Cristo

B 72

Visitazione

Rif.

In occasione della visita dell'angelo Gabriele a Maria per annunciarle la concezione verginale, « lo Spirito Santo è venuto su di lei ».
B 71
Una delle manifestazioni della sua presenza nell'anima di Maria, è l'impulso che essa riceve a recarsi « in fretta » presso la sua parente Elisabetta per felicitarsi con lei della sua prossima maternità.
Lc. descrive questa visita ispirandosi a testi dell'A.T. e specialmente al trasferimento dell'arca dell'alleanza a Gerusalemme.
Questo racconto ha, nel suo pensiero, un valore tipologico.
L'antitipo è l'ondata di Gesù a Gerusalemme, tema caro a Lc. e anche l'identificazione di Maria con l'arca dell'alleanza
C 30
perché essa porta in sé Cristo Signore.
Il « Magnificat » si divide in tre parti: un canto di lode, un canto dei poveri, il compimento in Maria della promessa fatta ad Abramo.
La trama di questo inno trionfale è costituita da un mosaico di testi dell'A.T. che riguardano il popolo di Israele.
Lc. li applica individualmente a Maria, insinuando così che essa è la personificazione dell'Israele di Dio.
C 81
C 82

Testi

Rilievi

Rif.

Lc 1,41b
At 2,16-18
Gl 3,1-5
Lc 1,67
Lc 2,25
Lo Spirito Santo è, in Lc. segno dei tempi messianici.
Maria, per così dire, porta lo Spirito Santo a Elisabetta.

2 Sam 6,2-16
Sal 114,4-6
1 Cr 15,28
1 Cr 13,14
2 Cr 5,13
L'arca
C 30
parte dal paese di Giuda per arrivare a Gerusalemme.
Davide danza davanti all'arca.
Il popolo proferisce delle acclamazioni liturgiche ( άυεφώυησευ ).
Durante il trasporto, Davide preso da un timore sacro al pensiero di avere l'arca presso di sé, l'aveva fatta entrare in casa di Obed-Edom dove era rimasta tre mesi, colmando quella casa di benedizioni.

Lc 1,39-56
Maria entra nella casa di Zaccaria, Giovanni Battista balza di gioia nel seno di Elisabetta.
Acclamazione di Elisabetta ( άυεφώυησευ ).
Senso di timore di Elisabetta nel ricevere una simile benedizione.
Maria rimane circa ( preoccupazione di precisione storica ) tre mesi.

Ap 11,19
Ap 12,1
Sembra che Gv. abbia fatto propria l'identificazione di Maria con l'arca dell'alleanza.

Gdc 5,24
Lc 1,42
Lc 2,10-11
Gdt 13,18-19
Jaele e Giuditta hanno assicurato la vittoria di Israele sui nemici.
Maria le supera, essa è madre del Salvatore, Cristo e Signore, dunque l'uguale di Dio.

Lc 1,47-49
Ab 3,18
Dt 33,2
Dt 10,21
Es 15,14-16
Ml 3,12
La gioia di Abacuc proviene dal fatto che Jahvè ha salvato il suo popolo.
Egli ha fatto in Maria grandi cose, come una volta per il suo popolo.
Essa sarà proclamata beata come Israele.

1 Sam 2,1
1 Sam 1,11
Sull'esempio di Anna, Maria glorifica Jahvè, ma con tutta umiltà e con spirito di adorazione.

Is 61,10
Maria fa propria la gioia di Israele di cui essa è la personificazione.
Essa è la fidanzata di Jahvè che ha fatto Alleanza col suo popolo e gli porta la salvezza per mezzo di Maria.

Lc 1,50-53
Sal 88,3-5
Sal 103,17
Sal 113,7-8
Sal 147,6
Sal 136,23
Gb 5,11
Sir 10,14
Questi versetti descrivono il contrasto impressionante che esiste tra la sorte riservata ai potenti di questo mondo e i poveri di Jahvè.
B 24
Maria cumula in sé tutte le virtù dei poveri di Jahvè.

Lc 1,55
Gen 12,3
Gen 13,14-17
Gen 15,1-6
Gen 16,11
Gen 22,18
Lc 1,31.45.48
Abramo si trova al punto di partenza della promessa che si realizzerà per mezzo di Maria.
Come Sara, Maria ha concepito un figlio per miracolo.

Eb 11,4-40
Come Abramo, essa ha creduto alla parola di Dio.
Come lui, essa è oggetto di una benedizione universale.
Tra questi due credenti, si trova la massa dei credenti di Israele.
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