Contro Fausto manicheo

Libro I

1 Quali ragioni spinsero Agostino a portare alla luce i libri contro il manicheo Fausto
2 Aspra risposta di Fausto che si proclama disposto, sotto la guida di Adimanto, a sradicare in profondità gli errori dei Giudei e dei Cristiani
3 Che differenza intercorra, secondo Agostino, fra Cristiani a metà, falsi Cristiani, cattolici che hanno raggiunto la perfezione e altri che non l'hanno raggiunta e per conseguenza quali convenga seguire e quali evitare

Libro II

1 Fausto dice di accettare il Vangelo, ma non la natività di Cristo, di cui ci parlano gli evangelisti Matteo e Luca: altro è infatti la parola di Dio o buona novella, altro la supposta appartenenza di Cristo alla stirpe di Davide
2 Tutti i Vangeli testimoniano la nascita e la discendenza di Cristo dalla stirpe di Davide e innumerevoli volte Cristo stesso si definisce figlio dell'uomo
3 Sul fantasioso "primo uomo" dei Manichei e sulle armi da lui usate contro la stirpe delle tenebre
4 Secondo Agostino il "primo" uomo dei Manichei altro non sarebbe che il frutto di un sacrilego delirio, Cristo al contrario sarebbe nel contempo vero Dio e vero uomo
5.1 Sul falso Cristo dei Manichei, figlio del loro falso primo uomo, che risulterebbe mescolato alle stelle del cielo e a tutte le creature della terra …
5.2 … donde il conseguente e singolare modo di prendere il cibo
5.3 È del tutto da escludere che il libero arbitrio della volontà di Cristo sia stato coartato dalla comparsa della stella della natività
6 Vangelo cristiano e vangelo manicheo: considerazioni generali

Libro III

1 Fausto narra di essere giunto a negare la nascita di Cristo perché impressionato dalle discordanze fra due Evangelisti nell'elaborarne la genealogia
2 Non è lecito senza un esaustivo approfondimento accusare di falsità gli esperti di sacra Scrittura
3.1 Il dissenso fra Matteo e Luca nell'indicare il nome del padre di Giuseppe si giustifica facilmente ove si consideri come il vincolo dell'adozione fosse tutt'altro che estraneo agli usi degli antichi
4 Su alcune oscure formule misteriche contenute nelle due genealogie
5 Fausto volgendosi ad una sola coppia di evangelisti e abbandonando l'altra finì con offendere maggiormente i primi
6 Come è possibile che Dio, il Dio dei Cristiani, sia nato da un utero di vergine

Libro IV

1 L'eredità e le consuetudini religiose dell'antico testamento furono respinte dai Cristiani perché riferite solo ai Giudei e ancora chiuse alla prospettiva della vita eterna
2.1 Se le promesse del Vecchio Testamento sono temporanee e di scarso conto, in esse tuttavia è nascosta la figura degli eventi futuri

Libro V

1 Dichiara Fausto di aver accettato pienamente il Vangelo e di aver integralmente seguito i consigli evangelici
2 La risposta di Agostino è che non basta fare ciò che il Vangelo ci ordina, ma occorre anche credere a tutto ciò che in esso è scritto
3 Per ottenere la salvezza eterna non occorre in primo luogo credere che Cristo sia nato, ma fare la volontà di suo Padre
4 Cristo è nel contempo figlio di Dio e figlio dell'uomo
5 La fede non è meno necessaria della perfetta realizzazione delle opere
6 I Manichei sono nel contempo sciocchi e impostori
7 Superbia e tracotanza di Fausto
8 Le presunte persecuzioni subite da Fausto
9 Sulle virtù evangeliche realmente praticate dai Cristiani
10 Stravaganze manichee
11 I Manichei e l'assurdo culto del sole

Libro VI

1 Prescrizioni dell'Antico Testamento
2 Precetti esecutivi e precetti figurati
3 La circoncisione della carne
4.1 Il Sabato degli Ebrei
5 I sacrifici nell'Antico Testamento
6 Animali puri ed animali impuri
7 Perché alcuni fra gli animali sono giudicati puri ed altri impuri?
8 L'origine della carne secondo i Manichei
9.1 Pane azimo, vestiti proibiti e altre prescrizioni

Libro VII

1 Con quali argomentazioni Fausto respinge come del tutto falsa la genealogia di Cristo
2 Su una assurda argomentazione di Fausto

Libro VIII

1 Ancora contro l'Antico Testamento: la stoffa vecchia e il vestito nuovo sono incompatibili
2 Ammaestramenti veterotestamentari espressi in forma figurata

Libro IX

1 Per approfondire il passaggio da Giudei e Gentili a Cristiani viene introdotta la figura di due alberi, dolce e amaro, in comunicazione interna fra loro

