Imposizione

… delle mani

In greco era kheirotonia, che indicava l'alzata di mano per votare, specialmente, nell'elezione ad uffici e magistrature.

Nella liturgia della Chiesa è stata conservata per l'elezione e l'ordinazione di ministri ed in genere per testimoniare una speciale effusione della grazia dello Spirito Santo ( cresima, ordine, benedizioni ) e viene di norma accompagnata da formule che ne precisano intenzione e significato.

Fu gesto usato da Gesù per guarire ammalati e per benedire e fu continuato dagli Apostoli nell'amministrazione dei sacramenti.

È atteggiamento che emana un senso di sacra solennità, particolarmente adatto a richiamare l'attenzione sul mistero della grazia che viene comunicata.

… delle mani

Gesto, testimoniato largamente dalla tradizione biblico-liturgica, con cui si esplicita l'invocazione dello Spirito Santo su persone e cose.

È usato, in particolare, per trasmettere poteri o coinvolgere nella missione, come nella consacrazione e nella cresima.

L'imposizione delle mani può essere compiuta in silenzio, oppure accompagnata con una formula solitamente d'invocazione dello Spirito.

v. Consacrazione; Cresima

… delle mani

In tutte le culture, tale gesto ha dei profondi significati umani e religiosi.

Nell'AT è gesto di benedizione fra gli uomini, di consacrazione, di trasmissione dei peccati sul « capro espiatorio » ( Nm 27,21-28; Dt 34,9 ).

Nel NT l'imposizione delle mani ha spesso un significato di invocazione per i malati ( così anche nella prassi di Gesù ) o di benedizione ( Mc 10,16 ), oppure molto spesso di consacrazione di alcune persone per un incarico speciale ( At 6,1-6; At 13,1-3; 1 Tm 4,14; 2 Tm 1,6 ) o anche per conferire lo Spirito ( At 8,15-17; At 19,5-8; Eb 6,2 ).

Nella liturgia attuale, l'imposizione delle mani è un gesto profondamente carico di presenza divina e di potenza dello Spirito Santo, usato in quasi tutti i Sacramenti maggiori, per conferire lo Spirito, per consacrare e perdonare.

Imposero le mani: secondo At 14,26 ( At 15,40 ) tale gesto della comunità sembra raccomandare alla grazia di Dio i nuovi missionari, scelti ( v 2 ) e inviati ( v 4 ) dallo Spirito Santo.

Perciò il rito non ha lo stesso identico valore che in At 6,6, dove i sette ricevono il mandato dagli apostoli ( 1 Tm 4,14+ )

At 13,3

Con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri: alcuni traducono: « l'imposizione delle mani in vista del presbiterato ».

L'imposizione delle mani, rito di trasmissione di una grazia o di un carisma ( Eb 6,2 ) può essere un gesto di semplice benedizione ( Mt 19,15 ), il mezzo per operare una guarigione ( Mt 9,18p; Mc 6,5; Mc 7,32; Mc 8,23-25; Mc 16,18; Lc 4,40; Lc 13,13; At 9,12.17; At 28,8 ), di comunicare ai battezzati la pienezza dello Spirito Santo ( At 1,5+ ), infine il rito che consacra un uomo in vista di una funzione pubblica particolare ( At 6,6; At 13,3 ).

In quest'ultimo senso va inteso il presente versetto e 1 Tm 5,22+; ( 2 Tm 1,6 ).

Fin dal giorno al quale Paolo fa allusione, Timoteo ha in sé il modo permanente un « carisma » ( 1 Cor 12,1+ ) che lo consacra al ministero.

Per la menzione dell'intervento profetico ( 1 Tm 1,18 ).

1 Tm 4,14

Schedario biblico

Imposizione delle mani D 5
Apostoli C 41
Sacerdozio D 35
Giurisdizione dei sacerdoti D 36
Benedizione E 34
Miracoli di Cristo B 79
Bestemmia E 62

Concilio Ecumenico Vaticano II

Tradizione apostolica Ad gentes 16
E consacrazione episcopale Lumen gentium 21
Significato della … nella consacrazione sacerdotale Presbyterorum ordinis 8
E diaconato Ad gentes 16
v. Apostoli

Catechismo della Chiesa Cattolica

 

… delle mani
La mano 699
Segni e simboli 1150
La Confermazione nell'Economia della Salvezza 1288ss
Cristo-medico 1504
Perché il nome di sacramento dell'Ordine? 1538
L'ordinazione episcopale - pienezza del sacramento dell'Ordine 1556
  1558
La celebrazione di questo sacramento 1573
… delle mani Comp. 139; 237; 265; 267