Leviatano

Mostro che nella mitologia fenicia simboleggiava il caos e nella Bibbia rappresenta la personificazione del male.

Può assumere forme diverse; è descritto come un drago, che ha il nome di Raab e vive nelle acque del mare, oppure come una balena o un coccodrillo, animale che rappresenta l'Egitto, o come un serpente.

Ma la signoria di JHWH si esercita anche su questo mostro potente: il Leviatano o Raab che incuteva timore agli uomini viene rappresentato in Giobbe 40,25-29 come un grande animale acquatico con il quale JHWH si mette a giocare.

L'Apocalisse riprende la figura del drago, personificazione del male che contrasta il progetto di Dio ( Ap 12,1s.; Ap 20,1s. ).

Secondo la tradizione popolare giudaica il Leviatano e Behemot ( il suo corrispondente femminile ) serviranno da cibo per i giusti nel mondo futuro.

È il nome mitico del « dragone » o « serpente fuggiasco » ( Gb 3,8; Gb 26,13; Gb 40,25; Is 27,1; Is 51,9; Am 9,3; Sal 74,14; Sal 104,26 ).

Nella mitologia fenicia e cananea, che forma spesso la base culturale dei racconti biblici ( creazione, diluvio, ecc. ), era un mostro del « caos primitivo », che viveva nelle acque del mare ( il mare nella cultura semita è sempre visto con paura, come luogo o abitazione del male ).

L'immaginazione popolare poteva sempre temere il risveglio del Leviatan, provocato da una maledizione contro l'ordine esistente.

In Gb 9,13 il « dragone » ( chiamato anche Raab ) è il mostro del caos, la personificazione mitica della potenza del male che abita nelle acque primordiali.

La fede jahwista, usando la base culturale cananea del mito del dragone, afferma la signoria creatrice di Jahweh, narrando la sua vittoria sul drago - principio del male ( Gb 7,12; Gb 26,12; Sal 89,11; Is 51,9 ), che è anche lui creatura di Jahweh.

La figura del drago o « serpente antico » è ripresa nell'Apocalisse di Giovanni ( Ap 12,3; Ap 20 ), dove incarna la resistenza del male al progetto di Dio; esso può così essere assimilato allo spirito del male o demonio ( anche Beelzebul ).