Ricchezza

Nella rivelazione biblica la ricchezza - considerata come possesso di molti beni economici - si presenta come un valore problematico.

Essa è certamente parte del progetto di Dio a favore dell'uomo, per il quale egli crea un giardino di delizie ( Gen 2,8 ), dandogli anzi il possesso di tutto quanto c'è sulla terra ( Gen 1,28s ).

Dio arricchisce coloro che ama, come Abramo, Isacco, Giacobbe.

Assieme alla lunga vita, alla salute e alla buona fama, la ricchezza fa parte della "pace" ( v. ), che esprime anche la pienezza di godimento dei beni della vita.

In particolare, secondo i libri sapienziali la ricchezza consente una preziosa indipendenza e procura uno statuto sociale eminente.

L'acquisisce rettamente chi dimostra qualità umane notevoli: diligenza, sagacia, realismo, laboriosità, audacia, temperanza.

Tuttavia più importanti sono pur sempre i valori spirituali: in sintesi, la sapienza, che ne e la fonte.

Dio dice a Salomone: "Non hai domandato per te ne una lunga vita, ne la ricchezza, ma il discernimento, ed ecco ti concedo un cuore saggio e intelligente, ed anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria" ( 1 Re 3,11-13 ).

La ricchezza è radicalmente inadatta ad acquistare i beni supremi, come una vita lunga e sana, l'esenzione dalla morte e soprattutto l'amore: "Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio" ( Ct 8,7 ).

Con realismo la storia biblica conosce poi quanto spesso le ricchezze siano frutto di ingiustizia e violenza.

I profeti lo denunciano instancabilmente ( Is 5,8; Ger 5,27 ).

I ricchi credono di poter fare a meno di Dio e si perdono: "Si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito, per questo mi hanno dimenticato" ( Os 13,6 ); "Chi confida nella propria ricchezza cadrà" ( Pr 11,28 ).

La ricchezza nel Nuovo Testamento

Il Nuovo Testamento, in cui dominano le preoccupazioni di salvezza, bolla ancor di più chi confida solo nella sua ricchezza, come si vede nelle invettive di Giacomo contro i ricchi pasciuti e la loro ricchezza imputridita ( Gc 5,1-5 ).

La parola di Gesù è sferzante: "Guai a voi, o ricchi, perché avete la vostra consolazione" ( Lc 6,24 ).

L'invettiva è in diretta opposizione con la beatitudine della povertà.

Viene soprattutto bollato l'attaccamento che trasforma la ricchezza in idolo ( mammona, Mt 6,24 ):

"L'avarizia insaziabile è idolatria!" ( Col 3,5 );

"Dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore" ( Lc 12,34 );

"Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli!" ( Mt 19,23s ).

Per salvarsi è determinante la legge della carità:

"Vi è più gioia nel dare che nel ricevere" ( At 20,35 );

"Chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo" ( Lc 14,33 ).

Questa severa e incondizionata ingiunzione vale anzitutto nell'ordine spirituale.

I primi cristiani, mettendo liberamente in comune tutti i beni ( At 4,32 ), hanno indicato anche per il futuro la priorità della destinazione comunitaria dei beni rispetto alla proprietà privata.

Con equilibrio la dottrina sociale della Chiesa ( v. ) dichiara "naturale" il diritto di proprietà privata, considerandolo fondamentale per l'autonomia e lo sviluppo della persona, ma con altrettanta forza ne rivendica la "naturale" funzione sociale.

È riconosciuta positiva anche la funzione del profitto, indice del buon andamento economico.

Ma la finalità ultima della ricchezza non può però essere di ordine quantitativo, bensì qualitativo.

I cristiani auspicano uno stile di vita che permetta lo sviluppo della ricchezza su scala universale, evitando le concentrazioni parassitarle di essa e i guasti ecologici che ne possono derivare.

v. Beni temporali

Che è gradito a Dio: così si esprimevano i sapienti per giustificare lo scandalo delle ricchezze concesse ai cattivi ( Pr 11,8; Pr 13,22; Gb 27,16s ).

Qo ironizza di sfuggita sulla insufficienza di questa dottrina.

Qo 2,26

Il denaro: satira, non del ricco cattivo ( come nei profeti ), ma dello stesso denaro, bene o male acquistato, bene o male usato.

Non può dare sicurezza nella vita, né essere fonte di felicità.

Questa critica prepara l'insegnamento evangelico sul distacco ( Mt 6,19-21.24.25-34 ).

