Efesini

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Capitolo 5

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

1 Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi,
Mt 5,48
2 e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
1 Gv 3,16
Gal 2,20
Sal 40,7
3 Quanto alla fornicazione e a ogni specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi;
Es 29,18
4 lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte sconvenienti.
Si rendano invece azioni di grazie!
Gal 5,19+
At 9,13+
Ef 5,20+
5 Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolatri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio
1 Cor 6,9-10+
Eb 13,4-5
Col 3,5
6 Nessuno vi inganni con vani ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che gli resistono.
Mt 6,24
Col 2,4.8
7 Non abbiate quindi niente in comune con loro.
Col 3,6
8 Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce;
Ef 4,18
Gv 8,12+
Col 1,12-13
2 Cor 4,6
2 Cor 6,14
9 il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
1 Ts 5,4-8
10 Cercate ciò che è gradito al Signore,
11 e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente,
Rm 12,2+
Col 3,10+
12 poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino parlare.
13 Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce.
Gv 3,20-21
14 Per questo sta scritto: « Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà ».
Is 26,19
Is 60,1
Eb 10,32+
15 Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi;
16 profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.
Col 4,5
17 Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio.
Col 1,9
Rm 12,2+
18 E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito,
Pr 23,31
19 intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore,
Col 3,16-17
20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
1 Ts 5,18
Col 3,15-17

Morale domestica

21 Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22 Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore;
Col 3,18
1 Pt 3,1-6
23 il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.
1 Cor 11,3
24 E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
Ef 1,22-23
25 E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
Col 3,19
1 Pt 3,7
Ef 5,2
26 per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola,
Tt 2,14
Tt 3,5-7
Rm 6,4+
Ez 16,9
Col 1,22
27 al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.
2 Cor 11,2
Ap 19,7-8
Ap 21,2.9-11
28 Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.
29 Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa,
30 poiché siamo membra del suo corpo.
31 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.
1 Cor 12,12+
32 Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!
Gen 2,24
Mt 19,5p
33 Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.
Rm 16,25+
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Abbreviazioni
5,1-14 Siete luce nel Signore
5,2 sacrificio di soave odore: a lui gradito ( Es 29,18; Sal 40,7 ).
5,5 idolàtri: le brame sregolate rendono a creature, specialmente al denaro,
un culto che è dovuto solo a Dio e se ne fanno come degli idoli.
5,8 tenebra e luce: immagini antitetiche per indicare due condizioni spirituali contrapposte.
I credenti sono diventati figli della luce grazie al battesimo ( Rm 13,12; Col 1,12-13; 1 Ts 5,4 ).
5,13s luce: parlare di queste turpitudini con compiacenza, lasciandole nella loro oscurità sospetta, sarebbe una cosa cattiva ( v 3 );
ma farlo per correggerle mettendole all'aperto diventa un'opera buona;
una luce siffatta caccerà le tenebre, poiché è quella del Cristo ( fine del v ).
- sta scritto: alla lettera « dice ».
Questa citazione sembra presa da qualche inno cristiano primitivo;
altro esempio in 1 Tm 3,16.
Sulla fede battesimale concepita come illuminazione, cf. Eb 6,4; Eb 10,32
( cf. Rm 6,4+ ).
- e Cristo ti illuminerà: o « tu toccherai il Cristo » secondo una var.
5,14 Viene citato probabilmente un frammento di un inno battesimale.
5,15-20 Il comportamento dei cristiani
5,16 Il tempo è l'era della salvezza, che va dalla risurrezione di Cristo alla sua venuta gloriosa, alla fine dei tempi.
profittando del tempo presente: alla lettera « riscattando il tempo ».
5,21-33 Mogli e mariti
Il programma di vita per i battezzati viene esemplificato con un elenco di doveri relativi alla vita familiare.
In primo luogo, si presentano i doveri reciproci tra gli sposi.
La novità di questo elenco, rispetto a quelli dell'ambiente giudaico ed ellenistico, è il riferimento a Gesù Cristo Signore, che è il modello e la fonte dell'amore dei cristiani ( Ef 5,21-6,9; vedi anche Col 3,18-4,1 ).
5,23 I vv 23-32 stabiliscono tra il matrimonio umano e l'unione del Cristo con la chiesa un parallelo da cui i due termini raffrontati si rischiarano a vicenda:
il Cristo può essere detto sposo della chiesa perché è suo capo e la ama come il suo proprio corpo, così come avviene tra marito e moglie;
questo paragone, una volta ammesso, fornisce in cambio un modello ideale al matrimonio umano.
Un tale simbolismo immerge le sue radici nell'AT, che rappresenta spesso Israele come la sposa di Jahve ( Os 1,2+ ).
5,26 La sezione dedicata ai doveri dei mariti verso le mogli si dilata in una catechesi sul rapporto di Cristo con la Chiesa, sua sposa, che egli rende pura mediante il bagno battesimale.
Il battesimo vale solo se è accompagnato dalla proclamazione della parola, espressa dall'annuncio del ministro e dalla professione di fede del battezzato ( Ef 1,13;
cf. Mc 16,15s; At 2,38+; Rm 6,4+; 1 Pt 1,23+ ).
5,27 Secondo i costumi dell'antico Oriente, la fidanzata era lavata e ornata,
poi i « figli delle nozze » andavano a presentarla al fidanzato.
Nel caso mistico della chiesa, è il Cristo che ha lavato la sua fidanzata da ogni lordura con il bagno del battesimo e « la parola » ( sottolineare la menzione espressa di una formula battesimale ) per presentarla a se stesso.
5,30 Dopo corpo, in base a Gen 2,23, volg. ( de carne eius et de ossibus eius )
e il codice di Beza aggiungono: « dalla sua carne e dalle sue ossa »;
altri testimoni hanno: « e dalle sue ossa »;
altri invece: « dalla sua carne e dalla sua bocca ».
5,31-32 La citazione di Gen 2,24 è riferita all'unione di Cristo con la Chiesa,
unione che viene proposta come prototipo di quella degli sposi cristiani.
Questo è il grande mistero, cioè il disegno salvifico di Dio ora svelato e attuato
( Ef 1,9; Ef 3,3.9 ).
A questo brano si fa riferimento di solito per spiegare la natura sacramentale del matrimonio cristiano.
5,32 Nel testo della Genesi Paolo scopre una prefigurazione profetica dell'unione del Cristo e della chiesa:
« mistero » rimasto per lungo tempo nascosto e rivelato ora,
proprio come il « mistero » della salvezza delle nazioni ( cf. Ef 1,9s; Ef 3,3s ).