Consultare

… Jahvè

Consultare il Signore: cioè domandare un oracolo, tramite Mosè che, nella tenda, si intrattiene solo con Dio: su questo ruolo di Mosè già Es 18,15.

Più tardi, si « consulterà » Jahvè presso un uomo di Dio o un profeta ( 1 Re 14,5; 1 Re 22,5.8; 2 Re 3,11; 2 Re 8,8 ) oppure per mezzo delle sorti sacre ( 1 Sam 2,28+; 1 Sam 14,41+ ).

Es 33,7

Saul parlò al Signore: Dio d'Israele, fa' conoscere l'innocente: con il Tm; BJ traduce « Saul disse allora. Jahvè, Dio d'Israele, perché oggi non hai risposto al tuo servo?

Se la colpa è su di me o sul mio figlio Gionata, Jahvè, Dio d'Israele, da' urim; se la colpa è sul tuo popolo d'Israele, da' tummim ».

Il v. così ricostruito secondo le versioni ( l'ebraico è corrotto e salta dal primo « Israele » al terzo ), mostra il modo di consultare l'efod: esso conteneva due sorti ( bastoncini o dadi? ) che si chiamavano urim e tummim ( il significato delle parole è incerto ) e ai quali si attribuiva un valore convenzionale.

Quello che veniva estratto dava il responso divino.

Era dunque un responso per il sì o per il no ( 1 Sam 23,10-12 ) e la consultazione era talvolta lunga.

Ai sacerdoti leviti spettava di maneggiare le sorti ( Nm 27,21; Dt 33,8 ).

Si cessò di adoperarli dopo il regno di Davide e il loro uso non fu più ripristinato ( Esd 2,63; Ne 7,65 ).

Il nome comunque rimase in uso per indicare un dettaglio del vestito del sommo sacerdote ( Es 28,30; Lv 8,8; Es 28,6+ ).

1 Sam 14,41

Schedario biblico

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Rinnovamento Catechesi

Consultazione  
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