Conferenza con Massimino

1 - Agostino e Massimino si erano riuniti in un luogo di Ippona e, in presenza di molti, sia chierici che laici,

Massimino disse: Io non sono venuto in questa città per sostenere una disputa con la tua Reverenza, ma sono venuto mandato dal conte Sigisvulto in vista della pace.

In realtà, infatti, quando il presbitero Eraclio ha intavolato con me una discussione amichevole, gli ho risposto come ho potuto, provocato proprio da lui; ed egli si è accalorato a tal punto da provocare, contro di me, il tuo arrivo.

E poiché la tua Reverenza si è degnata di farne un motivo di offesa personale, se mi poni delle domande, ti risponderò per quello che posso.

Se dirai qualcosa di ragionevole, necessariamente la seguirò.

Se infatti addurrai qualche argomento traendolo dalle sacre Scritture, che sono comuni a tutti, è necessario ascoltarlo; quelle parole che sono invece al di fuori della Scrittura noi non le accogliamo in nessun caso; tanto più che il Signore stesso ci ammonisce quando dice: Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. ( Mt 15,9 )

2 - Agostino disse: Se volessi rispondere a tutto ciò, darei anch'io l'impressione di fare in modo di non venire alla questione.

Perciò, perché trattiamo subito l'argomento che ci preme, dimmi la tua fede sul Padre, sul Figlio e sullo Spirito Santo.

Massimino: Se chiedi la mia fede, io conservo quella che non solo è stata esposta, ma anche sottoscritta a Rimini da trecentotrenta vescovi.

3 - Agostino: Già te l'ho detto e te lo ripeto, perché non hai voluto rispondere.

Dimmi la tua fede sul Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Massimino: Dal momento che non ho eluso la domanda, perché la tua Reverenza mi accusa come se non avessi risposto?

4 - Agostino: Ho detto che tu non hai voluto rispondere perché, mentre ti chiedevo di dirmi la tua fede sul Padre, sul Figlio e sullo Spirito Santo, cosa che ti chiedo anche ora, tu non m'hai detto la tua fede, ma hai nominato il concilio di Rimini.

Io voglio conoscere la tua fede, che cosa credi, che cosa pensi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Se ti degni di farlo, lo ascolterò dalla tua bocca.

Non rinviarmi a quegli scritti che ora o non ho sotto mano o di cui non riconosco l'autorità.

Dimmi che cosa credi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Massimino: Ho voluto citare il decreto del Concilio di Rimini non per scusarmi, ma per mostrare l'autorità dei Padri che, secondo la sacra Scrittura, ci hanno trasmesso quella fede che hanno imparato dalle divine Scritture.

Se però preferisci, poiché con il cuore si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza, ( Rm 10,10 ) rispondo con chiarezza: infatti siamo istruiti e preparati per rispondere a tutti coloro che ci chiedono la ragione della nostra fede e della speranza che è in noi; ( 1 Pt 3,15 ) e dal momento che lo stesso Signore Gesù dice: Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli, ( Mt 10,32-33 ) temendo questo pericolo, sebbene non ignori le leggi imperiali, ammaestrato tuttavia dall'insegnamento del Salvatore che ci ha ammonito e ha detto: Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima, ( Mt 10,28 ) affermo: Credo che uno solo è Dio, il Padre, che non ha ricevuto la vita da nessuno e che uno solo è il Figlio, che ha ricevuto dal Padre l'esistere e il vivere, e che uno solo è lo Spirito Santo Paraclito, che illumina e santifica le nostre anime.

E dichiaro questo in base alle sacre Scritture.

Se vuoi, continuo con le testimonianze; se la tua Reverenza farà qualche critica, giustificherò quelle opinioni in cui appaio criticabile.

5 - Agostino: Richiama la mia attenzione il fatto che hai posto espressamente come nostro illuminatore lo Spirito Santo, come se Cristo non ci illuminasse.

Di questo, in primo luogo, voglio sentire da te cosa pensi.

Massimino: Noi riconosciamo come unico autore Dio Padre, da cui discende tutta l'illuminazione per gradi.

Infatti, anche l'apostolo Paolo lo testimonia di sé quando negli Atti degli Apostoli dice: Così infatti ci ha ordinato Dio; e tra le altre cose: Io ti ho posto come luce per le genti. ( At 13,47 )

Se l'apostolo è stato costituito dottore come luce delle genti, quanto più lo è lo Spirito Santo, il quale illumina l'Apostolo?

