La Chiesa

C 18

Ripudio d'Israele

Rif.

Il ripudio in massa dei membri del popolo eletto e l'entrata dei pagani nella Chiesa costituisce il grande dramma religioso dell'umanità.
Rm 9-11
Rm 9-11 presenta tre tesi che si succedono.
Dio non è infedele, né ingiusto; gli Ebrei sono rigettati; ma questo rifiuto è provvisorio.
La prima viene spiegata, la seconda le fa di contrappeso e la terza, più sintetica, precisa i dati che sono serviti come punto di partenza.
Si è classificato questo processo di composizione con gli schemi A, B e C.
1 Pt 2,5-8
Una delle difficoltà di questi capitoli consiste nel conglomerato di testi che vi si ritrovano, e che s'incontra anche altrove, per esempio in 1 Pt 2,5-8.
Ciò proviene dalla necessità in cui si sono trovati i primi cristiani di provare agli Ebrei, Bibbia alla mano, la verità del Vangelo.
Probabilmente, i testi della terza tesi sono stati raccolti prima della stesura della lettera, anche per altri fini.
Spiegheremo solo i principali.

Testi

Rilievi

Rif.

Mt 8,11-12
Mt 21,31-41
Già i sinottici a proposito del Regno
C 14
sviluppano l'idea del ripudio.

Lc 19,41-47
Lc. sottolinea il fallimento dell'elezione divina di Israele.

Rm 9,1-5
Gs 6,17
Lv 27,28
Introduzione nella quale Paolo enumera i privilegi di Israele.
Anatema significa oggetto di maledizione:
E 35
espressione suprema di dolore e di amore.

Schema A

Rm 9,6-13
Gen 18,10
Gen 25,23
Ml 1,2-3
Le promesse
C 9
non riguardano tutta la discendenza carnale di Abramo, poiché Giacobbe è stato scelto a scapito di Esaù.
Dunque Dio è fedele.

Rm 9,14-18
Es 33,19
Rm 1,24ss
Es 7,13.22
La volontà di Dio opera ( v. 18 ).
Egli ha fatto misericordia a Mosè e ha indurito il faraone;
E 10
è il suo diritto.
Allo stesso modo ha indurito Israele.
E 10

Rm 9,19-29
Pr 16,4
Sap 12,20-21
Ef 2,1-7
Os 2,25
Is 10,22-23
L'uomo non ha da chiedere conto a Dio: così il vaso d'argilla non chiede al vasaio perché l'ha fatto in quella maniera.
I vasi di collera ( i Giudei ) sono diventati tali per colpa loro.
Sono stati creati da Dio per far risaltare con queste ombre la sua magnifica bontà a riguardo dei cristiani.

Schema B

Rm 9,30-10,4
Is 28,16
Is 8,14
1 Pt 2,6-8
Fil 3,9
Gal 3,24
Il paradosso dei vv. 30 e 31 è spiegato dal v. 32.
Poiché non hanno fatto ricorso alla fede, che è anteriore alla Legge, hanno urtato contro la roccia,
B 62
nella quale avrebbero dovuto credere perché completa la Legge.
Essi sono colpevoli perché hanno cercato di procurarsi la giustificazione, invece di riceverla come una grazia con la fede in Cristo.

Rm 10,5-13
Gal 3,12
Dt 30,12
La giustificazione attraverso la Legge suppone opere difficili.
Quella della fede non esige né di salire al cielo, né di discendere agli inferi, ma la fede del cuore.

Rm 10,16
Rm 1,5
Is 53,1
I Giudei sono inscusabili: non hanno obbedito al Vangelo che fu loro predicato.

Schema C

Rm 11,1-10
2 Cor 11,21ss
1 Re 19,10.14.18
Is 4,2-3
Is 6,13
Is 29,10
La prova che Dio non ha ripudiato il suo popolo sta nel fatto che attualmente esiste, come ai tempi di Elia, un « Resto »
C 3
che ha corrisposto all'appello gratuito di Dio.
Gli altri ( la massa ) si sono induriti.

Rm 11,11-15
Rm 9,22
At 13,5
At 17,10
Mt 21,43
Questa gelosia si spiega così: Israele si considera come la sposa legittima di Jahvè.
Il fatto di vedersi preferire un'altra sposa ( la Chiesa ) eccita la sua gelosia: ciò avrà per effetto la conversione definitiva di Israele.

Rm 11,16-24
Nm 15,19-21
Ef 2,11-22
La consacrazione delle primizie santifica tutta la pasta.
Gli Ebrei convertiti santificano i loro fratelli.
Il germoglio selvatico d'olivo è il pagano divenuto cristiano.

Rm 11,25-32
Rm 16,25
1 Cor 2,7.8.10
Col 1,25-27
La conversione finale del popolo ebreo
C 68
è un mistero, ossia un aspetto importante del piano divino di salvezza del mondo.

Rm 3,26
Rm 11,11
Gal 3,22
Ez 18,23
Ebrei e Gentili hanno dovuto passare attraverso la disobbedienza per lasciare che si esercitasse la misericordia divina.
A 18
A 19
La sovrabbondanza di questa misericordia attira nella sua orbita Ebrei e Gentili.

Rm 11,33-36
Sal 139,6.17-18
Is 40,13
Meraviglia dell'anima religiosa in contemplazione davanti alle vie misteriose della sapienza divina.
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