Libro X

1 Promesse temporali contenute nel Vecchio Testamento
2 Promesse del Vecchio Testamento espresse come figure
3 I Manichei e il Nuovo Testamento

Libro XI

1 Fausto di fronte alla risurrezione di Cristo
2 Fino a che punto è ancora lecito chiedersi se non si debbano per caso ritenere interpolate le pagine dei testi sacri dove si narra la risurrezione di Cristo
3 Negare l'incarnazione è lo stesso che rinnegare Paolo
4 È forse Paolo in errore?
5 Occorre trovare un uomo esperto, capace di armonizzare i passi paolini solo apparentemente discordanti
6 San Paolo non è mai in contraddizione con se stesso
7.1 Non si conosca il Figlio di Dio attraverso la carne
8 La prova si ricava dal contesto

Libro XII

1 Perché Fausto respinge la testimonianza dei Profeti circa il Cristo?
2 I Profeti hanno annunziato Cristo ponendosi all'altezza della loro dignità
3 A proposito dei testi di san Paolo: che dice Cristo di Mosè e dei Profeti?
4 I Manichei si ostinano ad accettare un falso Cristo e a respingerne uno vero
5 Vero Dio è il nostro che annunciarono i Profeti né è indispensabile una ulteriore fede in Mane e nell'Apostolo Paolo
6 Considerato che tutti i popoli vengono benedetti in Cristo, figlio di Abramo, nostro sarà il vero Cristo
7 Molte e di vario genere sono le profezie su Cristo, ma tutte si riferiscono alla stessa persona
8 I sette giorni della creazione raffigurano le sette età del mondo, Adamo ed Eva sono figure del Cristo
9 L'infedeltà di Caino è immagine dell'infedeltà del popolo giudaico
10 Altro accostamento fra Caino e il popolo Giudaico
11 Sterile fu la terra per Caino e la passione di Cristo per i Giudei
12 Né Caino verrà ucciso né il popolo dei Giudei verrà sterminato
13 Continua la serie dei paragoni fra Caino e i Giudei; empietà dei manichei imitatori di Caino
14 Significato mistico dell'Arca
15 Altro significato simbolico dell'Arca di Noè
16 L'Arca come immagine della Chiesa
17 Il diluvio, come immagine del Battesimo
18 Paragone fra l'età di Noè e le età del mondo
19 Il giorno in cui l'Arca si arrestò, la profondità delle acque del diluvio e il loro significato simbolico
20 Qual è il significato simbolico dei corvi e delle colombe inviate fuori dell'Arca
21 L'argomento non può essere esaurito
22 Segni simbolici citati brevemente qua e là
23 Noè figura di Cristo; Cham, figura del popolo giudaico
24 Sem e Iapheth simboleggiano la Chiesa. Apostrofe ai Manichei, figli di Cham
25 Abramo, Isacco, l'ariete sono figure di Cristo
26 Giacobbe e le scale del mistero sono immagini di Cristo
27 Infelice è colui che non gode nel leggere le sacre Scritture, felice chi ne gode
28 Giuseppe, la verga di Mosè, sono simboli di Cristo
29 Significato mistico dell'uscita dall'Egitto, della pietra, della manna, della nube
30 Il deserto, i palmizi, le dodici fonti, il serpente di bronzo, l'agnello pasquale, la legge offerta a Mosè
31 Ingresso nella terra promessa
32 Età dei Giudici e dei re: Sansone, Iaele, Gedeone
33 Si prevedono un nuovo sacerdozio ed una nuova regalità, sarà rivista una nuova ripartizione in tribù
34 Le vicende di Elia si riferivano a Cristo
35 Eliseo. Ferro dell'ascia, immagine della passione e della resurrezione di Gesù Cristo
36 Valenza profetica della schiavitù di Babilonia e della ricostruzione del Tempio
37 Tutto ha un senso nell'Antico Testamento, come attesta Paolo
38 Ne sono una prova la creazione della donna, l'arca di Noè, il sacrificio di Isacco
39 Gli Ebrei non sono d'accordo su una assurda opinione di Filone
40 Opinione dei pagani su questo argomento
41 Profezie più chiare; benedizione della stirpe di Abramo
42 Profezia di Giacobbe e sua spiegazione
43 Non tutti i tipi di profezia possono essere considerati: Cristo profetizzato nei Salmi
44 La profezia di Daniele
45 Confutazione dell'affermazione di Fausto secondo la quale sarebbe caratteristica di una debole fede non credere a Cristo senza una testimonianza
46 Sulla "semplice" fede
47 Viene confutata l'affermazione di Fausto secondo la quale i Profeti se profetarono Cristo non vissero in coerenza con la loro profezia
48 Conclusione