È nello Spirito che ha parlato anche l'Apostolo, secondo quanto egli stesso afferma: Nessuno può dire " Gesù è Signore ", se non sotto l'azione dello Spirito Santo. ( 1 Cor 12,3 )

Certamente, lo Spirito Santo, che ha illuminato l'apostolo, è illuminatore.

Ma lo Spirito Santo ha ricevuto questa capacità da Cristo, secondo la testimonianza dello stesso Cristo che nel Vangelo dice: Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.

Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. ( Gv 16,12-14 )

Dunque, lo Spirito Santo ha ricevuto questa capacità da Cristo, secondo la testimonianza dello stesso Cristo.

Senza dubbio poi lo stesso Cristo confessa: La mia dottrina non è mia, ma di lui, il Padre, che mi ha mandato; ( Gv 7,16 ) e: Io dico quello che ho visto e ho ascoltato presso il Padre mio. ( Gv 8,38 )

Se dunque Cristo insegnando ci illumina, il Padre illumina colui che ha destinato a insegnare; e se lo Spirito Santo illumina, l'illuminazione risale al suo autore, che è la fonte della bontà; da lui il santo Apostolo ha ricevuto tanto quanto tutti i santi che certo illuminano per aver creduto, ma questa illuminazione risale al suo unico autore.

E per questa causa il profeta diceva: Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? ( Sal 27,1 )

6 - Agostino: Io non nego che lo Spirito Santo illumini; però mi domando se Cristo illumini per se stesso e il Padre illumini per se stesso o se costoro non illuminino se non attraverso lo Spirito Santo; questo in breve ho chiesto, questo richiedo.

Massimino: Credo che non sia ignoto alla tua Reverenza quello che ha detto san Paolo apostolo: Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro. ( Tt 3,4-6 )

Conformemente a questa norma dico e professo che lo Spirito Santo illumina attraverso il Figlio; infatti, come si è detto prima, è effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro.

Già ho dato una risposta, poiché se Paolo ci illumina, questa illuminazione risale al suo autore, Dio Padre; se lo Spirito Santo ci illumina, questa illuminazione risale al suo autore; se Cristo ci illumina questa illuminazione ritorna al suo autore.

E, ammaestrato da questo magistero di Cristo, proseguo, come dice Cristo stesso: Le mie pecore conoscono la mia voce, ed esse mi seguono.

Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.

Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio.

E di nuovo dice così: Io e il Padre siamo una cosa sola. ( Gv 10,27-30 )

Dunque, nel difendere le pecore e nell'illuminarle, il Padre e il Figlio sono una cosa sola, concordi e unanimi, secondo questo principio che hai ascoltato: nessuno rapirà dalla mia mano le pecore che mi ha dato il Padre mio; ugualmente nessuno le rapirà dalla mano del Padre.

7 - Agostino: Dici certamente cose necessarie, ma non pertinenti alla questione.

Non hai risposto alla mia domanda e, tuttavia, hai parlato molto.

Se vuoi lasciare da parte la questione che verte fra di noi ed esporre tutto il Vangelo, quanti giorni servirebbero?

Quanto tempo sarebbe necessario? Dimmi brevemente, poiché ti ho chiesto se Cristo illumini per se stesso o non illumini se non attraverso lo Spirito Santo.

Non solo non hai voluto rispondere a questo, ma, se non mi inganna quello che ho sentito, hai aggiunto che lo Spirito Santo illumina attraverso Cristo.

Massimino: In materia religiosa, soprattutto quando si parla di Dio, non è lecito calunniare.

Io ti ho risposto e, se non è sufficiente ciò che ho detto, posso aggiungere testimonianze che lo Spirito Santo è stato effuso attraverso Gesù Cristo su tutti i credenti.

Così infatti leggiamo che san Pietro ha detto: Questo Gesù, Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.

Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, ha effuso questo dono, come voi stessi potete vedere e udire. ( At 2,32-33 )

Infatti, ho detto che, tutto quello che ci ha suggerito lo Spirito Santo, lo ha ricevuto da Cristo.

Ritorna alle testimonianze prima riportate e troverai che è così.

