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La Chiesa |
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C 88 |
Luca |
Rif. |
| Luca è un cristiano venuto dai Gentili. |
| Tutta la Tradizione gli attribuisce il terzo vangelo e il libro degli Atti. |
| Il suo incontro con Paolo a Troade, durante la seconda missione paolina, ha come conseguenza che, da
At 16,10, incominciano, come sono stati chiamati, « i passaggi in noi », ossia il giornale di viaggio attesta la presenza di Luca accanto a Paolo. |
| L'apostolo lo conduce a Filippi, e ivi, lo ritroverà qualche anno più tardi |
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Paolo lo chiama « il caro medico ». |
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Luca è vicino all'apostolo nel viaggio da Cesarea a Roma |
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e nella seconda prigionia. |
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Il vangelo e gli Atti sono probabilmente apparsi a Roma nel 63. |
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Spirito greco, Luca si è servito delle sue fonti conformemente alle regole della critica storica. |
| Artista delicato, scrive la storia con finezza, con ordine. |
| Presenta sovente i fatti secondo un ordine logico in un quadro cronologico. |
| Scrittore esperto, ha presentato il vangelo ai Greci mettendo in rilievo certi aspetti della Buona Novella, venuta dalla Giudea, in modo da renderla accetta più volentieri. |
| Si è sforzato di rendere Dio amabile senza, per questo, minimizzare le esigenze divine. |
| La preghiera ci aiuta a corrispondervi. |
| Non gli piace nulla di ciò che è eccessivo. |
| Però preoccupato dal problema sociale, così diremmo oggigiorno, rimprovera con energia l'egoismo dei ricchi malvagi, senza disprezzare però i ricchi buoni. |
| Lo stile di Lc. è paragonabile a quello dei migliori autori greci nei brani in cui dipende soltanto da se stesso ( prologo, buon samaritano, discepoli di Emmaus … ). |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Quadro storico. |
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Il Cristo di Lc., secondo Adam, è venuto a salvare il mondo e a esercitare la sua misericordia verso i peccatori. |
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Luca ha pietà della sorte della donna, |
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| molto disprezzata nell'antichità pagana. |
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Se si paragonano certi racconti o certe espressioni di Luca con i passi paralleli di Mc. o di Mt., si comprende come Danta abbia scritto di lui che era lo scriba mansuetudinis Christi. |
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Molti versetti propri di Lc. giustificano questa denominazione. |
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| Lc 14,25-33 |
| Lc 12,33 |
| Lc 6,12.34-35 |
| Lc 14,12-14 |
| Lc 13,3 |
| Lc 9,3.28-31 |
| Lc 5,6.11.28 |
| Lc 24,26 |
| Lc 18,1-8 |
| Lc 3,21 |
| Lc 11,1-4.9-13 |
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Se Gesù è misericordioso, è anche esigente verso colui che vuol essere suo discepolo. |
| L'ascetismo si impone a chi lo vuole seguire. |
| Bisogna che soffra come Cristo ha sofferto. |
| La preghiera addolcisce la rinuncia: Cristo ce ne ha dato l'esempio. |
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Luca attenua le manifestazioni di violenza e di sofferenza. |
| Ha attenuato i rimproveri di Gesù ai farisei (
Mt 23 ); ha soppresso le imprecazioni di Pietro (
Mc 14,71 ) e anche
Mc 15,34; segnala la conversione del buon ladrone. |
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Gesù non condanna la ricchezza in se stessa. |
| Egli è in relazione con persone ricche e generose. |
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Però si scaglia con vigore contro i ricchi malvagi. |
| D'altronde, la ricchezza è sovente mal acquistata. |
| È severo verso gli orgogliosi, i felici di questo mondo, i falsi giusti, certi farisei, sacerdoti o leviti. |
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La sua simpatia va ai pubblicani e ai Samaritani, disprezzati. |
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Luca ha saputo distinguere gli impulsi segreti del cuore della vedova di Naim, del samaritano, del figliol prodigo, dei discepoli di Emmaus. |
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Il frequente ricordo dello Spirito Santo nell'economia della salvezza e della lode divina, mette il lettore del terzo vangelo in un clima di letizia che ravviva il cuore. |