Dio

A 34

Sapienza di Dio

Rif.

La sapienza indica, presso i popoli semitici, la perspicacia dell'intelligenza che risolve i problemi, oppure l'astuzia necessaria a tale lavoro.
Alcune esperienze concrete permetteranno agli Ebrei di rendersi conto che di fronte ai "sapienti" pagani, anch'essi hanno una sapienza che consiste e si sviluppa nell'osservanza della Legge.
E 60
Andando ancora oltre, essi scoprono che la Legge è un canale attraverso il quale Dio comunica loro la propria sapienza.
I sapienti di Israele, riflettendo sull'originalità della loro sapienza in rapporto a quella dei pagani, arrivano a personificarla.
Felice anticipazione poetica della personificazione della sapienza in Cristo e nello Spirito Santo.
B 33

Testi

Rilievi

Rif.

Pr 22,17-23,11
Pr 30,1-14
Pr 31,1-9
Bar 3,22-23
La sapienza appare da principio come un privilegio dei popoli vicini.
Gli Ebrei vi hanno copiato le loro raccolte di detti sapienziali.
La sapienza è una perspicacia che permette di vivere senza nemici.

Gen 41
Dn 1-2
1 Re 10,1-13
In una serie di esperienze ( Salomone, Giuseppe, Daniele ), gli Ebrei sentono di possedere una sapienza superiore a quella dei pagani.
E 60

1 Re 5,9-14
Sir 47,12-17
Pr 1,1
Qo 1,1
Ct 1,1
La figura di Salomone si distacca nettamente da tutte le altre.
Lo si considera l'autore della maggior parte delle raccolte sapienziali del popolo.

Pr 1,8
Pr 4,1
Pr 31,1
Sir 3,1
Sir 51,23-26
La sapienza, in quanto scienza soprattutto del concreto, si trasmette, come l'esperienza acquisita da un padre viene trasmessa al figlio.
E 70
Questo spiega il carattere "filiale" dei testi sapienziali.

1 Re 3,4-15
Sap 8,19-9,12
Sir 51,13-30
Anche a Salomone la sapienza è stata trasmessa, ma da parte di Dio stesso.
Paragonare 1 Re e Sapienza per poter apprezzare l'evoluzione che si è andata operando nel concetto della sapienza non più solo come sapere pratico, ma come conoscenza della perfezione morale e del piano di Dio.

Pr 15,16.33
Pr 16,6
Qo 3,12-13
Qo 9,7-9
Qo 12,13-14
Sap 1,1-5
Dal momento che la sapienza è considerata come proveniente da una rivelazione della Sapienza divina, ci si sente obbligati a spiritualizzarla: essa diventa timore di Dio,
E 25
obbedienza alla Legge, scoperta delle leggi che Dio solo conosce.

Pr 9
La vecchia opposizione sapienza - follia acquista di conseguenza una risonanza morale: fedeltà - empietà.
E 6

Sir 15,1-6
Sir 24,23-24
Bar 3,9-4,4
In questo spirito, la Sapienza di Dio s'identifica con la Legge.
E 2
La Legge deve essere intesa tanto sul piano morale che sul piano naturale: obbedendo alla Legge si riceve la Sapienza di Dio, con la quale si comprendono tutte le leggi del mondo.

Pr 8,23-31
Gb 28
Sir 24
Sap 7,22-8,1
Di conseguenza, la sapienza è intesa non più a partire dall'uomo ma a partire da Dio.
Personificata, essa presiede all'elaborazione del piano di Dio e delle leggi della creazione.
F 1
Essa è "prima dei tempi" e diventa il prototipo del Messia.
B 33

Sal 1
Sal 112
Sal 119
Sal 128
Salmi che riprendono la dottrina della sapienza sul piano della preghiera.
D 66

Rm 1,19-25
1 Cor 1,21-25
Di fronte alle false sapienze umane, La Sapienza di Dio non ha potuto imporsi.
Perciò Dio adotta una nuova via: quella della follia della croce di Cristo.
B 33

Rm 16,25-27
1 Cor 1,24
Ef 3,10
Paolo oppone alle sapienze umane la Sapienza di Dio, che culmina in Cristo, e che è l'unica sapienza.
B 33

Rm 11,33-36
Segreto insondabile di una sapienza, in cui l'amore giunge alla follia.
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