8 - Agostino: Dato che vuoi sforzarti di provare quello che io stesso non nego, consumi il tempo necessario in cose superflue.

Io non nego che attraverso Cristo lo Spirito Santo è stato diffuso sopra i credenti.

Senza motivo hai voluto provare, indugiando tanto nelle testimonianze, quello che io stesso professo.

Io ho detto questo, ho chiesto questo, questo di nuovo dico: se Cristo illumini attraverso lo Spirito Santo o se lo Spirito Santo illumini attraverso Cristo, perché hai affermato sopra che lo Spirito Santo illumina attraverso Cristo.

Se però non lo ricordi, si leggano le tue parole registrate negli Atti, cosicché appaia che io ho ordinato di darne lettura, e proverò che hai detto quello che chiedo.

Massimino: La prova sarebbe stata necessaria, se non ti fossi calmato.

Infatti ti sei già soffermato su quelle testimonianze che ho apportato e su quella ragione che ho addotto, e anche tu le riconosci.

Conclusa dunque questa questione, proponine un'altra a cui ti risponda.

Infatti, hai confessato che, riguardo a questa questione, sei stato soddisfatto.

9 - Agostino: Hai detto che lo Spirito Santo illumina attraverso Cristo, o non l'hai detto?

Ti chiedo di degnarti di rispondermi brevemente a una delle due: l'hai detto o non l'hai detto?

Massimino: Io ho affermato, secondo il magistero del Salvatore, che lo Spirito Santo, se illumina, riceve l'illuminazione da Cristo; se insegna, riceve l'insegnamento da Cristo; tutto quello che compie lo Spirito Santo, lo ha avuto dal Dio Unigenito.

E se sono poche le testimonianze, ne aggiungo altre.

10 - Agostino: Perché non si dica che noi calunniamo, si leggano le sue parole pronunciate poco prima.

Lo scrivano Antonio ne dette lettura: Dico e professo che lo Spirito Santo illumina attraverso il Figlio, come si è detto prima, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, Salvatore nostro. ( Tt 3,6 )

Dopo che ne fu data lettura,

Massimino rispose: Come sembra, tu stesso cerchi una dilazione, affinché non torniamo al tema principale, volendo con i tuoi argomenti trattenerci tutto il giorno su una sola questione.

Noi proclamiamo che lo Spirito Santo è stato effuso attraverso il Figlio, e non abbiamo citato come testimone soltanto san Paolo, ma anche Pietro, il primo degli apostoli.

Poi nella nostra esposizione si dice che lo Spirito Santo ha ricevuto da Cristo, conformemente alla testimonianza precedente: Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. ( Gv 16,14 )

Allo stesso modo, costretto, ripeto che lo Spirito Santo, sia che illumini, sia che insegni, sia che istruisca, ha ricevuto ogni cosa da Cristo, poiché attraverso Cristo sono state fatte tutte le cose, e senza di lui nulla è stato fatto. ( Gv 1,3 )

Cristo dice che ha ricevuto tutte queste cose dal suo genitore e che vive grazie al Padre e ogni lingua proclama che il Signore Gesù Cristo è a gloria di Dio Padre. ( Fil 2,11 )

E che di ogni uomo il capo è Cristo e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. ( 1 Cor 11,3 )

E che lo Spirito Santo è sottomesso al Figlio, e che il Figlio è sottomesso al Padre, come amatissimo, come obbediente e come buono generato dal buono.

Infatti, il Padre non ha generato un essere opposto a sé, ma ha generato un essere tale che proclama: Io faccio sempre le cose che sono gradite al Padre. ( Gv 8,29 )

11 - Agostino: Se Cristo illumina attraverso lo Spirito Santo e lo Spirito Santo illumina attraverso Cristo, il loro potere è pari.

Leggimi allora il testo in cui si dice che lo Spirito Santo è sottomesso a Cristo, di cui hai parlato poco fa.

Quanto poi alle parole che riferisci che il Signore abbia detto dello Spirito Santo, prenderà del mio, sono state pronunciate perché prende dal Padre, e tutto ciò che è del Padre senza dubbio è anche del Figlio.