Libro XIII

1 Fausto respinge le profezie riguardanti Cristo: accettandole infatti cadrebbe in contraddizione
2 L'obiezione di Fausto è da giudicarsi ridicola
3 Il Cristo annunciato dalle Profezie è quello vero
4 Manicheo non è apostolo di Cristo né si fonda su alcuna effettiva autorità
5 La fama evocata da Fausto lo annienta se messo a confronto con Cristo
6 Assurdità delle favole manichee e invito a entrare nella Chiesa
7 Un pagano è più facile a convertirsi ove consideri quanto gli eventi più recenti riproducano le profezie di un tempo
8 Il Dio-Uomo rientra nelle profezie
9 La caduta degli idoli profetizzata
10 È falsa l'ipotesi che i Cristiani avrebbero scritto le profezie in epoca anteriore, in modo tale che apparissero come scritte prima
11 Spiegazione della cecità dei giudei
12 Gli eretici paragonati alla pernice
13 La vera Chiesa è facile a riconoscersi
14 Il pagano si lascia convincere dal compimento delle Profezie
15 Oracoli pagani a confronto con le previsioni dei Profeti
16 Esiguo è il numero dei fedeli; la zizzania è tollerata in mezzo ai floridi frumenti
17 Chi non crede a Cristo non crederà neppure a Manicheo
18 Assurdità del sistema manicheo

Libro XIV

1 Fausto rimprovera a Mosè l'uso di maledire a sproposito
2 Se Cristo fu appeso ad un legno, ciò significa che aveva un corpo mortale
3 In che senso la maledizione di Mosè si ripercuote in Cristo
4 Cristo ha subito la pena del peccato senza averlo commesso
5 La carne di Cristo appare simile a quella del peccato
6 In che senso Cristo fu maledetto da Dio
7 Cristo fu veramente maledetto perché veramente morì
8 Vana distinzione imputabile ai Manichei
9 Per Fausto Mosè non risparmiò a nessuno le sue maledizioni
10 I Manichei non amano la verità allo stesso modo in cui non l'amano i demoni
11 I Manichei adorano il sole e la luna
12.1 Nuova confutazione di Fausto circa le maledizioni di Mosè
13 Non è Mosè, come sostenuto da Fausto, un dispregiatore della castità e della verginità

Libro XV

1 Il Vecchio Testamento e la Chiesa, vera sposa di Cristo, nel giudizio di Fausto
2 Secondo Agostino il Vecchio Testamento è profezia del Nuovo
3 Allocuzione di Agostino rivolta alla Chiesa Cattolica, vera sposa del vero Cristo
4 Esortazione alla Chiesa Cattolica perché accetti col suo cuore di carne le vecchie tavole della legge
5 Allocuzione alla società manichea, non sposa, ma prostituta dei demoni
6 Continua l'allocuzione contro la Chiesa manichea cui viene rimproverata la lettura delle favole oscene in cui crede
7 L'allocuzione mette in luce che le tavole della legge sarebbero contrarie alla Chiesa manichea
8 L'allocuzione attacca la chiesa manichea per la mancanza in essa di un vivo interesse per i concetti di legge, peccato e grazia
9 La vera sposa di Cristo desidera che la chiesa manichea si salvi e la esorta ad evitare gli errori
10 La chiesa manichea fu predetta dai profeti e dall'apostolo Paolo e quindi ripudiata
11 La vera sposa di Cristo prega ed esorta la chiesa manichea a convertirsi dopo attenta considerazione

