Parusia

È parola greca che significa "presenza", ma che andò successivamente assumendo un senso dinamico, per cui venne ad indicare "arrivo", "venuta", soprattutto di re o imperatori in visita ufficiale.

Nel NT designa prevalentemente la venuta di Cristo nell'adempimento del suo regno messianico, ma, generalmente, non in un ritorno fisico: è più l'intervento di Dio nella vita individuale e nella storia: "Venga il tuo regno".

Queste singole "venute" specifiche saranno concluse da una definitiva alla fine dei tempi, quando Cristo suggellerà con il suo giudizio la vicenda umana.

È un evento chiuso nel mistero del piano divino ed inconoscibile finché si sviluppa la storia ( Mt 24,36 ).

In greco, lett. significa « presenza, arrivo », ed era termine tecnico per indicare la visita di un sovrano o di un personaggio importante in una città, visita che richiedeva una accurata preparazione.

Nel NT « parusia » designa spesso la « seconda venuta » di Gesù Figlio dell'Uomo alla fine della storia; è sempre collegata con segni grandi e misteriosi; non si dice mai quando e come precisamente essa avverrà.

I cristiani devono vivere in spirito di attesa perseverante dell'arrivo del Signore, senza cadere in atteggiamento di paura: la parusia è il giorno del Signore, giorno di liberazione per chi crede in Lui ( Lc 21,28 ).

Il termine ( dal greco parousia: presenza, ritorno, visita ), nel mondo ellenistico designava la visita del principe a una città o a una provincia, momento di particolare gioia e importanza, celebrato con solennità secondo uno specifico cerimoniale.

Nella Bibbia il termine è utilizzato in modo particolare dall'apostolo Paolo e assume fondamentalmente un significato religioso, in riferimento al ritorno glorioso di Cristo alla fine dei tempi ( 1 Ts 2,19; 1 Ts 3,13; 1 Ts 4,15; 1 Ts 5,23; 1 Cor 15,23 ) o alla manifestazione di Satana ( 2 Ts 2,9 ); in senso profano, è relativo alla presenza o alla venuta di qualche persona ( 1 Cor 16,17; 2 Cor 7,6-7; 2 Cor 10,10 ).

Nelle giovani comunità cristiane - forse anche alla luce di alcuni detti di Gesù ( Mc 9,1 ) e dell'interpretazione escatologica della risurrezione di Cristo - il ritorno del Signore era atteso come imminente.

Questo creava ansioso turbamento circa la sorte di coloro che erano già morti ( 1 Ts 4,13-18 ) e induceva alcuni a una vita indisciplinata e disordinata, "senza far nulla e in continua agitazione" ( 2 Ts 3,11 ), mangiando a spese degli altri senza lavorare ( 2 Ts 3,12 ).

Paolo replica affermando la comunione con il Signore di tutti i "morti in Cristo" e sottolineando l'impossibilità di determinare il giorno della parusia, che verrà all'improvviso "come un ladro di notte" ( 1 Ts 5,2 ).

L'apostolo, inoltre, invita i cristiani a sentirsi impegnati in una perseveranza robusta e realistica ( 2 Ts 2,15 ), non evadendo nell'ozio e nella continua agitazione, ma accettando la legge dell'impegno nel lavoro ( 2 Ts 3,10-12 ).

Venuta: la parola greca ( parousia ) significa « presenza »; designava, nel mondo greco-romano, la visita ufficiale e solenne di un principe in un luogo.

I cristiani l'hanno adottata come termine tecnico per significare la venuta gloriosa del Cristo ( 1 Cor 15,23+ ).

Il termine non è necessariamente legato alla sua ultima venuta: può designare anche la manifestazione potente con la quale egli verrà a stabilire il suo regno messianico ( la chiesa ) sulle rovine del giudaismo ( Mt 16,27-28 ).

In questo brano Mt ci avverte chiaramente che unisce i due temi.

Mt 24,3

Venuta: in greco « parusia », termine di origine ellenistica e accolto dal cristianesimo primitivo per designare la gloriosa venuta di Cristo nel suo « giorno » ( 1 Cor 1,8+ ) alla fine dei tempi ( Mt 24,3+; 1 Ts 2,19; 2 Pt 1,16; 2 Pt 3,4.12; 1 Gv 2,28 ).

In 2 Ts 2,8.9 questa parola è applicata alla venuta dell'empio.

Confrontare i termini analoghi di « rivelazione » ( 1 Cor 1,7+ ) e di « apparizione » ( 1 Tm 6,14+ ).

1 Cor 15,23

Riguardo poi ai tempi e ai momenti: espressione corrente ( At 1,7+ ), che afferma il dominio di Dio sul tempo e allude alle sue diverse iniziative che segnano le divisioni di questo tempo ( At 17,26 ).

1 Ts 5,1

Vieni! questa supplica si rivolge al Signore Gesù ( v 20 ): è il Maranà tha che si ripeteva durante le riunioni liturgiche ( 1 Cor 16,22 ) per esprimere l'attesa impaziente della parusia ( 1 Ts 5,1+ ).

Ap 22,17

Schedario biblico

Parusia B 99
Con Cristo C 39
Novissimi ( N. T. ) E 30
Speranza E 49

Concilio Ecumenico Vaticano II

Seconda venuta gloriosa di Cristo; piena manifestazione della sua gloria Lumen gentium 35
  Dei verbum 4
e del suo mistero Lumen gentium 8
Anelito della creazione Lumen gentium 48
Attesa del Popolo di Dio Lumen gentium 4
  Lumen gentium 48
  Sacrosanctum concilium 6
  Sacrosanctum concilium 8
  Sacrosanctum concilium 47
  Gaudium et spes 40
  Gaudium et spes 45
  Gaudium et spes 78
Allora la Chiesa sarà radunata e costituita in Regno di Dio Ad gentes 9
Cristo consegnerà il Regno al Padre Presbyterorum ordinis 2
Partecipazione dei fedeli alla ... Lumen gentium 48
  Lumen gentium 51
  Sacrosanctum concilium 8
L'attività missionaria ne prepara la strada Ad gentes 1
  Ad gentes 2
Il ministero dei sacerdoti e la ... Presbyterorum ordinis 2
I fratelli separati l'aspettano Unitatis redintegratio 22

Catechismo della Chiesa Cattolica

Come risuscitano i morti? 1001
Comp. 134
v. Pienezza dei tempi; Ritorno

Summa Teologica

  Spl q. 90