Summa Teologica - III

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Argomento 16 - Ciò che è attribuibile a Cristo secondo l'essere e il divenire

Passiamo ora a considerare le conseguenze logiche dell'unione ipostatica.

Primo, rispetto a Cristo in se stesso;

secondo, rispetto alle sue relazioni con Dio Padre [ q. 20 ];

terzo, rispetto alle sue relazioni con noi [ q. 25 ].

Rispetto a Cristo in se stesso esamineremo due cose:

primo, ciò che gli è attribuibile secondo l'essere e il divenire;

secondo, ciò che gli è attribuibile sotto l'aspetto dell'unità [ q. 17 ].

Sul primo di questi argomenti si pongono dodici quesiti:

1. Se sia vera la proposizione: « Dio è uomo »;

2. Se sia vero che « un uomo è Dio »;

3. Se Cristo possa essere detto « uomo del Signore »;

4. Se le proprietà del Figlio dell'Uomo possano essere attribuite al Figlio di Dio, e viceversa;

5. Se le proprietà del Figlio dell'Uomo siano attribuibili alla natura divina, e quelle del Figlio di Dio alla natura umana;

6. Se sia vera la proposizione: « Il Figlio di Dio si è fatto uomo »;

7. Se sia vero che « un uomo è divenuto Dio »;

8. Se sia vera la proposizione: « Cristo è una creatura »;

9. Se si possa affermare di Cristo che « quest'uomo ha cominciato a essere », oppure che « è sempre stato »;

10. Se sia vera la proposizione: « Cristo, in quanto uomo, è una creatura »;

11. Se sia vera la proposizione: « Cristo, in quanto uomo, è Dio »;

12. Se sia vera la proposizione: « Cristo, in quanto uomo, è un'ipostasi o persona ».

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