Meditazioni per le principali feste dell'anno

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MF 90

Ciò che abbiamo o non abbiamo fatto per Dio durante l'anno decorso
29 dicembre

1 Siamo in questo mondo solo per amare Dio e per piacere a lui ( Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes 89 ).

Dobbiamo comportarci così durante tutta la nostra vita.

Questa è la prima cosa che Dio ci comanda e che da sola racchiude tutta la legge ( Mt 22,40 ), come dice Nostro Signore.

Il nostro amore per Dio dev'essere così grande da portarci ad amare solo Dio o per Dio.

Questo amore lo possiamo provare in tre modi: con la stima altissima che abbiamo di Dio; con il nostro attaccamento a lui; con la disposizione di compiere tutte le nostre azioni per lui.

Avete dato, durante quest'anno, l'impressione di stimare solo Dio?

Avete, con una certa frequenza, ammirato la sua grandezza infinita?

Penetrati dal profondo rispetto delle sue sublimi perfezioni, vi è mai capitato di esclamare con il Re-Profeta che la sublimità di Dio non può neanche essere immaginata dagli uomini e che quindi essa non può essere adorata né lodata quanto merita? ( Sal 8,2 )

Avete meditato sulla onnipotenza di Dio, inabissandovi interiormente, con un sentimento di adorazione, nella considerazione di questa divina presenza?

Poiché nulla è più gradito ad un'anima innamorata di Dio che fare attenzione a lui, avete cercato in lui le vostre delizie, come faceva David?

Volendo, infine, rispettare la presenza di un Dio eccelso, avete cercato di vivere in un'atmosfera di modestia, degna della sua grandezza?

Se Dio è presente in ogni luogo, l'avete adorato dovunque vi siete trovati?

Cercate di vivere questa bella esperienza: testimonierete così quant'è grande la stima che avete di Dio.

2 La nostra anima è stata creata da Dio perché godeste di lui, perciò tutta la sua felicità sulla terra consiste nell'unirsi a lui, come afferma con chiarezza il reale Profeta.

Aggiunge san Leone che sarebbe vergognoso per essa se, dopo essere diventata compartecipe della natura divina, degenerasse tanto dalla sua primitiva nobiltà e cadesse così in basso, solo per godere il piacere delle creature.

E in chi riporremo la nostra fiducia se non in colui che ci ha dato tutto, che è il nostro solo Padre e Signore, in virtù del quale - afferma san Paolo - esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui? ( 1 Cor 8,6 )

Questo motivo e quello della riconoscenza per tutti i beneficio ricevuti avrebbero dovuto farci pensare spesso a lui e commuovere il nostro cuore durante l'anno decorso; avrebbero dovuto anche farci decidere di consacrarci completamente a Dio e di ripetergli con sant'Agostino: Signore ci hai creato per te e il nostro cuore non avrà pace finché non si riposerà in te.

3 Se noi amiamo davvero Dio, tutto ciò che facciamo dev'essere per la sua gloria ( 1 Cor 10,31 ), dice san Paolo.

È per questo motivo che avete abbandonato il mondo: perché Dio fosse il fine di tutte le vostre azioni, come ne è il principio.

Se, invece, cercate di piacere ad altri prima che a Dio, non meritate neanche di portare il nome di servi del Signore ( Gal 1,10 ), continua san Paolo, perché non potreste esserlo sul serio, in quanto che il servo deve dedicarsi completamente al servizio del suo padrone.

Questo intendeva dire san Paolo ai fedeli del suo tempo: Sia dunque che mangiate, si che beviate, sia che facciate qualsiasi cosa, fate tutto per la gloria di Dio ( 1 Cor 10,31 ).

E altrove dice: tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù ( Col 3,17 ).

Queste sono le consolazioni di un cristiano in questa vita, lavorando per quel Dio che l'ha creato, dal quale riceve ogni cosa e al quale deve tutto il bene che può fare in questa vita.

Durante quest'anno, avete pensato spesso a Dio che vi ha dato la vita e che vi aiuta a compiere le vostre azioni?

Avete pensato che esse debbono essere consacrate a lui e che, se non vi comportate così, gli fate ingiuria?

L'unico fine della vostra vita è stato sempre quello di vivere e di agire solo per Dio ( 2 Cor 5,15; Rm 6,10 ), come ha scritto e fatto il grande Apostolo?

Siete sempre stati, come lui, nella disposizione di non rendere inutile in voi la grazia di Dio? ( 1 Cor 15,10 )

Così sicuramente è stato ogni volta che non avete compiuto le vostre azioni per suo amore.

E allora, per l'avvenire, come dice san Paolo, comportatevi in modo da essere degni di Dio, cercando di piacergli in tutte le cose ( Col 1,10 ).

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