|  | Salmi |  | 
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
| Preghiera dal profondo dell'angoscia | ||||
| 1 Canto. Salmo. Dei figli di Core. Al maestro del coro. Su « Macalat ». Per canto. Maskil. Di Eman l'Ezraita. | ||||
| 2 Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. | ||||
| 3 Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio lamento. | ||||
| 4 Io sono colmo di sventure, la mia vita è vicina alla tomba. | 
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| 5 Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo ormai privo di forza. | 
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| 6 È tra i morti il mio giaciglio, sono come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato. | 
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| 7 Mi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre e nell'ombra di morte. | ||||
| 8 Pesa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi flutti mi sommergi. | 
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| 9 Hai allontanato da me i miei compagni, mi hai reso per loro un orrore. Sono prigioniero senza scampo; | 
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| 10 si consumano i miei occhi nel patire. Tutto il giorno ti chiamo, Signore, verso di te protendo le mie mani. | ||||
| 11 Compi forse prodigi per i morti? O sorgono le ombre a darti lode? | 
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| 12 Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro, la tua fedeltà negli inferi? | ||||
| 13 Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi, la tua giustizia nel paese dell'oblio? | ||||
| 14 Ma io a te, Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a te la mia preghiera. | ||||
| 15 Perché, Signore, mi respingi, perché mi nascondi il tuo volto? | ||||
| 16 Sono infelice e morente dall'infanzia, sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori. | ||||
| 17 Sopra di me è passata la tua ira, i tuoi spaventi mi hanno annientato, | ||||
| 18 mi circondano come acqua tutto il giorno, tutti insieme mi avvolgono. | ||||
| 19 Hai allontanato da me amici e conoscenti, mi sono compagne solo le tenebre. | 
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|  | Indice |  | 
| 88,1 | Il salmista eleva questa accorata supplica a Dio, che egli sente lontano e come inerte, davanti al proprio amaro destino di morte e alla discesa nel regno delle ombre dove, secondo la concezione comune dell'AT, Dio non opera la salvezza, né i morti possono rendergli culto. Eman: è ricordato tra i cantori del tempio in 1 Cr 15,17.19; 1 Cr 16,41; in 1 Re 5,11 si cita anche un sapiente dell'epoca di Salomone, che porta questo nome. Il termine Ezraita potrebbe designare un'antica popolazione cananea. 88 Confrontare questa preghiera angosciosa con i lamenti di Giobbe. | 
| 88,6 | il mio giaciglio: BJ traduce: « congedato » o equiparato ai morti; i LXX hanno: « liberato »; nella tomba, il servo è liberato dal suo padrone ( cf. Gb 3,19 ). Così avviene al povero afflitto: non ha più relazioni con Dio. | 
| 88,12 | inferi: BJ traduce: « luogo di perdizione »; in ebraico « Abaddôn » ( cf. Gb 26,6; Gb 28,22; Pr 15,11; Ap 9,11 ). | 
| 88,16 | sono sfinito: 'apugah, conget. ( cf. Sal 77,3 ); il TM ha 'apunah, incomprensibile. | 
| 88,17 | mi hanno annientato: çimmetûnî, conget.; il TM ha çimmetûtûnî, incomprensibile. Questi due errori sono probabilmente ritocchi tendenti a edulcorare un testo che urta per il suo pessimismo. |