Adamo

Nel racconto della Genesi, il primo uomo e la prima donna creati da Dio.

- In semitico occidentale, 'adam deriva dalla radice 'din, "essere rosso", la medesima da cui proviene anche 'adamà "terreno, suolo"; Èva, dall'ebraico hawwà (sorgente di vita), è il nome che Adamo diede alla sua compagna creata da Dio.

L'ebraico, come le altre lingue semitiche, permette di passare facilmente dal collettivo all'individuale e viceversa, per cui 'adam indica, nello stesso tempo, l'uomo ( in ebraico, con l'articolo ) e il primo uomo, Adamo ( senza articolo ).

Gen 1-3 approfondisce teologicamente questi dati.

Nei racconti delle origini 'adam indica l'umanità intera, colta nelle sue relazioni costitutive, a partire da quella con il Creatore.

Ma 'adam è anche il nome del primo degli "adamiti", a partire almeno da Gen 4,25.

La Bibbia, con il suo linguaggio simbolico, non vuole - e nemmeno poteva - prendere posizione circa il problema scientifico dell'origine dell'umanità, se essa cioè fosse derivata da una sola coppia (monogenismo) o da più coppie (poligenismo).

Il linguaggio mitico del racconto biblico esprime il senso della creazione, non il modo in cui essa è avvenuta.

La parentela tra l'uomo e la Madre Terra è comune ai miti mesopotamiei (cfr. Enuma elis e Atrahasis) e ai miti di molte culture (si ricordi l'allitterazione latina tra homo e humus).

Forse la 'adamà anticamente indicava una divinità, parallela alla Adamma o Adamtum attestata ancora a Ebla nel III millennio a.C.

Mentre, tuttavia, in Mesopotamia l'umanità era formata con l'impasto di argilla e del sangue di un dio ucciso, nella Genesi l'uomo diventa essere vivente per il "soffio di vita" donato da JHWII Dio ( Gen 2,7 ).

In modo plasticamente efficace, sono così espresse la grandezza e la miseria dell'uomo.

La grandezza singolare dell'uomo, secondo Gen 1,26s., si t'onda sulla decisione di Dio di crearlo "a sua immagine, a sua somiglianzà".

Il tema dell'immagine avrà un enorme sviluppo nella storia interpretativa seguente e, in particolare, nella letteratura gnostica ( adamas diviene il dio, a immagine del quale sarebbe poi stato creato l'uomo terreno ).

Nel contesto di Gen 1, di tradizione sacerdotale ( v. esegesi ), il tema dell'immagine esprime la possibilità del dialogo storico-salvifico tra Dio e l'uomo, "uditore" responsabile e libero davanti alla proposta divina.

Sin dall'inizio, l'uomo è pensato nella sua relazione maschio-femmina.

Ripensato a partire dalla storia d'Israele, il rapporto uomo-donna esprime simbolicamente la possibilità di comunione con JHWH stesso ( Gen 2,18-25 ).

Che la donna ( Gen 2,18-25 ) sia formata con la costola dell'uomo è un antichissimo elemento mitico proveniente dalla tradizione mesopotamica (per esempio, il mito di Enki e Ninhursag): il pittogramma sumerico Ti significa "costola, freccia, vivere, vita".

La donna e intatti la "madre dei viventi", la "signora della vita": NIN.TI in sumerico, chawwà in ebraico.

Da qui il nome di Èva per colei che, attraverso la generazione e nonostante la morte, è portatrice della benedizione divina ( Gen 4,1 ).

La letteratura apocalittica ( già Is 66,22 ) parlerà del rinnovamento dell'universo alla fine di questo eone ( tempo ).

Accanto ai nuovi cieli e alla nuova terra, s'introduce quindi la figura di un "nuovo Adamo", nel senso di un uomo/umanità rinnovato da Dio.

A questa riflessione si collega l'apostolo Paolo nel presentare Cristo come nuovo e ultimo Adamo ( 1 Cor 15; Rm 5,12-21 ).

Adamo è solo nel mondo, come Dio è solo nel cielo.

Adamo dalla sua caduta: il tema del pentimento e della riabilitazione di Adamo ( una opinione ebraica spesso ripresa dai Padri della chiesa ) è messo in rapporto con l'influsso misericordioso della sapienza, che permette ad Adamo di conservare, dopo la caduta, il suo dominio sul mondo e gli dà la forza di esercitarlo.

Sap 10,1

il nuovo ...

Perché tutti hanno peccato: senso controverso; sia: « tutti hanno peccato in Adamo » per una partecipazione al peccato di Adamo; si: « per i loro peccati personali » ( Rm 3,23 ); in questo caso, l'espressione greca si tradurrebbe molto bene: « per il fatto che ... », introducendo la condizione realizzata che ha permesso alla morte ( eterna ) di raggiungere tutti gli uomini.

Di fatto, nel caso dell'adulto, il solo considerato, la potenza del peccato, entrata nel mondo con Adamo, produce l'effetto di morte eterna attraverso i peccati personali, che ratificano in qualche modo la rivolta di Adamo.

Si può anche tradurre: « a causa di ciò .. tutti hanno peccato ».

Rm 5,12
La prospettiva non è solamente fisica e biologica, ma comprende tutto l'uomo: morte spirituale del peccato, vita risorta nella giustizia e nell'amore.

Si noterà che la prospettiva di Paolo non include la resurrezione dei peccatori, affermata in Gv 5,29; At 24,15; Dn 12,2

1 Cor 15,22

Schedario biblico

Cristo, Nuovo Adamo B 35
Cristo, Immagine di Dio B 19
Battesimo e Chiesa D 14
Battesimo e rinnovamento D 15
Nuova nascita E 18
L'uomo nuovo E 24
Obbedienza E 50

Concilio Ecumenico Vaticano II

Figura di Cristo, nuovo ... Gaudium et spes 22
  Ad gentes 3
Nel disegno della salvezza, dopo che gli uomini in ... peccarono Lumen gentium 2
  Gaudium et spes 22
La sua disobbedienza sanata da Cristo Presbyterorum ordinis 15
Alla stirpe di ... appartiene Maria Lumen gentium 53
  Lumen gentium 56

Catechismo della Chiesa Cattolica

« A immagine di Dio » 359
L'uomo nel Paradiso 375
Il peccato originale - una verità essenziale della fede 388
Il primo peccato dell'uomo 399ss
La maternità verginale di Maria nel disegno di Dio 504ss
I tratti comuni dei Misteri di Gesù 518
I Misteri della vita nascosta di Gesù 532
Il battesimo di Gesù 536ss
Cristo discese agli inferi 635
Senso e portata salvifica della Risurrezione 655
La Chiesa - istituita da Gesù Cristo 766
La Chiesa - pienamente compiuta nella gloria 769
Il Giorno del Signore 1167
Per la remissione dei peccati 1263
Libertà e responsabilità 1736
L'amore degli sposi 2361
Comp. 7; 75; 76; 106