Summa Teologica - III

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Articolo 9 - Se il battesimo possa venire ripetuto

Supra, q. 49, a. 3, ad 2; infra, q. 80, a. 10, ad 1; q. 84, a. 10, ad 1, 5; In 4 Sent., d. 2, q. 1, a. 2, ad 2; d. 6, q. 2, a. 1, sol. 1; d. 12, q. 3, a. 1, sol. 1, ad 2; d. 14, q. 1, a. 4, sol. 3; C. G.. IV, cc. 59, 71; In Ioan., c. 3, lect. 1; In Ephes., c. 4, lect. 2; In Hebr., c. 6, lect. 1

Pare che il battesimo possa venire ripetuto.

Infatti:

1. Il battesimo fu istituito per l'abluzione dei peccati.

Ma i peccati si ripetono.

Tanto più dunque deve ripetersi il battesimo, poiché la misericordia di Cristo è superiore alla colpa dell'uomo.

2. S. Giovanni Battista fu elogiato da Cristo [ Mt 11,11 ] al di sopra di tutti con le parole: « Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista ».

Ma i battezzati da Giovanni venivano ribattezzati, poiché negli Atti [ At 19,1-7 ] si legge che S. Paolo battezzò quelli che erano stati battezzati con il battesimo di Giovanni.

Tanto più dunque devono essere ribattezzati coloro che hanno ricevuto il battesimo da ministri eretici o peccatori.

3. Nel Concilio di Nicea [ 1,19 ] è stabilito: « Coloro che dai Paolinisti e Catafrigi passano alla Chiesa cattolica, devono essere assolutamente ribattezzati ».

E la stessa cosa pare valere anche per gli altri eretici.

Quindi i battezzati dagli eretici devono essere ribattezzati.

4. Il battesimo è necessario alla salvezza.

Ma di alcuni a volte si dubita che siano stati battezzati.

Perciò devono essere ribattezzati.

5. L'Eucaristia è un sacramento più perfetto del battesimo, come si è detto sopra [ q. 65, a. 3 ].

Ma il sacramento dell'Eucaristia può essere ripetuto.

Molto più dunque si potrà ripetere il battesimo.

In contrario:

S. Paolo [ Ef 4,5 ] scrive: « Una sola fede, un solo battesimo ».

Dimostrazione:

Il battesimo non può essere ripetuto.

Primo, perché è una rigenerazione spirituale, in quanto il battezzato muore alla vita di prima e inizia a condurre una vita nuova.

Per cui si legge nel Vangelo [ Gv 3,5 ]: « Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio ».

Ma ognuno non ha che una sola generazione.

Quindi non si può ripetere il battesimo, come nemmeno la generazione fisica.

Per cui commentando il testo evangelico [ Gv 3,4 ]: « Può forse un uomo rientrare nel grembo di sua madre e rinascere? », S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 11 ] scrive: « Tu devi intendere la nascita dello spirito come Nicodemo intese la nascita della carne.

Come non si può tornare nel grembo materno, così non si può tornare al battesimo ».

Secondo, poiché « veniamo battezzati nella morte di Cristo » [ Rm 6,3 ], grazie alla quale moriamo al peccato e risorgiamo a una vita nuova.

Ma Cristo « è morto una volta sola » [ Rm 6,10 ].

Quindi neppure il battesimo può essere ripetuto.

Per cui di alcuni che volevano essere ribattezzati S. Paolo [ Eb 6,6 ] dice che « per loro conto crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio »; e la Glossa [ ord. ] commenta: « L'unica morte di Cristo ha consacrato un unico battesimo ».

Terzo, poiché il battesimo imprime il carattere, che è indelebile e viene accompagnato da una specie di consacrazione.

Come quindi non si ripetono nella Chiesa le altre consacrazioni, così neppure il battesimo.

Da cui le parole di S. Agostino [ Contra epist. Parmen. 2,13.30 ]: « Il carattere militare non si ripete »; e aggiunge: « Il sacramento di Cristo non è meno stabile di tale segno corporeo, poiché vediamo che non perdono il battesimo neppure gli apostati, ai quali, quando tornano pentiti, esso non viene rinnovato ».

Quarto, poiché il battesimo viene conferito principalmente contro il peccato originale.

Come quindi non si ripete il peccato originale, così neppure si ripete il battesimo, secondo l'insegnamento di S. Paolo [ Rm 5,18 ]: « Come per la colpa di un solo uomo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita ».

Analisi delle obiezioni:

1. Il battesimo opera in virtù della passione di Cristo, come si è detto sopra [ a. 2, ad 1 ].

Perciò i peccati che lo seguono, come non annullano l'efficacia della passione di Cristo, così non annullano neppure il battesimo in modo da renderne necessaria la ripetizione; accade invece che, al sopraggiungere della penitenza, sparisce il peccato che impediva l'effetto del battesimo.

2. Commentando le parole [ Gv 1,33 ]: « Io non lo conoscevo », S. Agostino [ In Ioh. ev. tract. 5 ] scrive: « Ecco, chi ha ricevuto il battesimo da Giovanni, viene ribattezzato; chi da un omicida, non viene ribattezzato: poiché Giovanni ha dato il proprio battesimo, l'omicida ha dato invece il battesimo di Cristo; il sacramento è infatti così santo che non viene macchiato neppure quando lo amministra un omicida ».

3. I Paolinisti a e i Catafrigi non battezzavano nel nome della Trinità.

Perciò S. Gregorio [ Registr. 11,4,67 ] scrive: « Questi eretici, che non battezzano nel nome della Trinità, ossia i Bonosiani e i Catafrigi », i quali sentono come i Paolinisti, « poiché i primi non credono alla divinità di Cristo », reputandolo un semplice uomo, e « i secondi », cioè i Catafrigi, « ritengono stoltamente che lo Spirito Santo sia un semplice uomo », ossia « Montano, tutti costoro, quando si convertono alla Santa Chiesa, ricevono il battesimo: poiché non era un battesimo quello che vivendo nell'errore avevano ricevuto, senza l'invocazione del nome della santa Trinità ».

Al contrario, come è detto nelle Regole Ecclesiastiche [ De eccl. dogm. 52 ], « i battezzati da quegli eretici che conferiscono il battesimo con la professione della santa Trinità, se passano alla fede cattolica, siano accolti come battezzati ».

4. La risposta è in una Decretale [ 3,42,2 ] di Alessandro III: « Coloro di cui si dubita che siano stati battezzati, vengano ammessi al battesimo con questa formula: "Se sei battezzato, io non ti ribattezzo, ma se non lo sei, io ti battezzo", ecc.

Non è infatti una ripetizione, poiché non si sa se è stato fatto ».

5. Entrambi i sacramenti, cioè il battesimo e l'Eucaristia, rappresentano la morte e la passione del Signore, ma in modo diverso.

Nel battesimo infatti si commemora la morte di Cristo in quanto l'uomo muore con Cristo per essere rigenerato a una vita nuova.

Nel sacramento dell'Eucaristia invece si commemora la morte di Cristo in quanto Cristo stesso che ha sofferto viene imbandito a noi come banchetto pasquale, secondo le parole di S. Paolo [ 1 Cor 5,7s ]: « Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: banchettiamo dunque », ecc.

Ora, l'uomo nasce una sola volta, ma si ciba ripetutamente: così dunque il battesimo viene dato una sola volta, l'Eucaristia invece più volte.

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