a pag. 121 - per tutto il 1913 le adunanze settimanali dei giovani e nell'anno scolastico seguente, 1913-14, si fece pure la scelta dei migliori alunni della Scuola Serale Tecnica Commerciale degli adulti.

Nell'adunanza del 14 marzo 1914, presieduta dal compianto fr. Assistente Candido Chiorra, fu proclamato all'unanimità il titolo di Unione del SS. Crocifisso, e, dopo aver discusso e approvato alcune norme essenziali di vita per gli associati, fu affidato a me l'incarico di compilarne il Regolamento" ( Op cit. p. 121 ).

Compilato il Regolamento ( "con l'aiuto di alcuni miei Confratelli", postilla umilmente fr. Teodoreto ), ne cercò, tramite Fra Leopoldo, la benedizione di Gesù e di Maria Santissima.

Ne ebbe una particolare da parte della Madonna, il cui "intervento frequente nelle cose dell'Unione dimostrò che Ella voleva essere, come scrisse più volte Fra Leopoldo nel suo Diario, la Protettrice dell'Opera".

Presentato il Regolamento alla Curia Arcivescovile per l'approvazione, il can. Alasia gli suggerl di aggiungere al titolo principale il nome della SS. Vergine per ottenere, dal Superiore Generale dei Gesuiti, l'aggregazione dell'Unione alla Prima primaria della SS. Annunziata di Roma, assai ricca di indulgenze.

Così l'8 maggio 1914 ne risultò il titolo completo Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Sbrigativamente conclude la cronaca ( ibid. ): "Il 9 maggio 1914 S. Em. Il Cardo Agostino Richelmy Arcivescovo di Torino, erigeva canonicamente l'Unione approvandone ufficialmente i Regolamenti e ne ottenne, in data 12 maggio, l'aggregazione alla Prima primaria della SS. Annunziata di Roma".

L'inaugurazione fu celebrata solennemente, abbinandola con la festa di S. Giovanni Battista de La Salle.

In sostituzione della passeggiata in collina con merenda, si optò per un pellegrinaggio al Santuario di Belmonte.

Per garantire "maggiore solidità" e fornire "robuste radici" all'Unione, si fissò un ritiro spirituale la domenica di Pentecoste, 31 maggio, alla Villa S. Giuseppe di Pessinetto, quale inaugurazione dei ritiri mensili.

Cesare Trespidi


( 1 ) Al confratello Angelino Guiot, che gli suggeriva, per attirare i giovani, di offrire attrattive adatte alla loro età ludica, Fr. Teodoreto rispose: "Non questo vuole Gesù Crocifisso da questi giovani" ( Cfr. Rìccardi Op cit. pp. 67-68 ).

Segue ( pp. 68-71 una testimonianza del dottor Carlo Tessitore ).