Lo Spirito Santo nella Morale

E 74

Semplicità

Rif.

La semplicità è la mancanza di composizione.
Dio solo è assolutamente semplice.
In lui non vi è alcuna specie di composizione.
Egli è uno e unico, puro Spirito.
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Dio non è questo o quello.
Quando si dice: Egli è, di lui si è setto tutto.
La creatura invece è essenzialmente composta.
Anche solo considerando l'uomo noi costatiamo che gli è corpo e spirito, intelligenza e volontà.
Ciascuna di queste facoltà compie a ogni istante atti diversi.
La semplicità - virtù morale - si sforza di realizzare qualcosa di questa semplicità assoluta di Dio.
L'uomo semplice è colui che unifica tutta la sua vita attorno a una grande idea: l'amore di Dio, la rettitudine, la verità, la carità verso i propri fratelli o la preoccupazione di agire soltanto con buona coscienza.
Alcuni testi oppongono il semplice al saggio, come un uomo incapace di riflessione è opposto a un profondo pensatore.

Testi

Rilievi

Rif.

Sap 1,1
Sal 27,4
Sal 23,6
Sal 42,3
Sal 73,26
Sal 34,3
Pr 12,2
Gb 19,27
Il pio jahvista ha il desiderio di cercare Dio, di abitare nella sua casa, di contemplarvi il suo volto
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e di esprimergli il suo amore.

At 2,46
2 Cor 11,3
Questo spirito anima i primi cristiani.

1 Mac 2,37.60
1 Re 9,4
1 Cr 29,17
Pr 11,3
Pr 19,1
Gb 2,3.9
Gb 12,4
Pr 20,7
Gb 1,1.8
Rm 16,19
La rettitudine non ammette alcun compromesso con il male.
Essa può giudicare che quel tal bene da fare è preferibile a quell'altro; ma rifiuta di fare il male qualunque esso sia.

Pr 2,21
Pr 3,32
Pr 10,19
Pr 11,5
Essa è ricompensata da Jahvè.

Gb 33,3
Mt 5,37
2 Cr 1,12
Mt 10,16
Rm 12,8-9
Il semplice dice la verità.
È sincero in tutti i suoi procedimenti.
Pratica la carità senza preferenze ingiustificate.
È simile alla colomba, simbolo dell'innocenza per il candore delle sue piume.

Fil 2,15
Ef 6,5
Col 3,20
2 Cor 8,2
2 Cor 9,11
1 Pt 1,22
I figli di Dio praticano la semplicità nelle loro relazioni coi superiori, con coloro a cui vengono in aiuto, con tutti i loro fratelli.

Gen 20,5
1 Sam 15,11
1 Re 22,34
Si possono commettere errori o cattive azioni pur avendo una buona intenzione.
Se questa è pura e retta e libera da ogni pregiudizio egoistico, tutta la condotta ne riceve un buon influsso.

Lc 11,34-35
Mt 6,22-23
Gv 3,19-21
Fil 2,15
Se la coscienza è ottenebrata dalla passione, ne risulta un pregiudizio peggiore del cattivo stato dell'occhio nell'organismo fisico.
Per cui la lampada
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è sovente il simbolo della semplicità.

Lc 16,8
Gv 8,12
Gv 9,5
Gv 12,35-36.46
I cristiani sono figli della luce; il loro Maestro si chiama « la luce ».

Gv 7,18
Gv 8,50
Gv 17,1.4
Gv 4,34
Gv 6,38-40
Gv 19,30
La sua vita sulla terra è dominata da un solo pensiero: glorificare il Padre compiendone la volontà.

Pr 1,22.23
Pr 7,7
Pr 8,4-6
Mt 22,8-10
Pr 9,4.13
Pr 14,15
La Sapienza invita i semplici di spirito a trionfare sul loro semplicismo mettendosi alla sua scuola.
Essi eviteranno ogni errore e impareranno il giusto comportamento.
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