Libro XVI

1 Fausto è aperto ad ogni profezia su Cristo
2 Cosa scrisse Mosè su Cristo? E perché Cristo non lo spiegò ai Giudei?
3 Agostino dia indicazioni a Fausto, come a un giudeo, a un pagano
4 Prima confutazione del V. Testamento: Cristo non poteva essere annunciato come profeta
5 Seconda confutazione del V. Testamento: una maledizione sul popolo non va confusa con un riferimento alla Croce di Cristo
6 Gli insegnamenti di Mosè e di Cristo sono differenti in merito al sabato, alla circoncisione, alle carni da mangiare
7 Chi credette a Mosè non poteva credere a Cristo, e viceversa
8 Richiesta di una prova ragionevole che Mosè scrisse di Cristo
9 Ovunque Mosè parlò di Cristo, ma i Manichei si rifiutano di crederlo
10 Non Mosè, ma i Manichei sono più vicini ai pagani
11 La diffusione e l'autorità del Vangelo garantiscono che si riferiscono a Cristo le parole di Mosè
12 Mosè e i Profeti vennero con Cristo; ladri e briganti sono, invece, i falsi profeti manichei
13 Occorre credere a tutte Scritture
14 Chi si professa cristiano deve credere che Mosè scrisse di Cristo
15 Come possono essere simili anche cose di natura differente, così non è strano considerare simili Mosè e Cristo
16 Anche la morte di Mosè fu una profezia di Cristo
17 La morte di Mosè sul monte prefigura la grandezza e la fortezza di Cristo sulla croce
18 È profeta chi preannuncia eventi futuri. Cristo lo fu quanto Mosè; Fausto lo creda!
19 Il profeta promesso da Dio a Mosè come successore e guida nella terra promessa
20 I Gentili non possono non riconoscere come compiuta la profezia dei Libri sacri
21 Dio ha voluto che i Giudei, non credenti in Cristo, fossero depositari dei Libri che lo predicano
22 Una maledizione profetica è annuncio di un sentire presago, non un'imprecazione
23 Mosè nel profetizzare non era Caifa
24 Come un tempo i Sadducei, così i Maniche negano la resurrezione
25 Il vero Cristo è quello annunciato da Mosè e dai santi del suo popolo
26 È vero che Mosè ha scritto su Cristo o a motivo di Cristo
27 Di contro all'opposizione dei Giudei, tutto il mondo crede sia a Mosè che a Cristo
28 Il tempo di Cristo fu diverso da quello di Mosè, non la dottrina
29 Significato della circoncisione, della mortalità della carne, della morte e resurrezione di Cristo
30 Le carni monde e immonde prefiguravano gli appartenenti o meno alla Chiesa
31 Contro l'erronea opinione di Fausto che le carni contaminino l'uomo
32 Conclusioni
33 Esortazione finale: Fausto creda alla carne di Cristo come Tommaso davanti alle sue cicatrici!

Libro XVII

1 Dubbio sull'autenticità di Matteo. Scrivendo di sé perché non si espresse in prima persona?
2 Se la Legge e i Profeti sono perfetti, secondo Dio, perché Gesù doveva dichiarare di portarli a compimento?
3 Matteo non fu presente quando Cristo parlò, ma neppure Manicheo né quanti oggi credono in Cristo
4 Chi narra di se stesso è solito usare la terza persona, come Matteo, Mosè, Giovanni e Gesù
5 Cristo disse di essere venuto a portare a compimento quella legge che i farisei insegnavano ma non osservavano
6 Cosa significa "dare compimento"? Osservare i precetti della legge e manifestare le profezie che contiene

Libro XVIII

1 Agostino non osserva, di fatto, i precetti della Legge e dei Profeti: come può dirsi cristiano?
2 Per continuare ad essere cristiani occorre, dunque, iniziare certe pratiche della legge? Ma Cristo stesso non le osservò!
3 Fausto difende la sua fede, che lo ha reso accorto nel discernere il seme buono dalla zizzania nella Scritture
4 Il contenuto simbolico della Legge e dei Profeti, una volta rivelato, non deve più essere osservato alla lettera
5 Sul riposo del sabato: polemica con i Manichei sui nomi dei giorni e dei mesi
6 Il senso figurato degli animali sacrificati secondo la legge
7 Conclusioni: differenze sostanziali tra Cristiani e Manichei

Libro XIX

1 Gesù parlò per placare il furore dei Giudei, preoccupati che egli abolisse la legge
2 Esistono tre generi di leggi e tre generi di profeti
3 Gesù parlò della Legge e dei Profeti della Verità, non dei Giudei
4 Sarebbe più arduo affrontare le obiezioni dei nazareni che la sfrontatezza e la debolezza di Agostino!
5 Il primo approccio di Fausto con Cristo e il rischio di scivolare nell'errore dell'osservanza dei precetti
6 Conclusioni: o il versetto è falso o il suo significato è un altro
7 La legge data per mezzo di Mosè divenne grazia e verità per mezzo di Cristo
8 La profezia che prometteva l'avvento del Salvatore è divenuta verità in Gesù Cristo
9 Il cristiano e la circoncisione, il battesimo, il sabato
10 I Cristiani non osservano ciò che le figure del V. Testamento promettevano in modo profetico, perché Cristo le ha portate a compimento
11 Conclusione: l'osservanza dei precetti della Scrittura preannunciò Cristo, venuto il quale essa venne meno
12 La forza dei sacramenti è la carità
13 I nuovi sacramenti istituiti da Cristo
14 Gli antichi giusti soffrirono in nome della fede verso ciò che ora al cristiano è stato rivelato
15 Domanda sul valore della fede prima e dopo la resurrezione di Cristo
16 Prima del compimento della legge era lecito esprimersi con verbi al futuro; con la venuta di Cristo si deve usare il tempo passato
17 Il cammino verso la fede in Cristo dei primi Giudei e dei Gentili
18 I Cristiani osservano i precetti riguardanti la condotta, ma non quelli legati alla promessa della venuta di Cristo
19 Cristo non fece distinzione di precetti da portare a compimento
20 Vari casi in cui Cristo ha portato a compimento la giustizia e l'insegnamento della legge: l'ingiuria contro il fratello
21 L'adulterio
22 Il giuramento
23 L'omicidio; lo spergiuro
24 L'amore verso i nemici
25 La vendetta e il perdono
26 L'atto di ripudio della propria moglie
27 Conclusione: con la sua venuta Cristo donò la carità necessaria a portare a compimento la giustizia della legge
28 Ulteriori confronti V. Testamento / N. Testamento a conferma delle argomentazioni precedenti
29 Cristo ha negato il ripudio, attestando la divina legittimità dell'unione del maschio e della femmina
30 I precetti del Signore non furono contrari a quelli degli Ebrei ed ebbero come fine la salvezza
31 I riferimenti alla vita eterna contenuti nel V. Testamento e fatti propri nel Nuovo