Ecco il susseguirsi delle idee: il denaro è mal distribuito ( Qo 5,9 ), spesso dilapidato ( Qo 5,11 ), doloroso da perdere ( Qo 5,12-16 ), quindi tanto vale spenderlo secondo il bisogno ( Qo 5,17-19 ).

Tre esempi: la ricchezza che passa a un altro ( Qo 6,1-2 ), il ricco senza tomba ( Qo 6,3-6 ), il povero che vuole fare il ricco ( Qo 6,7-11 ).

Conclusione ( Qo 6,12 ).

Qo 5,9

Il pericolo delle ricchezze e il consiglio di disfarsene e di praticare l'elemosina, è un tratto caratteristico della religione di Luca ( Lc 3,11; Lc 5,11.28; Lc 6,30; Lc 7,5; Lc 11,41; Lc 12,33-34; Lc 14,13.33; Lc 16,9; Lc 18,22; Lc 19,8; At 9,36; At 10,2.4.31 ).

Lc 12,33

Schedario biblico

Il denaro nella Chiesa C 37
Eredità F 26
Proprietà F 27
Comunità primitiva C 20
Chiesa e ordine temporale C 36
Povertà E 51

Magistero

La ricchezza, pur essendo in sé un bene, non va considerata un bene assoluto.

Soprattutto non assicura la salvezza, anzi potrebbe persino comprometterla seriamente. P

Angelus Benedeto XVI
5-8-2007

Non accumulate soldi, non accumulate vanità, non accumulate orgoglio, potere!

Questi tesori non servono!

Meditazione Francesco
20-6-2014

Le ricchezze hanno la capacità di sedurre, di portarci a una seduzione e farci credere che noi stiamo in un paradiso terrestre ».

L'attaccamento alle ricchezze è l'inizio di ogni genere di corruzione, dappertutto: corruzione personale, corruzione negli affari, anche la piccola corruzione commerciale - come quella, ha spiegato il Papa, di coloro che sottraggono qualche etto al peso giusto di una merce - corruzione politica, corruzione nell'educazione … ».

Meditazione Francesco
25-5-2015

Le ricchezze in se stesse sono buone », tant'è che Dio stesso dà all'uomo il compito di prosperare.

Le ricchezze, cioè, « non sono una cosa assoluta ».

Alcuni invece, ha detto, credono « in quella che è chiamata la "teologia della prosperità", cioè Dio ti fa vedere che tu sei giusto se ti dà tante ricchezze ».

Meditatione Francesco
19-5-2016

Le ricchezze, ha spiegato il Papa, « sono pure un dono di Dio, ma i ricchi, quelli che sono attaccati ai soldi, il Signore castiga come dice oggi Giacomo » nel passo della lettera proposto dalla liturgia.

« Prima di tutto, perché le ricchezze sono un'idolatria » ha spiegato il Pontefice.

Meditazione Francesco
24-5-2018

Concilio Ecumenico Vaticano II

… e miseria oggi Gaudium et spes 4
… inutilizzata e bene comune Gaudium et spes 65
… e necessità altrui Gaudium et spes 69
v. Necessità
Enormi … spese per gli armamenti Gaudium et spes 81
Scambio di … intellettuali e la pace Gaudium et spes 78
I sacerdoti non devono assolutamente affezionarsi alle … Presbyterorum ordinis 17
v. Beni

Compendio della dottrina sociale

Mondo equo e solidale e ricchezza

174
Ricchezza e valenza positiva 174
Ricchezza delle Nazioni e nuovi beni 179
Amore per i poveri e amore per le ricchezze 184
Lavoro, fonte di ricchezza 257
Attività umana e arricchimento dell'universo 262
Lavoro e ricchezze di Cristo 262
Proprietà illegittima e ricchezza sociale 282
Associazioni e produzione della ricchezza 309
Antico Testamento e ricchezza 323
Gesù e ricchezza 325
Gesù, credente e arricchire davanti a Dio 326
Ricchezze e condivisione 329
Espansione della ricchezza e solidarietà 332
Economia e formazione della ricchezza 334
Sforzo produttivo e ricchezza 337
Produzione di beni e servizi e ricchezza 338
Ricchezza, globalizzazione e povertà 363
Frontiere della ricchezza e della povertà 374
Sviluppo umano e solidale e Paesi ricchi 374
Dio, uomo e ricchezza di relazioni 428
Famiglia umana, ricchezza e differenze 431
Bene comune, Stati e ricchezza 442
Ricchezza per l'umanità e popoli indigeni 471
Pace, uomini e ricchezze del loro animo 495
Cultura capace di arricchire l'uomo 556