Cristo

B 14

Cristo, Messia

Rif.

Gli autori del N.T., in particolare Matteo e Atti, hanno fatto frequenti richiami all'A.T. per mostrare che il Messia aveva realizzato "ciò che i profeti hanno annunziato", come dice Gesù ai discepoli di Emmaus.
Si è pure fatto notare che la visione del messianismo poggia in complesso sugli stessi testi in tutti gli scritti del N.T.
Questa concordanza mostra che essa risale alle origini.
I testi scelti per esprimere la messianità di Cristo ci permettono di trovare in Gesù la maggior parte dei segni del Messia elaborati dall'A.T.
B 12
B 13
Messia dinastico, ma anche Messia sofferente e povero; Messia divino e Messia sacerdotale.

Testi

Rilievi

Rif.

Is 7,14
Gen 18,14
Mt 1,23
Lc 1,26-35
La concezione verginale di Maria è stata annunciata da Isaia (LXX) in un contesto di intronizzazione davidica.
B 78

Sal 91,11-12
Mt 4,1-11
Gv 6,15
Il diavolo, citando il Salmo 30, fa brillare davanti a Cristo una intronizzazione regale.
B 13
Cristo, in risposta, sceglie il messianismo sofferente.
B 74
B 24
Si noti l'allusione all'investitura messianica per mezzo degli angeli.
F 20
Egli respinge pure, come proveniente da Satana,
E 33
la proposta di un messianismo glorioso.

Lc 19,28-38
Zc 9,9
Mt 17,2-8
Gesù accetta d'essere riconosciuto come re discendente da Davide; si piega anche eccezionalmente, nella trasfigurazione, ad un rituale di investitura messianica.
B 81
Ma egli ha voluto adempiere una profezia messianica mettendo in rilievo l'umiltà del Messia.

Gv 10,22-38
Gesù rivendica a sé il titolo di Messia.

Mt 22,41-46
Sal 110,1
Gesù insinua che il Messia atteso ha un'origine trascendente, superiore all'origine davidica.

Mt 8,20
Mt 11,19
Mt 17,9
Mt 24,30
Mt 20,28
Per reagire contro le false idee dei suoi contemporanei riguardo al Messia, Gesù prende il titolo di Figlio dell'Uomo,
B 2
formula ambivalente che manifesta la sua umiltà evocando insieme la sua trascendenza.

Gv 6,1-15
La moltiplicazione dei pani appare alla folla come una cena messianica; per questo si vuole intronizzare Cristo.

Mt 26,30-35
Zc 13,7-9
Alla cena
B 91
Cristo annunzia che la sua messianità sofferente segnalata da Zaccaria farà cadere i discepoli.

Mt 26,57-27,10
L'interrogatorio del sommo sacerdote verte sulla messianità di Cristo.

Mt 16,15-23
Mc 8,27-33
Lc 9,18-22
Mt 26,28
Is 53,12
Al momento in cui Pietro confessa la sua fede nella messianità di Gesù, questi indica quale sarà la sua vera natura: sofferenza ed espiazione redentrice.
C 28
Egli unisce così la sua messianità a quella del Servo
B 24
e ne manifesta il carattere sacerdotale.
Luca e Marco si accontentano di una professione di fede di Pietro nella messianità davidica ( "unto" - Cristi ); solo Matteo prolunga questa proclamazione sino alla filiazione divina.

Mt 21,33-43
Il titolo di "figlio" e quello di "pietra"
B 62
sono messianici; ma Cristo vi aggiunge un elemento supplementare; l'annuncio della sua sofferenza.

Mt 16,21
Lc 24,26
Ogni volta che egli predice la sua morte ignominiosa, aggiunge che questa sarà seguita dalla sua risurrezione.

At 2,32-35
Sal 110,1
Mt 13,43
Mt 16,28
Mt 25,31
Poi egli entrerà nella gloria del suo Regno, che è quello del Padre; intronizzato alla destra del Padre,
B 78
assumerà allora il pieno esercizio della sua messianità inviando lo Spirito.

Ap 5,1-14
Ef 1,20-21
Fil 2,9-11
Glorificato, egli fruisce di una intera corte celeste.
F 21
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