Libro XX

1 Introduzione del tema: il culto degli astri
2 Le " dimore " della trinità manichea
3 Perché i Manichei non sono scisma dei Gentili
4 I Cristiani ed i Giudei, al contrario, sono scisma dei Gentili
5 I Manichei sono peggiori dei pagani che, almeno, venerano realtà esistenti
6 L'immagine manichea del sole come nave
7 Critica alla " luce segreta ", presunta " dimora " del Padre. Attributi dell'unico, vero Creatore
8 Critica al sole, "dimora " della potenza del Figlio, alla luna, " dimora " della Sapienza
9 Le creature inventate e venerate dai Manichei. Le invenzioni favolose dei pagani
10 Somiglianze e differenze che avvicinano e allontanano le diverse fedi
11 Follia manichea sulla concezione e la nascita di Gesù, contrariamente alla verità
12 Confusione dei Manichei sul numero e sui nomi delle divinità
13 Il valore cristiano e manicheo del pane e del vino
14 Natura dell'hyle secondo i Greci e secondo l'erronea dottrina manichea
15 Non può chiamarsi " tempio di Dio " un corpo fabbricato da una mente maligna
16 La mente dei Manichei come altare di demoni bugiardi
17 Nessun senso hanno le preghiere, la pietà, l'invocazione del perdono dei Manichei al loro dio
18 I falsi sacrifici dei Manichei; il vero sacrificio di Cristo e la celebrazione della sua memoria
19 In confronto con i Gentili, i Manichei sono menzogneri e peggiori
20 L'erronea astensione da alcuni cibi
21 Il culto e il sacrificio a Dio sulle reliquie dei martiri. Differenza tra Ebrei e Pagani riguardo ai sacrifici e alla verginità
22 I Giudei e le loro offerte unicamente al vero Dio
23 Condizioni necessarie per essere cristiani: fede, speranza, carità

Libro XXI

1 Dio e hyle sono due princìpi contrari, non due dèi
2 Il Dio vero e giusto può manifestare ira e misericordia
3 Bontà e severità appartengono ad un solo Dio
4 Dio vero, non hyle, è artefice anche di ciò che appare cattivo
5 L'arte divina conduce perfettamente a termine le opere celesti e quelle terrene
6 La perfezione della creatura fatta di carne
7 Ogni essere animato ama la propria carne come Cristo ama la Chiesa
8 S. Paolo attesta la grandezza di ciò che è piccolo, la bontà di ciò che è ultimo fra le realtà corporee
9 Il vero Dio ha creato il corpo nella sua unitarietà e funzionalità
10 Che beni grandi ha perduto la stirpe delle tenebre con la mescolanza del bene!
11 Bene e male, opposti tra loro, non sono evidenti nei contrari esemplificati da Fausto
12 Salute e abbondanza presso la stirpe delle tenebre
13 Gradevolezza e disgusto di un cibo secondo la convenienza del corpo
14 Il regno di dio e il regno di Hyle
15 Nel dio dei Manichei né prescienza né sicurezza
16 Cosa vanno delirando coloro che, non accettando la sana dottrina, si volgono alle favole!