Infatti, dopo aver detto ciò, egli stesso ha aggiunto: Per questo ho detto che prenderà del mio, perché tutto quanto ha il Padre è mio. ( Gv 16,14-15 )

Dimmi dunque ciò che ti ho chiesto, e prova con testimonianze che lo Spirito Santo è sottomesso a Cristo, quando leggiamo piuttosto che lui stesso ha detto: Lo Spirito del Signore è sopra me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio. ( Lc 4,18 )

Se egli stesso ha detto che lo Spirito Santo è sopra di lui, in che modo puoi dire che lo Spirito Santo è sottomesso a Cristo?

Inoltre, Cristo disse che lo Spirito Santo è sopra di sé, non in quanto Verbo di Dio, che è Dio, ma in quanto uomo, poiché il Verbo si fece carne.

Dove infatti è scritto: Il Verbo si fece carne, ( Gv 1,14 ) non significa nient'altro che " il Verbo si fece uomo ".

Poiché, ogni carne vedrà la gloria del Signore, ( Is 40,5 ) non significa nient'altro che " ogni uomo ".

E per la legge non sarà giustificata ogni carne, ( Rm 3,20 ) non significa nient'altro che " ogni uomo ".

Poiché, dunque, il Verbo si fece carne e spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo, ( Fil 2,7 ) proprio per questa forma di servo disse: Lo Spirito del Signore è sopra di me.

Dunque, pari è il potere, una sola la sostanza, medesima la divinità.

Perciò, benché adoriamo la Trinità, poiché il Padre non è il Figlio, il Figlio non è il Padre, e lo Spirito Santo non è né il Padre né il Figlio, tuttavia adoriamo un solo Dio, poiché la stessa unione ineffabile e sublime della Trinità mostra un solo Dio, un solo Signore.

E perciò si è detto: Ascolta Israele: il Signore è il tuo Dio, il Signore è uno solo. ( Dt 6,4 )

Perché volete che noi abbiamo due dèi e due signori?

Dite che il Padre è Signore e che il Padre è Dio; dite che Cristo è il Signore e che Cristo è Dio.

Chiedo se i due sono nello stesso tempo uno solo e rispondete che sono due dèi.

Manca solo che fabbrichiate loro templi e idoli.

Massimino: Le autorità religiose mai si dedicano alla calunnia.

Hai richiesto testimonianze, perché ti illustrassi con esse ciò che professo; e tu consideri identici ed uguali tutti e tre: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

E, inoltre, dopo aver dichiarato uguali i tre, di nuovo sei tornato sull'argomento e hai senza dubbio portato una testimonianza delle sacre Scritture, non però concernente l'uguaglianza, ma l'unicità di Dio onnipotente, che è l'unico autore di tutto.

Dunque, poiché mi precedi per età e sei maggiore per autorità, di' e dimostra prima con testimonianze che i tre sono uguali, onnipotenti, non creati, invisibili, incomprensibili; e allora, infine, sarà necessario che, sulla base delle testimonianze, lo accettiamo.

Se invece non sarai in grado di dare ragione di ciò attraverso le sacre Scritture, è necessario che io mi attenga a tutto ciò che ho detto prima.

Infatti, del fatto che solo il Padre vive senza ricevere la vita da nessuno, che il Figlio, cosa che ho affermato, riceve la vita dal Padre e di tutte le cose che ho detto a proposito dello Spirito Santo, posso offrirti quante testimonianze vuoi.

12 - Agostino: Ciò che io ti ho chiesto di degnarti di dire, con quale testimonianza, cioè, proveresti che lo Spirito Santo è sottomesso a Cristo, non lo hai detto.

Tuttavia risponderò alla questione che hai proposto.

Non diciamo che sono tre onnipotenti, come non diciamo che sono tre dèi.

Se infatti ci chiedono a proposito di ciascuno singolarmente se il Padre è Dio, rispondiamo: è Dio; se il Figlio è Dio, rispondiamo: è Dio; se lo Spirito Santo è Dio, rispondiamo: è Dio.

Se poi ci chiedessero a proposito di tutti insieme se sono tre dèi, ci riferiremmo alla sacra Scrittura che dice: Ascolta Israele, il Signore è il tuo Dio, il Signore è uno solo. ( Dt 6,4 )

E in questo divino precetto abbiamo appreso che la stessa Trinità è un solo Dio.

