|  | Le realtà umane |  | 
      | F 39 | Parto | Rif. | 
    
      | Il dolore del parto è simbolo del castigo più penoso. | 
    
      | Il peccato di Eva è colpito da questa punizione. | 
    
      | Questo dolore è « liberato » con la venuta al mondo di una nuova vita. | 
    
      | Questa liberazione diventa da allora il segno della salvezza di Dio che trasforma la morte in vita e la sofferenza in gloria. | 
    
      | Del resto, nel parto si trova la sola sofferenza che abbia un senso; così la Chiesa si compiace di vedere le proprie sofferenze come quelle di una puerpera che porta a termine un mondo nuovo. | 
      | Testi | Rilievi | Rif. | 
    
      |  | I dolori del parto sembrano tanto ineluttabili che sono diventati ben presto simbolo di un castigo al quale non si può sfuggire e del quale non si può ridurre il dolore prima di averlo esaurito. | 
    
      | 
 | 
    
      |  | Se i dolori del parto si producono senza poter dare alla luce il figlio, si ha il segno dell'aborto dell'economia di Israele che fallisce. | 
    
      | 
 | 
    
      |  | In questo contesto bisogna mettere, per comprenderlo, il castigo di Eva. |  | 
    
      | 
 | 
    
      |  | Un'altra concezione si sovrappone a quella del parto-castigo: quella della generazione di una nuova vita. | 
    
      | Bisogna segnalare, a questo riguardo, la parte importante che prendono le circostanze del parto nella vita futura del bambino. | 
    
      | 
 | 
    
      |  | Da allora, tra tutte le sofferenze che opprimono l'uomo, |  | 
    
      | quella del parto apparirà come l'unica che abbia veramente un significato: mettere al mondo una nuova vita. | 
    
      | 
 | 
    
      |  | Così, gli ultimi avvenimenti apocalittici sono presentati come « dolori di parto »: per il loro aspetto punitivo e perché con essi si mette al mondo una nuova vita. |  | 
    
      | 
 | 
    
      |  | Le sofferenze attuali della Chiesa prendono così valore di sofferenze per la generazione di un mondo migliore ( si noti l'ispirazione di Is 66 citata sopra in Ap 12 ). | 
    
      | La « liberazione » della madre diventa così simbolo della liberazione dei nostri peccati per mezzo del Salvatore. |  |