Libro XXII

1 In che senso i Manichei contestano la Legge e i Profeti
2 Gli scrittori deformarono la Legge e i Profeti introducendo i precetti giudaici
3 O sono menzogneri gli scrittori, o sono veri i crimini dei Patriarchi e dei Profeti narrati nella Scrittura
4 Menzogne degli scrittori sia su Dio sia sugli uomini di Dio
5 I crimini dei Patriarchi e dei Profeti
6 I Manichei non comprendono il valore simbolico dei precetti e delle azioni contenuti nel Vecchio Testamento
7 I Manichei giudicano con mente carnale le figure che contengono le promesse
8 Ottusità dei Manichei circa Gen 1,2: differenza tra luce creatrice e luce creata
9 All'occhio carnale dei Manichei è inaccessibile la luce creatrice
10 Ipotesi sulla natura della luce creata
11 In che senso lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque ( Gen 1,2 )
12 In che senso Dio si meravigliò della luce ( Gen 1,4 )
13 In che senso Cristo si meravigliò della fede del centurione ( Mt 8,10 )
14 Le critiche di Fausto al Vecchio Testamento somigliano a quelle che i pagani potrebbero muovere al Nuovo
15 Anche nel Nuovo Testamento i Manichei attribuiscono a falsari ciò che non si accorda con la loro eresia
16 Esposizione e confutazione delle eventuali accuse dei pagani: Dio è privo di prescienza e invidioso dell'uomo
17 Il valore degli antichi sacrifici
18 Gelosia di Dio: ambivalenza della terminologia
19 Durezza e giudizio di Dio
20 Perché Dio punisce sia il giusto sia il peccatore
21 I Manichei calunniano il Dio dei Cattolici nel Vecchio Testamento e rifiutano la correzione che viene dal Nuovo
22 Il dio manicheo è un'invenzione
23 Difesa dei Patriarchi e dei Profeti dall'accusa di immoralità
24 Nel Vecchio Testamento non solo le parole, ma anche le azioni sono profezia di Cristo e della Chiesa
25 Superficialità di giudizio dei Manichei, simile a quella dei pagani su alcune azioni di Gesù
26 Perché la Scrittura propone alla nostra attenzione non solo la giustizia, ma anche il peccato dei Padri?
27 Definizione preliminare del peccato: violazione dell'ordine naturale ed eterno
28 Peccare è infrangere l'ordine, cedendo al piacere illecito
29 L'uomo, creatura razionale, deve dominare l'attrattiva del piacere e rimanere nell'ordine
30 Difesa delle azioni di Abramo. Si unì alla concubina non per libidine, ma nel desiderio lecito di un figlio
31 Sara non fu complice di Abramo nel male, ma agì con il marito secondo il diritto
32 Abramo non mancò di fiducia verso Dio: infatti non sapeva ancora che la promessa di un figlio riguardava Sara
33 Abramo non mercanteggiò Sara, bensì la mise al sicuro
34 Non rinnegò Sara come moglie
35 Non mentì chiamando Sara "sorella": il termine significa infatti "consanguinea"
36 Abramo non mancò di fiducia, bensì non volle tentare il Signore
37 La purezza di Sara non fu violata
38 Sara è figura della Chiesa, sposa di Cristo
39 La Chiesa è sorella di Cristo per parentela celeste e non terrena
40 La Chiesa: sposa nascosta e sorella manifesta
41 Cosa prefiguravano Loth, sua moglie e le sue figlie
42 Il comportamento di Loth e delle figlie è riprovevole, tuttavia profetico
43 Le figlie peccarono non per passione incestuosa, ma per desiderio di una discendenza
44 Loth non può essere incolpato di incesto: forse di ubriachezza
45 Nelle Scritture i peccati sono narrati, non elogiati
46 Scherzando con Rebecca Isacco non peccò, poiché era sua moglie
47 Nell'avere quattro mogli, Giacobbe non violò né natura, né costumi, né leggi
48 Temperanza dei Patriarchi, falsa pudicizia dei Manichei
49 L'accordo tra le mogli di Giacobbe nasceva dal diritto coniugale e non dalla concupiscenza
50 Giacobbe, uomo di somma continenza
51 Cosa prefiguravano le quattro mogli di Giacobbe
52 Lia è la fatica della vita temporale, Rachele è la speranza della vita eterna: chi serve Dio accetta la prima per arrivare alla seconda
53 Prima a sposarsi è Lia, poi Rachele: si giunge alla sapienza attraverso la giustizia che viene dalla fede
54 Rachele e la schiava Bila
55 Lia e la schiava Zilpa
56 La mandragora rappresenta la buona reputazione della vita contemplativa
57 Il rimprovero di Lia alla sorella
58 Giacobbe non rifiutò Lia: il peso della vita attiva procura lode alla vita contemplativa
59 Conclusione della difesa di Abramo, Isacco e Giacobbe
60 Il peccato di Lot non offusca la veridicità delle Scritture
61 I peccati di Giuda e di Tamar sua nuora
62 Venerare le Scritture non significa approvare i vizi che esse menzionano
63 Giacobbe benedisse Giuda in riferimento a Cristo, che sarebbe nato dalla tribù di lui
64 Fausto vuole colpire non la stirpe di Giacobbe, bensì la genealogia di Cristo
65 Le Scritture narrano spesso, di un medesimo uomo, azioni sia lodevoli sia riprovevoli
66 Numerose azioni di re Davide degne di lode e di imitazione
67 Solo lo Spirito di Dio vede nell'intimità dei cuori: meriti di Davide
68 Meriti di Pietro
69 Meriti di Mosè
70 Mosè e l'Egiziano: in un cuore grande il vizio rivela la futura virtù
71 La spoliazione degli Egiziani: Mosè obbedì al comando di Dio
72 Il Dio vero e buono ordina o permette qualcosa sempre con somma giustizia
73 Mosè, come già Abramo, non fu temerario, ma obbediente
74 Le guerre intraprese da Mosè: un'obbedienza al Dio giusto
75 Guerre legittime
76 Guerra legittima e martirio testimoniano entrambe il primato dell'unico vero Dio
77 Non c'è contraddizione tra Vecchio e Nuovo Testamento circa guerra e virtù della pazienza
78 Dio non è crudele, ma giusto e buono e dispone ogni cosa nell'ordine
79 Mosè colpì di spada i fabbricatori dell'idolo non per crudeltà, ma per amore
80 Il profeta Osea e la prostituta
81 I peccati di Salomone
82 Significato profetico delle azioni dei Patriarchi
83 Azioni cattive profezia di eventi buoni: Giuda e Tamar
84 I mariti di Tamar prefigurano i re dalla tribù di Giuda
85 Giuda e il pastore di Adullam: Cristo e Giovanni il Battista
86 L'abito di Tamar: la confessione dei peccati
87 Significato profetico del peccato di Davide
88 Eccellenza e rovina di Salomone: buoni e cattivi nell'unica Chiesa?
89 La vita di Osea, profezia dell'elezione dei Gentili
90 Mosè che uccise l'Egiziano: Cristo che sconfisse il diavolo
91 I beni sottratti agli Egiziani: i Gentili che si uniscono al popolo di Dio, o le loro utili dottrine
92 L'uccisione dei fabbricatori del vitello d'oro ordinata da Mosè significa la condanna dell'idolatria
93 Mosè distrugge il vitello d'oro: Cristo libera i Gentili dall'idolatria
94 Tutto il complesso dei libri profetici preannunzia Cristo
95 I Manichei accettino che le vicende dei Patriarchi possiedono anche un senso figurato
96 Le vicende dei Patriarchi: insegnamento morale, ma anche valore profetico
97 Non è colpa delle Scritture se qualcuno imita i peccati in essa narrati
98 I Patriarchi e i Profeti furono comunque migliori non solo degli eletti dei Manichei, ma anche del loro stesso dio