Così se ci chiedono di ciascuno singolarmente se il Padre è onnipotente, rispondiamo: è onnipotente; se lo è il Figlio, diamo la stessa risposta; se lo è lo Spirito Santo, non neghiamo che sia onnipotente.

Tuttavia, non affermiamo che sono tre onnipotenti, allo stesso modo che non diciamo che sono tre dèi; ma come i tre contemporaneamente sono un solo Dio, così i tre contemporaneamente sono un solo onnipotente e un solo Dio invisibile: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.

Senza ragione, dunque, ritieni che noi siamo limitati per il numero, dal momento che la potenza della divinità supera anche la natura del numero.

Se, infatti, le anime di molti uomini, ricevuto lo Spirito Santo e, in certo modo, fuse dal fuoco della carità, formarono una sola anima, di cui l'apostolo dice: Avevano un cuor solo e un'anima sola; ( At 4,32 ) se di tanti cuori, di tante migliaia di cuori, la carità dello Spirito Santo fece un solo cuore; se di tante migliaia di anime lo Spirito Santo disse che erano una sola anima e poi ne fece egli stesso un'anima sola: non diremo a maggior ragione che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, uniti fra loro inseparabilmente per la carità ineffabile, sono un solo Dio?

Massimino: E per questo hai detto che sono uguali e identici, cosa che certamente non hai potuto provare con testimonianze e, per questo motivo, hai deviato su un altro tema.

Noi infatti non siamo diffidenti, ma sappiamo con fede certa che è uno il cuore e l'anima di tutti i credenti.

Né ciò contrasta con la nostra religione, ma, piuttosto, concorda con essa.

Senza dubbio, infatti, se era uno solo il cuore e l'anima di tutti i credenti, perché allora non si dice che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sono una cosa sola per l'armonia, la convenienza, la carità, l'unanimità?

Che cosa infatti fece il Figlio che non piacesse al Padre? Che cosa comandò il Padre a cui il Figlio non obbedì?

Quando, infatti, lo Spirito Santo riferì ordini contrari a Cristo o al Padre?

E dalla frase del Salvatore che dice: Io e il Padre siamo una cosa sola, ( Gv 10,30 ) risulta chiaro che essi sono una cosa sola per la concordia e l'armonia.

Come poi tu stesso hai affermato, il Padre è il Padre, che mai fu Figlio; il Figlio è il Figlio, che sempre rimane Figlio; e lo Spirito Santo è lo Spirito Santo.

Professiamo dello Spirito Santo ciò che è e che abbiamo letto: questo Spirito Santo che è tanto grande e di tale valore che anche gli Angeli desiderano fissare in lui lo sguardo. ( 1 Pt 1,12 )

Questo Spirito Santo è tanto grande da poter accogliere da ogni parte le richieste di tutti e fornire la sua intercessione.

E chiamo a testimone di questo san Paolo che dice: Nemmeno noi sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili. ( Rm 8,26 )

Credo quello che leggo, poiché lo Spirito Santo intercede con insistenza, con gemiti inesprimibili.

E perciò istruito da questo insegnamento, dico che lo Spirito Santo è sottomesso in quanto intercede per noi con gemiti.

Affermo poi che c'è un solo Dio, non che i tre siano uno; ma uno solo è Dio, incomparabile, immenso, infinito, non creato, invisibile, che il Figlio ha pregato e prega, presso il quale lo Spirito Santo intercede.

Infatti, il Figlio prega il Padre; e, sebbene voi siate soliti riferire alla condizione corporea tutte quelle testimonianze che leggiamo nel sacro Vangelo, tuttavia noi dimostriamo, dopo aver indagato le sacre Scritture, che anche ora sedendo alla destra del Padre, intercede per noi.

Per questo motivo infatti ho detto che ha pregato e prega, perché ancora certamente intercede per noi, come dice l'Apostolo: Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio che giustifica?

Chi condannerà? Cristo che è morto, anzi che è resuscitato, sta alla destra di Dio e intercede per noi? ( Rm 8,33-34 )

Ugualmente Cristo, incontratosi con i suoi discepoli, promise che avrebbe pregato, dicendo: Se mi amate, osservate i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.

Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. ( Gv 14,15-17 )

Se questo è sufficiente, bene; altrimenti aggiungerò quante testimonianze tu voglia.