Salmi

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Capitolo 38 ( 37 )

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

Preghiera nell'angoscia

1 Salmo. Di Davide. In memoria.
2 Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,
non punirmi nella tua ira.
Sal 6,2
3 Le tue frecce mi hanno trafitto,
su di me è scesa la tua mano.
Lam 3,12
Gb 6,4
4 Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
Is 1,5-6
5 Le mie iniquità hanno superato il mio capo,
come carico pesante mi hanno oppresso.
Esd 9,6
Gen 4,13
6 Putride e fetide sono le mie piaghe
a causa della mia stoltezza.
7 Sono curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
8 Sono torturati i miei fianchi,
in me non c'è nulla di sano.
9 Afflitto e sfinito all'estremo,
ruggisco per il fremito del mio cuore.
Sal 102,4-6
10 Signore, davanti a te ogni mio desiderio
e il mio gemito a te non è nascosto.
11 Palpita il mio cuore,
la forza mi abbandona,
si spegne la luce dei miei occhi.
Sal 6,8
Sal 31,11
Sal 88,7
12 Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,
i miei vicini stanno a distanza.
Gb 12,4-5
Gb 19,13-19
Sal 31,12
Sal 41,6-10
Sal 88,9
13 Tende lacci chi attenta alla mia vita,
trama insidie chi cerca la mia rovina
e tutto il giorno medita inganni.
Sal 35,20
14 Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
Is 53,7
15 sono come un uomo che non sente e non risponde.
16 In te spero, Signore;
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
17 Ho detto: « Di me non godano,
contro di me non si vantino
quando il mio piede vacilla ».
Sal 13,5
Sal 35,19
18 Poiché io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Sal 51,5
19 Ecco, confesso la mia colpa,
sono in ansia per il mio peccato.
Sal 32,5
20 I miei nemici sono vivi e forti,
troppi mi odiano senza motivo,
21 mi pagano il bene col male,
mi accusano perché cerco il bene.
Sal 109,3-5
Sal 35,12
22 Non abbandonarmi, Signore,
Dio mio, da me non stare lontano;
Sal 35,22
Sal 22,12
23 accorri in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Sal 40,14.18
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Abbreviazioni
38,1 Nel salmo traspare la concezione che della malattia ha l'uomo dell'AT, il quale vede in essa la punizione delle proprie colpe.
Ciò ha contribuito, nella tradizione cristiana, a collocare questa lamentazione tra i sette "salmi penitenziali" ( Sal 6 ).
38 Lamento di un fedele malato e presunto colpevole ( vv 4-5.6b.19 ).
Salmo penitenziale di cui certi passi richiamano Giobbe e il canto del servo sofferente di Is 53.
38,3 è scesa: con il TM; alla lettera: « è caduta »;
BJ traduce, con sir. e Targum: « si è abbattuta ».
38,4 carne e ossa: il corpo umano.
38,6 Fetide e purulente: probabile allusione alla lebbra, la malattia simbolo del peccato e di tutto ciò che è impuro ( Lv 13-14 ).
38,20 vivi: secondo il TM, hajjîm; BJ congettura: « senza una causa », hinnam.
38,21 Mss greci e alcune versioni aggiungono: « mi hanno rigettato, me il prediletto, come un cadavere spaventoso » ( cf. Is 14,19 LXX), allusione al Cristo crocifisso come precisa ancor più la versione copta: « hanno inchiodato la mia carne ».