Libro XXIII

1 Interpretazione manichea della genealogia di Gesù secondo Matteo
2 O Gesù figlio di Davide non era Figlio di Dio, o il testo non è di Matteo
3 Gesù non può essere chiamato neppure figlio di Davide
4 Matteo non dice che Maria proveniva dalla stessa tribù di Davide
5 Agostino: uno e il medesimo è il Gesù figlio di Davide, nato da Maria, e il Gesù Figlio di Dio
6 Ignoranza di Fausto circa le Scritture
7 Il Vangelo afferma chiaramente che Gesù era Figlio di Dio sin dal grembo di Maria
8 Maria vergine e Giuseppe
9 Le Scritture canoniche attestano l'ascendenza davidica di Maria
10 I Manichei non comprendono il disegno di Dio sull'incarnazione

Libro XXIV

1 Solo l'uomo interiore e spirituale, secondo Fausto, è opera di Dio
2 L'uomo interiore e l'uomo esteriore non sono due uomini, ma uno solo, interamente opera di Dio

Libro XXV

1 Secondo Fausto, Dio è limitato, poiché è Dio soltanto dei circoncisi
2 I Manichei non sono neppure in grado di concepire le realtà spirituali

Libro XXVI

1 Secondo fausto, Gesù né nacque ne morì realmente. Paragone con Elia
2 Secondo Fausto come i miracoli contro natura, anche la morte di Gesù fu il frutto del suo potere divino
3 Dio onnipotente non agisce mai né contro natura né contro verità
4 Il caso di Elia
5 Dio può compiere anche ciò che all'uomo appare insolito
6 Cristo, come uomo, morì veramente
7 Sulla vera nascita e morte di Cristo si deve credere al Vangelo
8 In Cristo fu autentico, e non simulato, ogni moto della natura umana

Libro XXVII

1 Secondo Fausto, Gesù poté patire senza però essere veramente nato
2 Gesù, invece, volle sia nascere sia patire

Libro XXVIII

1 La genealogia di Matteo - dice Fausto - dimostra che Cristo non nacque
2 Su Cristo, risponde Agostino, solo i Vangeli custoditi dalla tradizione della Chiesa sono autorevoli
3 Le contraddizioni tra gli Evangelisti sulla genealogia di Cristo sono solo apparenti
4 I racconti dei discepoli unica fonte attendibile per conoscere ciò che Cristo proclamò di se stesso
5 I Manichei ritengono attendibili le Scritture solo in quanto concordano con la loro favola

Libro XXIX

1 Per Fausto, Cristo non è mai nato, e patì e morì soltanto in apparenza
2 Agostino: la nascita di Cristo, come la sua resurrezione, furono autentici miracoli di Dio e non opere di magia
3 Contraddittorietà dei Manichei: perché affermano che la morte di Cristo non fu vera ma simulata, mentre negano completamente la sua nascita?
4 I Manichei negano la nascita di Cristo perché disprezzano la procreazione. Meravigliosa integrità di Maria

Libro XXX

1 Discussione su 1 Tim 4,1-3. Perché l'astinenza alimentare dei Manichei sarebbe dottrina diabolica, mentre quella di Mosè e dei Profeti insegnamento divino?
2 L'astinenza dei tre fanciulli nel libro di Daniele
4 Perché si condannano i Manichei per la proibizione del matrimonio, se la Chiesa è piena di vergini?
5 Agostino: per i Manichei, gli alimenti sono impuri non per ciò che significano, ma per natura
6 I Manichei proibiscono il matrimonio perché odiano la procreazione

Libro XXXI

1 Fausto discute su Tit 1,15. Contraddizione tra Mosè e Paolo su impurità dei cibi e contaminazione
2 Per Fausto la pratica cristiana dell'astinenza contraddice Paolo
3 Fausto afferma che la pratica cristiana dell'astinenza contraddice la visione di Pietro ( At 10,11-15 )
4 La purità si riferisce alle nature create, l'impurità al valore simbolico dei cibi o alla consuetudine

Libro XXXII

1 Se i Cattolici estrapolano dal Vecchio Testamento le sole profezie, i Manichei accettano del Nuovo solo ciò che ritengono opportuno
2 Il Nuovo Testamento è pieno di errori e di contraddizioni, perché non fu scritto né da Cristo né dai suoi discepoli
3 I Cattolici rigettano molte cose del Vecchio Testamento; ne osservano alcune, ma solo in parte
4 Critiche all'atteggiamento dei Cattolici circa il Vecchio Testamento
5 I Cattolici dicono che il Vecchio Testamento viene da Dio, ma non lo osservano: ammettano allora che è stato corrotto
6 Se i Cattolici vagliano il Vecchio Testamento in nome di Gesù, sia lecito ai Manichei vagliare il Nuovo in nome del Paraclito
7 Cosa i Manichei accettano e rifiutano circa Cristo nel Nuovo Testamento
8 Agostino: differenza tra osservanza e fede
9 Le realtà del Vecchio Testamento erano ombra di quelle future
10 Cosa è prefigurato nella legislazione matrimoniale di Dt 25,5-10
11 Pasqua giudea e Pasqua cristiana
12 Differenza tra prefigurazione e commemorazione
13 Perché i Cattolici non mangiano alcuni tipi di carne
14 Tutto il Vecchio Testamento è vero e utile per la vita eterna
15 I Manichei errano circa il Paraclito
16 I Manichei errano affermando che il Nuovo Testamento non è per intero autentica opera degli Apostoli
17 In nessun modo il Paraclito, che introduce alla verità, può essere identificato con Mani
18 I Manichei selezionano il Nuovo Testamento sull'unica base del loro criterio carnale
19 I Manichei disprezzano l'autorità evangelica, però credono ciecamente a miti indimostrabili
20 Errore dei Manichei sulla natura del bene e del male
21 Motivo dell'autenticità apostolica degli scritti del Nuovo Testamento
22 Il Cristo annunziato degli Apostoli non è quello di Mani

Libro XXXIII

1 I Manichei e la salvezza dei Patriarchi: discussione su Mt 8,11
2 Le frase di Gesù è un falso, perché Matteo e Luca si contraddicono
3 In ogni caso, le vite dei Patriarchi furono deprecabili e prive di merito
4 Agostino: i meriti dei Patriarchi
5 La fede di Abramo
6 L'ininterrotta tradizione nella Chiesa attesta l'autenticità degli scritti apostolici
7 Le divergenze tra Matteo e Luca si spiegano con i diversi metodi della narrazione storica
8 Matteo ha insistito sul significato del fatto, Luca sul modo in cui si è svolto
9 Esortazione finale: i Manichei seguano l'autorità delle Scritture o almeno la retta ragione